4 mesi, 3 settimane, 2 giorni

Nessuno ancora parla di questo film il cui titoli in lingua originale risulta suona 4 luni, 3 saptamani si 2 zile, vincitore, con critiche entustiastiche, dell’ultima edizione di Cannes. Uscito da pochi giorni in sala il film, e penso che un po tutti lo sappiate, è la dura vicenda di due ragazze rumene costrette a ricorrere ad un aborto clandestino in una camera d’albergo. Senza nessuna voglia di drammatizzare, senza nessuna voglia di giudicare o insegnare Mungiu gira semplicemente una storia, narra una vicenda. La delicatezza e pesantezza del tema si ripercuote pesantemente sulla forma: quasi completamente realizzato con camera contemporaneamente a mano e statica, fissa, pieno di silenzi, rigoroso, ma senza limitazioni di sorta questo nuovo lavoro del regista rumeno descrive tutto senza peli sulla lingua, senza la paura di mostrare, sfiorando e a volte indugiando su particolari pesanti.
Chi si aspetta un opera ruffiana, qualcosa capace di sfruttare un tema assai delicato per confezionare un prodotto ad hoc per colpire lo spettatore ha di che ricredersi. Il film di Mungiu rifiuta ogni facile spettacolarizzazione (del dolore) mostrando con occhio quasi iperrealista quello che vuole far vedere.

Concordo. Un film che lascia un profondo malessere, senza mai ricorrere al sensazionalistico o al gratuito.

Effettivamente è un piccolo capolavoro. Cinema d’impegno che ti obbliga a partecipare, come è stato scritto, ma senza mai diventare ricattatorio. Non vedo l’ora di rivederlo in originale.

Quello che ne penso io sta scritto qui http://www.tempimoderni.com/db/dbfilm/film.php?id=1724
:slight_smile:

Visto stasera, quoto Milanoodia. All’uscita del cinema ho incrociato gente che conoscevo che non hanno gradito il film perchè mostra troppo ed è crudo, i motivi cioè per cui l’ho apprezzato io. Un film che racconta un dramma e non si piange addosso.

mah, io penso invece che il film spettacolarizzi eccome, anzi in almeno un caso piazza un colpo basso di cui secondo me non c’era bisogno (non lo scrivo neanche in spoiler perchè tanto chi l’ha visto sa di cosa parlo)

e poi credo sia innegabile la sua linea stra-antiabortista
non ho letto nulla al riguardo ma immagino che alla chiesa sarà piaciuto

cmq rimane un film di valore, nel complesso una bella legnata

Molto bello. Crudo, semplice e regia molto lineare dalle tonalità cupe. La sua crudezza sta nella necessità di non mostrare nessun tipo di sentimento ma di provocarli nello spettatore.