1990 I Guerrieri del Bronx (Enzo G. Castellari, 1982)

Non capisco come mai la Avo abbia pubblicato in dvd solo il sequel Fuga dal Bronx e non questo…che con audio in italiano si trova solo in vhs, giusto?

Un accattivante scatto backstage

in arrivo il cofano Usa con i tre postatomici infarciti di extra ma immagino privi della traccia italiana

Esatto. Niente audio italiano per i film, solo per gli extra (quasi tutti)

mi chiedo De Angelis che se ne fa dei diritti se non li sfrutta da noi in nessuna maniera (tv e home-video)

Il blu ray è uscito in versione combo assieme al dvd.
Audio inglese con sottotitoli in inglese, francese e spagnolo.

Gli extra:
commento audio con Enzo Castellari (in inglese)
prima parte dell’intervista doppia Castellari/De Angelis (in italiano)
featurette con Enzo Castellari nel laboratorio/officina di Paolo Ricci (in italiano)
intervista a Massimo Vanni (in Italiano)
Trailer e poster

Un film che mi ha divertito tanto con una buona dose d’azione. Vedere i fratelli Girolami recitare insieme è stata una bella sorpresa per me che di questo genere non avevo mai visto praticamente niente. La nota più stonata credo sia il protagonista ovvero l’inespressivo Mark Gregory per il quale fare il tifo diventa impresa ardua

Ho visionato i due mediabook tedeschi appena usciti per la Xcess (combo dvd/bd) di “1990…” e di “Fuga…” e le versioni in lingua italiana, almeno sul mio vetusto lettore Samsung BD-D5100, hanno i sottotitoli tedeschi assolutamente rimovibili via telecomando, nonostante quanto dichiarato! :D:rolleyes:

Molto divertente l’intervista rilasciata a Brass da Dardano Sacchetti nel 2017 come extra del primo film. Peccato per l’audio della stessa assolutamente non eccelso, Dardano a volte si mangia letteralmente le parole e si capisce a fatica che dice! Molto bella e lunga anche l’altra intervista sempre del 2017 rilasciata sempre a GB dal direttore della fotografia Blasco Giurato, qui l’audio è cristallino. Peccato non gli sia stato chiesto della presenza della ex e futura hardista ligure Moana Pozzi, a cui il booklet del mediabook (in tedesco) dedica addirittura quasi due pagine e un paio di immagini.

Colpisce infine la differenza nella qualità del doppiaggio tra il primo ed il secondo film, con molte gran belle voci (addirittura Tonino Accolla per Mark Gregory!) per il primo mentre orripilanti per il secondo. Ne deduciamo che in Italia andò maluccio il primo, da qui il budget doppiaggio ridotto al lumicino, prendendo voci tanto scadenti e anonime per il secondo!

Visto che si parla del mio lavoro ci tengo a puntualizzare che la presa audio dell’intervista con Sacchetti è stata fatta più che correttamente. Se a volte non si capisce bene quello che dice Dardano è solo per il suo modo di parlare, l’audio è assolutamente ben registrato (tecnicamente) ma non posso farci nulla per quello che riguarda il modo in cui parla.

Ho chiesto a Blasco di Moana ma non aveva nulla di significativo da dire se non che era molto bella.

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In realtà, si classificò al 68° posto fra i primi 100 film di maggiore incasso per la stagione cinematografica italiana 1982-83. Se decisero di realizzare un sequel, una ragione c’era.


Anche perché nel film è davvero una presenza muta, bella e statuaria quanto si vuole ma abbastanza marginale.

Mi giunge voce di un’uscita in bluetto, credo tedesca, con audio italiano.

Qualcuno conferma? Dovrebbe essere uscito pure il successivo Fuga dal Bronx, sempre per la medesima etichetta.

Confermo. Sono buone edizioni in mediabook.

Se leggi il mio precedente messaggio sopra del 30 Novembre 2019 hai tutte le risposte…

Visto ora per la prima volta.
Molto affascinante l’abbigliamento, il trucco e gli accessori futuristici ma al contempo così anni 80. Concordo con @stubby sulla bella interpretazione di Montefiori, stilosissimo con un’acconciatura alla Ming.


E quoto anche @Renato dicendo che sono tra i titoli di testa più spettacolari del cinema italiano.
Poi, sempre a livello di scenografie e oggetti di scena, tante piccole chicche, come ad esempio i teschi luminescenti montati sui manubri delle moto.

A livello iconografico sicuramente un film che si incide nella memoria.

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