7 orchidee macchiate di rosso (U. Lenzi, 1972)

Preso da insonnia l’ho visto questa notte su Duel, era per me una prima visione assoluta e devo dire che mi è piaciuto. Una trama abbastanza coerente nel suo svolgimento lo ha reso un buon thriller senza effettacci truculenti.
Attori tutti nella parte e mi ha esaltato abbastanza la colonna sonora con quel giro di basso ossessivo che poi parte per la tangente.
Sì un film ben riuscito, non mi sembra un capolavoro, ma si merita la sufficienza piena e qualcosa in più.

Mi ha fatto sorridere la scena dei tre gatti ammazzati in cui uno dei tre non voleva proprio saperne di fare il morto.
Il personaggio di Alida Valli ricoverata in manicomio si chiama Elena Marchi e mi ha fatto venire in mente la Elena Marcos di Suspiria, ma non credo che le cose si incastrino sebbene la stessa Valli fosse anche nel cast di Argento.
Un po’ troppi secondo me i tentativi di mettere su false piste lo spettatore, uno per tutti il tipo con la memoria visiva di ferro che sembra sempre cospirare in qulche modo e poi invece non fa nulla di male.

Per me, con la sola presenza di Marisa Mell, guadagna dieci punti…a me il film piace molto, in particolare l’omicidio iniziale (vittima Ines Tamburini interpretata dalla “Bocconotti Cinzia” Gabriella Giorgelli, gran figa peraltro…) e la storia dell’albergo e dello zodiaco mi intriga… lo preferisco addirittura a “Gatti rossi…”
Ottima l’edizione in VHS by Lamberto Forni, che, al momento dell’uscita, pagai una cifra che definire esorbitante sarebbe riduttivo…

Visto in dvd english questo inverno, davvero un lenzi molto in forma e, nettamente superiore ai thriller successivi (GATTI ROSSI IN UN LABIRINTO DI VETRO, UN POSTO IDEALE PER UCCIDERE, IL COLTELLO DI GHIACCIO), grazie agli elementi da voi citati (sceneggiatura, attori, colonna sonora, tra l’altro introvabile) a cui io aggiungerei una stupenda fotografia, simile per certi versi a PARANOIA. Il primo omicidio è micidiale nella costruzione della suspanse, ma i troppi colpi di scena e alcune trovate un pò affrettate, non lo rendono un capolavoro, e perciò, inferiore a ORGASMO e PARANOIA. Marisa Mell è sublime, forse anche più qui che in UNA SULL’ALTRA di Fulci. Insomma, un lenzi in gran forma.

Curiosità sulla colonna sonora:
Alcuni pezzi della colonna sonora (mai ristampata e perciò introvabile a detta di Claudio Fuiano) sono semplicemente delle tracce riciclate da COSì DOLCE, COSì PERVERSA, film di alcuni anni prima (1969) ad eccezione della title track (clamorosa) e di un altro instrumental rock a metà film.

Ma davvero lo trovate così poco cruento?Sarà che l’ho visto da piccino,ma la scena del trapano mi fece una notevole impressione…

guardate che il master di duel tv è abbondantemente tagliato in tutte le scene degli omicidi,gli efettacci ci sono eccome!!

Confermo, e il formato è pure errato.

Mi sembrava decisamente “soft” e infatti avete preceduto i miei dubbi. A questo punto sarei curioso di sapere cosa mi sono perso… :confused:

Recupera la VHS Forni,no?

Film piacevolissimo, amato (si dice) molto da Nanni Moretti.
Ottima la vhs Forni, peccato però per la copertina nettamente inferiore a quella stupenda gvr.

Qualcuno sa se l’edizione Media blasters (Seven Blood Stained Orchids) supporta l’audio in italiano?Alcuni siti dicono si, altri no.:confused: :confused: :confused:

Niente audio italiano.

Quella NeoPublishing, di prossima uscita, dovrebbe averlo.

L’ho visto ieri, non male, anche se non è uno dei migliori film di Lenzi. Sembra che lo stesso Lenzi non sia stato soddisfatto del film per colpa dei produttori: “Anche in questo caso i produttori pretesero di dire la loro su tutto il film, fin nelle più piccole scene. […] comunque il film era fatto molto bene, c’erano delle belle scene, penso a quella stupenda con Rossella Falk che è stata un minuto a occhi sbarrati sotto un metro d’acqua: non so come abbia fatto. E’ bella la scena della casa disabitata, dell’uccisione della Malfatti. E’ un film buono che poteva essere migliore” (da Amarcord in Stracult, Giusti, 2004; p.773).

La colonna sonora è la stessa di “Cosi dolce … così perversa”, il film con Jean Louis Trintignant.

In uscita il 9 ottobre.

Grande Giorgio, acquisto obbligato.
Ricordo che si diceva che in tv passava una versione ultra tagliata, immagino che non sia la stessa che proponete voi.
Prezzo ?

Credo/temo che sarà caro.
Intorno ai 20 euro.

Attenzione però.
Non so ancora dirvi con certezza se ci sarà l’audio in italiano, lo saprò nei prossimi giorni.

E diciamolo, una buona volta: nell’ambito del thriller il miglior Lenzi resta quello anni 60, con pellicole come la sopracitata Così dolce… così perversa. Si tratta di gialli che omaggiano apertamente i classici che Umberto ama tanto (uno dei suoi preferiti è Il corridoio della paura). Di Argento e degli effettacci non glien’è mai fregato nulla, e si vede; prodotti come Sette orchidee… erano marchettoni senz’anima, checchè ne dica sull’ingerenza dei produttori.

Mi dicono che sul dvd c’è l’italiano.

Mah, seppur marchettone come afferma Corrado, a mio modesto parere fu un marchettone ben fatto, sebbene visionato in versione TV, e quindi monca delle scene sanguinolente, l’idea dello zodiaco è affascinante e il film non risulta mai noioso.
Bene per l’audio italiano allora

Questo senz’altro, il film nel suo genere è godibile. Però se l’avesse girato in maniera meno “argentiana” (il plot ricorda più i gialli di Edgar Wallace) forse gli sarebbe venuto meglio, alla fine non lo trovo così memorabile… belli un paio d’omicidi e finale abbastanza riuscito sul versante della suspense, ma non all’altezza di altre cose lenziane (i polizieschi, per esempio).

Ma infatti il film si ispira, seppur non accreditato nella versione italiana, ad un romanzo di Wallace intitolato “When the gangs came to London”.

Prima che ci boicottassero la realizzazione degli extra mi ero documentato a lungo su questo film e avevo persino recuperato il romanzo in inglese (non trovavo una traduzione italiana).
Quando lo stavo per iniziare ho visto che gli extra erano saltati e così ho letto altro.
Poco male… Edgar Wallace non mi ha mai esaltato.