di Sam Raimi
con Bill Paxton, Billy Bob Thornton, Bridget Fonda, Brent Briscoe
USA 1999
apro questo topic per dedicare uno spazio di rispetto ad un grandissimo film di papà Raimi.
mi è capitato di (ri)vederlo l’altra notte in vhs -una registrazione by fuoriOrario… nottata dedicata al bianco abbagliante, alla neve ed a ciò che può celarsi sotto la neve: il film infatti era stato trasmesso dopo un altro capolavoro: AFFLICTION, magnificamente diretto da Schrader.
dicevo… visto l’altra notte grazie ad una buona vhs ne bramo adesso il dvd C.G. (se non sbaglio dovrebbe essere del Gori) sperando sia di qualità ottimale… mi informerò.
credo che A Simple Plan (o “Soldi Sporchi”, titolo italiano che almeno in questo caso risulta cmq adeguato) sia la migliore pellicola diretta dal regista di Evil Dead.
un film dell’ “orrore totale”, anche se certamente non potrebbe essere definito un horror.
un film cattivo, spietato; un approfondimento agghiacciante dell’animo umano e delle sue contraddizioni ma anche un’attenta e lucidissima analisi di questo “mito” chiamato “sogno americano”.
mi tornano in mente i versi del Poeta Eliot, che cita Baudelaire:
“…that corpse you planted last year in your garden, / has it begun to sprout? will it bloom this year? / or has the sudden frost disturbed its bed? / o keep the Dog far hence, that’s friend to men, / or with his nails he’ll dig it up again! / you! hypocrite lecteur! -mon semblable,- mon frère!” [trad: “quel cadavere che piantasti l’anno scorso nel tuo giardino, / ha cominciato a germogliare? fiorirà quest’anno? / o l’improvviso gelo ha turbato il suo letto? / Oh tieni lontano di qui il Cane, che è amico degli uomini, / o con le sue unghie lo dissotterrerà! / tu! ipocrita lettore! -mio simile- mio fratello!”]
lasciando perdere tutto l’apparato simbolico del testo che ovviamente sarebbe inutile sviscerare adesso, trovo questi versi perfettamente descrittivi dello stato d’animo in cui mi ha precipitato la visione del film.
ecco la trama, mi verrebbe voglia di scrivere giocando con il titolo… una “trama semplice”.
Hank (B. Paxton) in compagnia del fratello Jacob (B.B.Thornton) e del suo compare Lou (B. Briscoe) trova sepolto dalla neve di una cittadina del Minnesota un aereo caduto. il bello è che dentro questo aereo, a parte cadaveri e corvi, c’è una borsa piena di soldi. tanti, tantissimi soldi. appunto il “sogno americano” lì dentro. piovuto dal cielo.
voi cosa fareste?
i tre protagonisti del film, dopo un dibattito che fin da subito ci caratterizza sapientemente questi individui, decidono di appropriarsi del “malloppo”… l’idea è di tenere tutto nascosto fino al disgelo, prendere tempo, vedere cosa succede.
il fatto è che da quel momento, “venduta l’anima al diavolo”, per i tre comincerà un incubo impastato di paranoia, avidità, ferocia, egoismo, prigionieri di una “maledizione” che li porterà sempre più giù, dentro gli armadi chiusi a chiave dell’America “perbene”, borghese o provinciale che sia, tra scheletri e ragnatele.
putrescenze dell’anima e cancrene.
davvero un grande film, credetemi… e se qualcuno non l’avesse ancora visto ne consiglio caldamente la visione.
la fotografia è glaciale e dipinge perfettamente i luoghi esterni in cui si svolge il film ma anche quelli “interni” e psicologici dei personaggi.
la regia è secca, senza sbavature, calibratissima, perfino “piana” e la prova degli attori -B.B. Thornton in testa- è grandiosa.
ottimo.
ottimo davvero.