Visto Venerdì notte nel dvd King Records questo bel film di Michele Lupo, sulla falsariga di “7 Uomini d’oro”. L’ambientazione è British ed è perfettamente credibile, il cast variegato ma azzeccato, da un Gastone Moschin Mr. Brain (che all’inizio si comporta alla “Amici Mieì”) a un Raimondo Vianello perfetto nella parte dello “specialista pignolo”, Adolfo Celi splendido come direttore carogna del carcere, e poi Gordon Mitchell, Lionel Stander, Turi Ferro, Erika Blanc, Ray Lovelock…
Delizioso, gran ritmo, bel montaggio, musiche “pop” azzeccate (Trovajoli), raccomandato!
Una curiosità, il finale lascia presagire un seguito, mai più fatto, qualcuno ne sa qualcosa?
Un film geniale.
Fantastico Lionel Stander che ne combina di tutti i colori (quante volte, al posto di Moschin e degli altri amici, lo avreste strangolato?).
Ma la scena che preferisco è quella della vecchietta rompicoglioni che dopo la denuncia viene accompagnata in autobus fin sottto casa con Lionel Stander che le cade continuamente addosso: “Mi fa la mano morta!”
Un seguito vero e proprio credo non sia stato girato anche perchè il produttore del film ,Marco Vicario,che nello stesso anno,il 1968, produsse anche Gli intoccabili di Montaldo,negli anni settanta si dedicherà,da Homo eroticus in poi, a tutt’altro genere,dopo che il filone dei Sette uomini d’oro si era andato esaurendo.Se vogliamo un seguito ideale potrebbe considerarsi il già citato Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte che nel 1971 verrà realizzato con lo stesso Sergio Donati alla sceneggiatura,Michele Lupo alla regia , Gastone Moschin e Lionel Stander tra gli interpreti principali e Trovajoli come autore della colonna sonora.
Spettacolare! Saranno dieci anni che non lo guardo… ma conservo un bellissimo ricordo di questo film! Assolutamente geniale come film! Mitica la scena della partita in tv!
L’idea centrale del film quella di un gruppo di detenuti che evadono al solo fine di compiere un colpo per poi subito dopo rientrare in carcere con un alibi di ferro è molto simile a quella di Two Way Stretch (1960) di Robert Day con Peter Sellers.
Divertente, Lupo come al solito si conferma una garanzia. Quando ho visto all’inizio Vianello ho pensato ad un film demenziale ma per fortuna non è così…
rivisto qualche giorno fa, è sempre un gran bel film!! ottimo cast, bella e insolitamente deserta Londra, musiche adattissime, simpatico il cameo Blank/Lovelock…dvd a parte King c’è qualcosa?? master Iris discreto ma con formato errato…
Doppiaggio:
Gastone Moschin,Raimondo Vianello e Teodoro Corrà si doppiano da soli
Lionel Stander: Luigi Pavese
Turi Ferro: Roberto Bertea
Adolfo Celi: Renato Turi
Gordon Mitchell: Luciano De Ambrosis
Terry Thomas: Oreste Lionello
Neno Zamperla: Luigi La Monica
Paolo Gozlino: Manlio De Angelis
Paolo Bonacelli: Arturo Dominici
Ray Lovelock(non accreditato): Massimo Turci
Gladys Dawson: Dhia Cristiani
Geoffrey Copleston(non accreditato): Carlo D’Angelo
L’attore che interpreta Daugherty è doppiato da Glauco Onorato
L’attore che interpreta il medico è doppiato da Carlo Alighiero
L’attore che interpreta il ministro della sanità è doppiato da Bruno Persa
