A porte chiuse (D. Risi, 1961)

Strana commedia-gialla ambientata in una Grecia fittizia. Buon cast, anche se Alberto Talegalli purtroppo è doppiato.

La Ekberg è accusata di aver ucciso l’amante milionario per i soldi, parte quindi il processo. Ma non sarà facile, dato che tutti si innamorano di lei… non un granché, onestamente. Ottimi Fred Clark e Agostino Salvietti, il vecchio cancelliere.

Mah, io me lo ricordo abbastanza divertente. Al solito un Gora straripante.
Ricordo che ai tempi avevo individuato la vera location… mo’ non me la ricordo, però.

Piuttosto deludente, anche se ha un’ottima trovata finale. Il problema è quello che ci sta in mezzo. Tra l’altro lo stuolo dei caratteristi, a parte Fred Clark (che praticamente non conoscevo, gran faccia da cinema) e forse Bonagura, non sono sfruttati a dovere. In particolare doppiare Talegalli è un delitto.