Film ben fatto, godibile con un Timothée Chalamet in gran spolvero come interprete di Bob Dylan cantando (come altri) direttamente i brani capolavoro e non, appena uscito in Italia sulle origini (ed oltre) del predetto fenomeno e mi sento di consigliarne la visione a tutti quelli …
Visto e consigliato. Come biografia, vale poco (oltretutto si parla di soli 4 anni di vita e carriera di Dylan, senza approfondire granché). Ma come film in sé, scorre bene. Mangold ha mano “classica”, però solida e sicura. Chalamet ha la solita aria da morto di sonno, con fisic(hin)o da riformato alla leva per insufficienza toracica (fra le altre cose…), ma è molto bravo, e canta e suona impeccabilmente. Ed è più intonato del vero menestrello del folk, a essere sinceri e pignoli. Se vincerà l’Oscar, non sarà certo usurpato. Si rivede volentieri Edward Norton, attore che in realtà vorremmo gustare più spesso, e in opere di successo. E Mangold, come ciliegina, ci offre pure Hoyd Holbrook che rifà un Johnny Cash fisicamente molto più azzeccato di quello impersonato una ventina di anni fa da Joaquin Phoenix. Per concludere, un film che non fa nulla di nuovo, ma lo fa davvero bene da cima a fondo. Di questi tempi, una manna per il cinefilo…