Cosa ci resta al giorno d'oggi?

Secondo me paragonare una classifica dei tempi che furono ad una odierna ha poco senso, sono poco confrontabili perchè l’ambiente circostante è mutato. Questi sono i giorni della grande lobotomia globale, la 'ggente si fa propinare di tutto, mannaggia. Anni fa aveva pure un senso informarsi sulla musica di qualità guardando MTV o ascoltando la radio, ma adesso le proposte sono spesso desolanti - e qui sono d’accordo con voi. Ma, dite bene, la musica buona esiste, e ce n’è pure tanta in giro, ma per conoscerla bisogna rivolgersi alla carta stampata o internet, che lo vogliate o no. E penso anche che oggi si possa ancora fare musica originale, perlomeno in termini di contaminazioni inaudite, ecco. Specie in campo metal, che a mio avviso è uno dei generi che ancora riesce ad essere all’avanguardia (no, non parlo di Manowar o Iron Maiden). Mi rendo comunque conto che più invecchio più tendo a guardare verso il passato…

beh, il confronto con le classifiche di una volta ci mostra che una volta c’era gente che poi è rimasta scolpita nella storia. all’epoca si stava scrivendo la storia del rock e anche della musica leggera italiana (presenti ai primi posti c’erano de andrè, battisti… non gli zero assoluto e meneguzzi).
Ora, non ho la DeLorean per andare a sbirciare nel 2037, ma dubito di trovare gente che parli di quanti erano grandi i kasabian…i kaiser chiefs o i klaxons… il kkk della musica, cribbio!

pongo una domanda: qual’è stata l’ultima cosa nuova che si è sentita e che abbia fatto a suo modo epoca influenzando gente, gruppi e modi di fare?

può essere che il cosiddetto crossover di metà anni 90 sia stata l’ultima cosa originale e che tutto il resto è stato un palese scopiazzamento di qualcosa che c’era prima?

parlo proprio di macro-generi musicali. dopo il grunge (che è stato qualcosa di molto vasto e grosso culturalmente parlando e poi si è anche sviluppato in maniera coerente anche musicalmente), dopo il crossover di faith no more, red hot, rage against the machine, dei seminali urban dance squad e primus, dei living colour, musica che poi è sfociata nei korn e di lì al nu-metal (che però già considero un riproporre in chiave più dura le cose appena citate), poi non mi pare che ci sia stato niente.

quello che dicono che vada adesso, l’emo, lo considero musicalmente nè più nè meno che punk californiano alla green day, che a loro volta riproponevano cose già fatte… poi l’emo non va di moda, perchè io non vedo tutta sta gente che veste così e soprattutto non vedo nessuno che ne parli bene. quindi di conseguenza non è paragonabile col grunge.

è plausibile come ipotesi quindi? nulla di nuovo dal 95/96?

Riguardo le novità… penso che le cose migliori si siano sentite nell’ambito della musica elettronica (ma si tratta pur sempre di gruppi, come Daft Punk e Air, che hanno posto le radici negli anni 90 e che ripescano a piene mani dal passato) oppure nei tentativi più riusciti di ri-elaborazione della musica etnica…
ma se parliamo di influenza “globale” sul costume della gente penso proprio che siamo farmi alla metà degli anni '90… la morte di Kurt Cobain credo sia lo spartiacque di tutto

sarà che sono di parte ma non mi stancherò mai di citarlo: il french touch di fine anni 90 si fa sentire ancora oggi nell’eredità lasciata.
Poi per carità, pure quello ha pescato dal passato… però ha un po’ cambiato le carte in tavola di certa musica.

A quanto pare Basik abbiamo pensato alla stessa cosa in contemporanea :smiley:

Poi io francamente, che piaccia o no, nei generi “nuovi”, sempre rimanendo in tema anni 90 ci metto pure la techno e tutte le sue derivazioni: trance, progressive, hardcore e così via. Ma in sto campo sono veramente ignorante.

Sì ho visto il post tuo dopo che avevo scritto il mio.

Riguardo la techno… neanche io sono esperto… soprattutto riguardo le produzioni che non escono dagli ambiti delle discoteche per “impasticcati” :smiley:
Però le radici di quella musica risalgono addirittura alla fine degli anni 80! E cmq ritengo che solamente i Prodigy e i Chemical Bros. (ovviamente IMHO) passeranno alla storia… non trovi?

Sì ma Prodigy e Chemical Bros non sono gruppi techno, nonostante possano aver attinto da quel genere.

Alla fine della fiera concordo con baffo Val che non si possono giudicare i nostri giorni nello stesso momento in cui li si vive. Vedremo tra qualche anno se l’epoca myspace ha prodotto qualche cosa degna di nota oltre alle attention whores.

non sono d’accordissimo… quando si era in pieno boom grunge si sentiva che si stava facendo qualcosa che sarebbe rimasto. band come pearl jam, soungarden, per non parlare dei nirvana erano già grandi band al primo cd (i nirvana dal secondo… ma cosa ha fatto quel disco!). non come questi di oggi che sono eternamente giovani, esordienti e che devono eternamente dimostrare col II, III disco di essere bravi. e non fanno mai il grande passo.
credo che nei 60 i beatles, gli stones, gli who, i doors… non fossero considerati gruppi passeggeri, idem per i grandi dei 70 e perfino per i pistols. gruppaccio musicalmente parlando, ma sono entrati subito dritti nella storia. oggi chi ci entra? pete doherty? mi vien da ridere… e poi da sboccare.

Eh, si vede che la gente che rimarrà scolpita nella storia della musica non va in classifica :smiley:

Ma no dai, io non mi riferisco certo a gruppi del genere - che sono comunque divertenti ma piuttosto innocui, direi - ma no so, quelle cose chiamate post-rock o post-metal (si, ormai si usa il “post” quando non si capisce bene che nomi dare, una roba tutta da giornalisti), o il recente “boom” del noise, anche coi suoi legami col free folk (con gente come Birchville Cat Motel, tanto per fare un nome). Ma se volessimo parlare di gruppi dal successo planetario, gente come i Radiohead credo che verranno ricordati…poi che so, gente come i Liars riescono ancora a spiazzare (Drum’s not dead, ma anche i precedenti, li trovo originali) e secondo me verranno ricordati anche tra 30 anni. Senza contare il campo dell’elettronica, tra il già citato french touch, le nuove derive hip hop (cLOUDDEAD, tipo, o Dalek), insomma, di roba buona ce n’è. Ovviamente questo è il mio punto di vista, ci mancherebbe :val:

Baffo Val, a parte i Radiohead che sono famosi gli altri gruppi li conoscono solo gli appassionati di musica, non si sono mai sentiti e probabilmente non si sentiranno mai in circuiti mainstream. È questo il punto, la differenza rispetto ai decenni passati. Per farti un esempio pratico: quante persone, oltre a me e te, conosco i Liars?
Rimanendo in tema hip hop, per me pure il grime inglese ha una freschezza che in america se la sognano, però è sempre un evoluzione di un genere nato a cavallo tra i 70 e gli 80.

io adesso ho preso 3 gruppi (i kkk) come agnelli sacrificali, ma poveretti, non è che ce l’ho con loro, magari se la cavano pure. però sono 3 esempi di nuova musica rock che viene pesantemente spinta da tv e radio, come un fargetta qualsiasi però si maschera questa promozione inserendola in circuiti “pseudo-alternativi” (vedi brand new, tropical pizza, vedi recensioni su giornali in cui vengono esaltati a dismisura, vedi programmazione nei rock club che dovrebbero essere esenti dal programmare a nastro quello che propongono i media).

i liars sono bravissimi, ma troppo sperimentali e particolari per fare tendenza. magari tra 10 anni ci sarà una sfilza di band che dichiarerà di ispirarsi a loro e a questi verrà riconosciuta l’importanza che oggi in pochi percepiscono. e idem per tanti altri bravi artisti contemporanei.

Esatto, la differenza sta qua. Non è più sufficiente spulciare le classifiche mainstream per beccare buona musica (che c’è comunque, ma diluita in un mare di cacca), ma bisogna sbattersi un attimino e guardarsi in giro - la rete per questo è una fonte di informazioni inesauribile, anche se anche qui c’è da districarsi in mezzo alla cacchina dei gruppi emoindi da myspace…

Grime e dubstep, fighi, prendono elementi del passato ma li rielaborano in chiave moderna.

Ecco, è proprio per questo che dico che c’è bisogno di tempo perchè un gruppo o una scena siano percepibili in tutta la loro importanza.

Non uso il quote perché stavolta dovrei quotare tutti voi e il post risulterebbe pesante… cmq io non ho postato la classifica del 1971 solo con l’intento di far vedere come all’epoca la qualità era percepita meglio e gli ascoltatori erano più sensibili di quelli di oggi… altrimenti avrei postato qualche classifica posteriore… diciamo dal 73 al 77 …nel 74 infatti un disco tuttora ostico ai più come “Starless and bible black” dei King Crimson risultò il 37° fra i dischi più venduti… oppure alcuni dischi di gruppi non certo facilmente commerciabili come Area e Napoli Centrale riuscivano in qualche modo ad affacciarsi nelle classifiche… sebbene nelle posizioni più arretrate (anche se all’epoca si vendevano più dischi e quindi i numeri erano superiori) …perciò secondo me c’era sicuramente una maggiore creatività e concorrenza fra gruppi potenzialmente importanti… in quegli anni mentre gli artisti andavano in turné componevano e incidevano e nel frattempo uscivano a breve distanza altri loro dischi… i Grand Funk, uno dei miei gruppi preferiti dell’epoca, sfornarono 3 dischi in un anno e mezzo e tutti di qualità notevole. Oggi invece quelle poche idee buone (di solito riciclate) vengono centellinate ben bene da produttori, discografici e artisti stessi… ci sono artisti che in una decade sfornano al massimo due miseri cd… e magari uno dal vivo! :mad:
Anche all’epoca ovviamente c’erano gruppi più bravi di quelli che dominavano le classifiche… tanto per fare un esempio i grandissimi Quatermass (basso, organo e batteria) sono sconosciuti ai più eppure il loro unico lp è di gran lunga superiore a qualsiasi lavoro dei pluriosannati Emerson Lake e Palmer… per non parlare degli inglesi High Tide e degli americani Pavlov’s dog, autori di dischi formidabili ma non baciati dal successo …infatti i loro vinili originali oggi valgono un casino!

Ma in tempi più recenti, a parte casi fortunati come i Radiohead che hanno avuto successo quasi subito (ma stiamo parlando di quasi quindici anni fa) e solo dopo averlo ottenuto hanno cominciato a sperimentare di più… (anche se IMHO “The Bends”, seppur più commerciale dei successivi, resta il loro capolavoro) ma poi chi altro possiamo dire che passerà alla storia fra gli artisti presenti in classifica? Non certamente un gruppo come i Verve che all’epoca erano visti come i maggiori antagonisti dei Radiohead ma già oggi vengono ricordati solo per Bittersweet simphony (potere della pubblicità) nonostante il loro precedente cd “A northern soul” sia il migliore della loro produzione. Probabilmente rimarranno gli americani Tortoise, capofila della scena post-rock chicagoana, per merito dei loro primi 2 dischi (il secondo è IMHO un capolavoro) ma i Sea and the cake o i Trans-am, Will Oldham e Jim O’Rourke pur essendo eccellenti artisti, se li ricorderà qualcuno oltre agli addetti ai lavori? Forse rimarranno nella storia anche i geniali ma discontinui Primal Scream… autori con “Screamadelica” della fusione tra rock e club culture

Ovviamente concordo sul fatto che occorre del tempo per valutare meglio… però siamo già nel 2007 e quindi qualche gruppo nato nella fine degli anni 90 dovrebbe già essere riconosciuto per la sua importanza… eppure il numero degli emersi mi sembra abbastanza esiguo… non vi pare? :confused:

Boh, con sto argomento si rischia di fare la parte di quelli che dicono “…ah, ai miei tempi”, e ultimamente mi capita spesso avendo a che fare con i ragazzi più giovani. Quindi non mi esprimo anche se penso che la situazione sia più analizzabile fra qualche anno. Alcuni gruppi nuovi mi piacciono parecchio, !!! e Liars su tutti, ma anche i Klaxons non sono male. Vabbè…

Ma i miei tempi non erano quelli… purtroppo :smiley:
Infatti io nel 71 ci sono nato! Anche se ammetto di aver cominciato presto a recuperare il glorioso passato :smiley: Cmq i gruppi dei miei tempi erano i Wall of voodoo, che ho già citato in un altro thread, gli Smiths, i Depeche mode, i primi Eurythmics, i Cure, i Cult… e naturalmente il grande Matt Johnson, in arte The The :smiley: Poi c’è stata la fase metal… Iron M., Motorhead, Metallica, Anthrax, Motley Crue ecc ecc… poi quella grunge e crossover… primi Nirvana, Pearl jam e i fondamentali Mother Love Bone (la cassetta su cui avevo riversato quel cd l’ho consumata ai tempi :D), Red Hot, RATM ecc ecc… poi quella post-rock… ultimamente invece ho quasi definitivamente abbandonato (salvo rare eccezioni) l’ascolto della musica rock per ascoltare quasi esclusivament jazz (ma non le “porcate” contemporanee che chiamano con questo nome :D), funk, rocksteady, musica etnica, musica “classica” contemporanea, minimalismo e musica antica (ovvero pre-barocca)
Cmq tornando al discorso generale concordo sul fatto che l’analisi può essere fatta solo sui gruppi già sulla scena da un po’ e non su quelli propriamente contemporanei che ancora sono agli esordi o quasi… d’altronde anche i Red Hot e i Faith no more hanno cominciato ad avere successo diversi anni dopo il loro esordio

Ma io sono anche più giovani di te, sono dle '75, dico che avendo spesso a che fare con ragazzi dai 16 ai 20 anni, mi capita spesso di fare mio malgrado il nostalgico

Vabbè, perchè hai a che fare con i ragazzini del velvet, che stanno ai fenomeni da nme come le oche da foie gras al mangime.
Per rimanere in tema Klaxons, saranno anche loro da valutare tra qualche tempo, nonostante l’energico esordio. Resta il fatto che pure loro, per quanto li trovi gradevoli (tant’è che sabato mi sa che vo su a Bologna a vederli), non hanno inventato o rivoluzionato alcunchè.

A questo punto non lo so, sarà che ascolto sempre tanta musica nuova (e vecchia) ma di gruppi importanti emersi in questi ultimi, diciamo, dieci anni ne trovo a bizzeffe, più o meno famosi, dai Sigur Ros agli At the drive in (e Mars volta) fino ad arrivare agli Oneida. Bisogna vedere cosa si intende per “gruppi riconosciuti per la loro importanza”, perchè se parliamo solo di classifiche allora stiamo freschi, ma se parliamo di gruppi in grado di proporre rielaborazioni di suoni passati in maniera sopraffina, nuovi crossover tra i generi, allora di roba ce n’è.

Grande che mi nomini i Trans-am, uno dei miei gruppi preferiti :val:

io riconosco che i nuovi gruppi inglesi che vanno tanto di moda possano avere azzeccato qualche singolo. ma sono gruppi pop e molta gente li idolatra credendoli il futuro della musica. è questa cosa che mi fa incazzare. se si tratta di giudicare una canzonetta come tale sono il primo a dire che ruby dei kaiser chiefs è carina. ma non ditemi che faranno storia. oddio, se ripenseremo a chi c’era nel 96/97 ovvio che in mezzo ci saranno pure loro.

parlavo con lucifer di un gruppo nato e morto nel giro di 2 anni se non di meno. i SoErba. gruppo di monza imbazzati con Morgan. facevano musica anni 80. carini, anzi il disco è proprio fico! anni 80 a manetta molto divertente. finita lì però. quello che la gente non capisce è che queste nuove band sono così, esattamente come i soerba. solo che hanno più sghei per la promozione. e soprattutto si adattano alla moda del mese. oggi va questo facciamo questo, domani va quello facciamo quello. i soerba almeno erano palesi, puri e non avevano pretese. anzi hanno anticipato il revival anni 80 di un bel po’, scommetto quello che volete che se fossero venuti fuori oggi avrebbero un successo della madonna…

non si tratta di dire nemmeno “ai miei tempi”, perchè ai giovani d’oggi non frega un cazzo di cercare le origini! navigano nell’ignoranza! cazzo, io a 20 anni (ma anche a 15) andavo a cercare i dischi fatti prima della mia nascita. loro no! non lo fanno! questo è grave, è sintomo di una futura ignoranza massificata!
dopo ci si stupisce se i ragazzetti credono che sweet dreams sia di marylin manson e che i franz ferdinand abbiano rivoluzionato il rock. male, malissimo.