2019 Dopo la Caduta di New York (S. Martino, 1983)

Non mi dite che vi siete persi questo piccolo capolavoro di S.Martino,andato in onda ieri notte su Italia 1!!
In pratica nello stesso film troviamo: “1997 fuga da NY” (Il protagonista è quasi identico a Jena Pleesken), “Il pianeta delle scimmie” (ma forse era anche un omaggio al 2001 di Kubrick…)ed “Il mondo dei robot” (il replicante presente nel film la dice tutta…). Da notare su tutte la presenza di Edmond Purdom.
Curiosità:uno dei cattivi è lo stesso attore che interpretava il Toni in “La moglie in vacanza,l’amante in città” (Che mi pare fosse dello stesso Martino) e il killer scemo in “Spaghetti a mezzanotte” (sempre di Martino)…
Che dire…un cult ke nn puo’ mancare nella vostra videoteca!!!

E invece no… prima è nata la sceneggiatura di 2019 e poi quella di 1997, incredibile ma vero.

Trattasi dell’eziogreggioforme Romano Puppo

Per il resto, gran film, uno se non IL mio post-atomico preferito, gli sfortunati che si sono persi il passaggio notturno di questo filmone, possono accattarsi il DVD uscito st’ estate.

Visto al cinema da adolescente,mi divertì parecchio.Qualche anno fa me lo sono rivisto al Torino festival con Mauro Gervasini e Davide Pulici(c’era anche Martino);ammetto che io e il gerva ghignavamo non poco di fronte all’ingenuità di alcune invenzioni e alla mancanza di mezzi(NY era un modellino piuttosto vistoso,da quant’era posticcia),ma conserva ancora il fascino della sf povera anni 80.Assieme a Endgame credo sia il migliore dei postatomici tricolore.

No ho il dvd!

Montefiori/Big Ape disintegrato alla fine del tunnel merita da sè…

Sì,ma vuoi mettere quando fa il tagliagole in Endgame?Mitico Gigi… :cool:

Per fare film di questo genere ci vogliono gli investimenti americani. Però se si tralasciano le carenze tecniche dovute a ristretezze economiche questo come altri dello stesso tipo, personalmente, non sono niente male.

Questa volta la bella addormentata non verrà “risvegliata” dal principe azzurro ma da :emot-wook :smt003

Mah,sulla necessità di grossi budget non sarei del tutto d’accordo.Il primo Mad Max era girato con due lire,e resta un gioiellino del genere.E’ anche vero che il sequel aveva più mezzi,e resta il migliore della saga;ma in linea di massima i post-atomici si potevano girare in economia,a differenza da altri filoni sf.

Ma questo è quello ke fa il replicante senza un occhio!
Io mi riferisco ad uno dei capi dei cacciatori Euraks,insomma quello ke fa il Toni (Il camionista ubriaco) in “La moglie in vacanza,l’amante in città”!

Si, è lui Romano Puppo, la foto non è la migliore ma è la prima che ho trovato online.
http://www.imdb.com/name/nm0057269/

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Sicuramente con un’idea geniale o comunque originale si può girare film con due lire (beh insomma non esageriamo :lol: anche se da Bava abbiamo tutti da imparare basta solo Terrore nello spazio). Anche se sono di filoni ultracostosi come quelli della sf. Però non mi pare che il cinema vada avanti su linee non dico di originalità ma di studio e cura dell’idea (in un forum ho letto che gli americani avrebbero opzionato per farne il remake un film orientale, non ricordo il titolo, e direte sai la novità, il bello è che ancora devono finire di girarlo gli orientali :lol: poi forse non è vero ma non mi stupirei). Inoltre dato che imperversano i film con grandi effetti computerizzati la vedo dura per i contenuti. Non so se Mad Max uscisse oggi riuscirebbe a tenere testa a un Resident Evil o simile (non mi riferisco alla categoria ma all’imperversare di film videogame). Io di sicuro gli preferirei il vecchio buon max, ma non perchè vecchio, perchè lo preferisco come film come struttura come idea ma le orde barbariche :lol: che convincono i produttori a tirar fuori il danaro ho l’idea che farebbero vincere un tomb raider. Forse sono troppo pessimista non so. E’ chiaro che non sono i soldi a fare un bel film, però è altrettanto chiaro dai dati del botteghino che i soldi attirano altri soldi. E nel settore del film avventuroso, sf oggi se non inzeppi di una quintalata di effetti computerizzati puoi avere le idee più geniali che vuoi ma pochi lo andranno a vedere.

Citerei anche come ottimo esempio di SF a basso costo Pitch Black.
E, guarda caso, anche questo e’ stato girato in Australia.

Proprio questo è il punto: oggi il cinema sf è andato a puttane perchè gli effetti speciali scavalcano le idee.Ma esistono fortunatamente eccezioni come il sopracitato Pitch Black.Poi comunque è una fissa dei produttori,quella che un film possa incassare solo grazie agli sfx;il sequel di Pitch Black è costato sicuramente di più,c’erano più mezzi.Eppure al botteghino è andato male,e sì che era bello.Per tacere dei Carpenter d’annata:Halloween sbancò,La Cosa fu un flop colossale nonostante il notevole biudget.Ma si sa,i produttori non imparano nulla dagli errori passati…tornando all’argomento del thread,è comunque pacifico che all’epoca fare un postatomico come quello di Martino costasse poco,e comunque non è che ci fossero tutti 'sti soldi a disposizione…diciamo che 2019 si poteva fare senza troppi problemi,mentre una scopiazzatura di Guerre Stellari sarebbe stata impensabile con le risorse di cui usufruiva il cinema action tricolore.

Spero sempre che questa ondata di CG venga a noia, e porti ad un crollo dei film troppo pompati in tal senso. Non sono contro a priori, ma gli effetti vanno usati con dose e a ragione altrimenti si ammazza tutto. Come al solito però dipende anche da noi se corriamo ad affollare i cinema dell’ultimo blockbuster non c’è speranza. Penso che nella mente dei produttori ci sia specie in alcuni settori del cinema, come la sf e ultimamente ha preso anche l’horror, l’idea che il pubblico che fa guadagnare sia quello degli adolescenti per questo spesso i film sono piuttosto annacquati per passare il visto censura e c’è un uso smodato di CG per uniformarsi ai videogame che si associano spesso ai ragazzini. In questo senso sottoscrivo quello che dice il regista di Wolf Creek, McLean, su Nocturno. E aspetto fiducioso di vedere il suo film.

(Starcrash come Star wars tricolore non è da gettare, la produzione mi pare sia americana però è un low budget)

Il problema principale degli alti investimenti che il cinema americano fa sui film non è solo quello di un appiattimento generale sugli effetti computerizzati con perdita dell’originalità ma che in un certo senso ha ucciso appunto quel cinema che veniva fatto in ristrettezze economiche che spesso per questo favoriva l’inventiva sia a livello tecnico che sulle idee. Sono per l’esistenza di tutte e due i cinema perchè non ho nulla contro la CG però noto che l’avanzata della CG ha diminuito notevolmente l’altro cinema e questo vale un pò dovunque. In Italia abbiamo subito una grossa tranvata da questo punto, ma anche gli altri paesi tranne qualche eccezione seguono la moda della CG. Un film in tal senso che mi ha molto deluso è il francese Immortal ad vitam che poteva essere un buon film se avesse lavorato sui contenuti dell’ottimo fumetto invece che sugli effetti.

(scusatemi se mi son dilungato e ho sconfinato)

Alla fine degli anni '80 circolava un flipper, la cui figura d’intestazione era presa direttamente dalla locandina di questo film.

Sì,mi sembra di ricordare qualcosa del genere…fra l’altro le locandine dei postatomici italiani erano troppo fighe,i film li andavo a vedere proprio perchè affascinato dai manifesti.

Boni, boni, sennò apro un topic solo sui postatomici… :almayer:

Gran bel film, con una buona dose di violenza.
Montefiori nel ruolo di Big Ape è grandioso e schifiltoso!

Cameron aveva alle spalle il sistema produttivo americano, che è ben diverso da quello zialtronesco italiano anni 80. Dovresti tenerne conto, per realizzare che comunque il risultato viste le premesse è abbastanza buono.

Che c’entrano la soggettività e Bava?!? Stiamo parlando di Sergio Martino, un discreto artigiano che certamente non ha il talento di Bava. Ma per i suoi standard, e tenendo conto che il sistema produttivo italiano anni 80 era quello che era (il paragone con Terminator è assurdo, negli States non si dovevano sorbire produttori sgangherati come Ettore Spagnuolo e altri arruffoni del Belpaese. A basso costo da loro è una cosa diversa, i quattrini comunque li mettono e la differenza si vede) mi pare che i risultati siano stati più che dignitosi. A me poi il film di Castellari non dice granchè, se c’è un clone del classico di Carpenter è proprio quello; il film di Martino parte comunque da un’idea originale, quella di salvare l’ultima donna fertile del pianeta e a dirla tutta il soggetto era stato ideato prima che Carpenter girasse Escape from NY. Dopo il successo riscosso dalla pellicola americana i produttori rispolverarono il copione martiniano, per ovvie ragioni.