Anno: [/b][/i]1972 Regia: Demofilo Fidani Con: Simonetta Vitelli, Jerry Colman, Raffaele Curi, Carlo Gentili, Ettore Manni, Jack Betts, Paola Senatore, Mario Valdemarin, Yvonne Sanson, Renato Rossini Musiche: Coriolano Gori
Ne discutevamo un secolo fa, quando i forum erano frequentati da veri appassionati e non da mercenari e cialtroni: l’uscita nelle cosiddette città capozona di “A.A.A. Massaggiatrice bella presenza offresi” (1972) di Demofilo Fidani.
Cercando tutt’altra cosa, come mi capita spesso, sono risalito alla data della prima visione capitolina di questo mitico e mitizzato thriller erotico.
Il 4 agosto 1972 il film è stato recensito sulla pagina degli spettacoli del quotidiano “Il Tempo”, ergo a Roma è stato proiettato in prima visione il giorno prima o al massimo due giorni prima.
In realtà il film si è visto almeno 5 o 6 volte, fino al 1986 in varie TV locali. Forse è un mito per non l’ha visto, in realtà è uno squinternato prodotto girato male e sceneggiato peggio. La copia andata in onda era piuttosto “terremotata”.
E’ mitico (le virgolette sono sottintese) perché, al di là del fatto che in tempi ormai remoti sia stato trasmesso da tv private minori, sembra che nessuno ne abbia copia (prima di essere spodestato dell’ancor più mitico “Maldoror”, l’opus fidaniano apriva regolarmente le cosiddette “want-list” di tutti i collezionisti e gli appassionati).
Apriva le want-list dei collezionisti, forse per il titolo a mò di annuncio sui giornali (ordine alfabetico), ma di film italiani di quel periodo, mooolto più rari, veramente mai visti ce ne sono a bizzeffe.
Le virgolette sottintese non sono male
Per essere un film di Fidani non mi è nemmeno dispiaciuto. Divertente il personaggio di Howard Ross, pappone dal cuore buono.
E grandiosi i titoli di testa…!
L’ho visto e l’ho trovato una cialtronata micidiale… non che mi aspettassi un capolavoro, ovviamente, però forse qualcosina di meglio sì…
Nelle scene degli omicidi ho riso come rare volte mi è successo guardando un giallo (o simil-giallo)…
Meno male che c’è la divina Paola Senatore che non lesina i nudi e un Howard Ross pappone burino very cool…
Visto ieri sera su DahliaTV. Master molto buono.
I vostri commenti al film ne danno una descrizione piuttosto fedele.
Per quanto ammiri Demofilo Fidani, devo pur ammettere che questo non sembra uno dei suoi lavori migliori. Il punto è che non si capisce quale registro si volesse dare al film: a livello di erotismo è abbastanza blando, l’aspetto puramente poliziesco è di una irrilevanza abissale mentre solo pochi accenni thrilleristici con tanto di cliché argentiani/baviani fanno sì che quest’opera venga inserita nel filone “giallo all’italiana”. A tratti, sembra si volesse tentare di dargli una sorta di “taglio” sociale (la 18enne di origine piccolo-borghese ma emancipata che sceglie di farsi largo nella vita prostituendosi), non si sa quanto voluto…
Girato con pochissimi mezzi e in fretta e furia, anche se con caratteristi neanche troppo malvagi è un microscopico e poverissimo film (povero, soprattutto, di emozioni) da sala di terza visione e una fotografia pulita e dei bei colori non sono sufficienti a sollevarlo dal fondo dell’exploitation a bassissimo costo.
Direi che questi tre interventi riassumono alla perfezione il film. Ho atteso anni per guardarlo, proprio perché un bel po’ di tempo fa era uno dei titoli che più ricercavo in assoluto e che mi sarei dannato per avere, ed ero sicuro che la “cocente delusione” sarebbe stata in agguato… beh, diciamo che conosco modi migliori per passare un’ora e mezza, ma alla fine se lo si guarda con il giusto spirito “psicotronico” questo di Fidani è un film che si fa anche guardare. Ci starebbe bene nel catalogo Something Weird, magari accanto a roba come Trhauma o Delirio Di Sangue di Bergonzelli (anche se bisogna ammettere che A.A.A… è meno delirante).
il film è a mio avviso godibilissimo e proprio non capisco come si parli sempre con ironia e quasi disprezzo di Fidani e di genio o quasi riguardo a Polselli, quello si un vero cialtrone che spacciava roba insulsa buttata a casaccio come addirittura autoriale