2014, l’anno dell’addio alla pellicola. Anche l’Italia si piega al digitale
Il prossimo anno sarà quello decisivo per la fine del cinema come è stato creato 110 anni fa. Dopo l’appello di Ken Loach, cui la Pixar ha risposto inviandogli 19 rulli, i registi italiani si schierano pro o contro il passaggio. Mentre gli esercenti lanciano l’allarme: ci sono più di mille sale che rischiano di chiudere se non si adeguano
Prendo spunto dall’articolo sopra per aprire una discussione riguardante il cinema in generale e la su produzione e fruizione.
Ormai le pellicole sono diventate merce rara e anche in Italia tra poco tutti i cinema saranno riconvertiti. Inevitabilmente un film girato in digitale e proiettato in sala sembra sempre più simile ad una visione casalinga, soprattutto ora che nei vari mediaworld si cominciano a vedere gli schermi Oled a 8000 euro e i 4k a 14mila, destinati inevitabilmente a scendere di prezzo nei prossimi anni, se non mesi…
Si dice spesso che “la tecnologia evolve sempre più velocemente”, ma per quanto riguarda il cinema possiamo dire che sostanzialmente non era cambiato molto in più di 100 anni, visto che la pellicola, materiale e fotogrammi a parte, era sempre rimasta il supporto imprescindibile. E nel caso del digitale l’unico vantaggio evidente è la riduzione dei costi, a fronte però della perdita inevitabile di certi effetti luminosi e coloristici tipici della pellicola che, salvo soluzioni digitali future, si perderanno per sempre.
Voi cose ne pensate a riguardo? Siete nostalgici della pellicola o vi adeguerete tranquillamente al digitale?