Aaa cercasi ragazza tuttofare (Mara Branzoni, 1986)

Sul solito sito adultload.ws si trova questo titolo.
Visionato ieri, cast di sole 7 persone, i pochi esterni si vede che sono girati in Italia.
La trama è la solita, delle ragazze rispondo ad un annuncio economico, e si concedono ai datori di lavoro.
Il cast femminile è abbastanza sconosciuto (forse una di loro si vede nel film residence di Sacco). Nel cast maschile vi sono Pontello e Christopher Clark, più un altro attore con evidenti problemi di erezione ( imbarazzante, ai livelli di Piero Pieri e Salvatore Carrara) ed il vecchio guardone ( mi sembra già visto in altri film).
In questa versione manca la scena coprofaga (si sente solo Pontello dire “ora cagami” e poi taglio) ma meglio così.
La regia…assomiglia a quella di residence, abbastanza curata, quindi, che ci sia lo zampino di Sacco???

Comunque film insignificante, anonimo.

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Il rip in mio possesso inizia con i titoli di testa. Mi ha fatto piacere scoprire ,invece, che il rip che circola su Internet precede i titoli di testa del film con il suo prossimamente !

Questo è un film strano, bello strano. Innanzitutto sapere chi lo ha diretto realmente è impossibile. Se lo strano pseudonimo viene formalmente accreditato a Mara Bronzoni, c’era probabilmente qualcun altro dietro la macchina da presa. La stessa Bronzoni contattata da me in merito alla sua esperienza registica, mi ha risposto così :

Senta, io non ho mai fatto film hard, li ho solo doppiati e fatto un favore ad un amico per fare i documenti per passare in censura in quanto ero iscritta all ENPALS. e per questo mi trovo in quell’ elenco.

È oramai noto che la nostra abbia preso parte (all’inizio degli anni 80) a ruoli softcore (principalmente lesbo) in hard italiani della golden age. Nonostante l’evidenza, ha continuato a negare il tutto anche di fronte a domande normalissime :

A me non crea nessun disagio, sono solo stufa di ripetere le stesse cose.Non so come fa a dire che io abbia lavorato molto con il signor Luigi Soldati, io l’ ho incontrato qualche volta perché amico di Arduino Sacco al quale curavo l’ edizione dei film. Mi trovi un film dove c’è la mia immagine. Forse lei non conosce la trafila che veniva fatta per far uscire i film nelle sale,Sarò più chiara:I film dovevano passare in censura e servivano vari documenti di cui i nomi di attori iscritti regolarmente all’ ENPALS e all’ ufficio di collocamento dello spettacolo. Io all’epoca curavo l’ edizione, dialoghi e dopiaggio,per un mio amico regista che dopo aver fatto un debito di circa un miliardo di vecchie lire , si era messo a girare fil hard per ripagarlo, siccume quasi nessuno degli attori erano regolari spesso ho dato i miei documenti per passare in censura in quanto ero rgolarmente iscritta.Sicuramente chi ha scritto i libri o chi ha fatto uscire i film ha messo i nomi che ha trovato nei documenti.Non mi crede? E’ un problema suo.

La sua risposta è piena di incongruenze. Che abbia incontrato Soldati solo una volta è impossibile, poiché la nostra nel 1985 fondò assieme a Soldati e a Sacco la Maluar Film (che produrrà inoltre la terribile teen comedy La tua prima volta). La Bronzoni è stata anche segretaria di edizione per QUASI tutti gli hard di Sacco e Soldati (spesso accreditata e spesso no). Si occupava anche del doppiaggio e spesso del montaggio di questi ultimi. Ricordo anche che la nostra è presente come aiuto regista nel già-citato giovanilistico di Sacco. Riguardo alle accuse ai presunti “libri che parlano di me”, vorrei ricordare che le scene in cui la Bronzoni ha atti sessuali non sono truccate o controfigurate e la nostra viene anche ripresa (in certe circostanze) in primo piano. Forse se lo sarà dimenticato ma le scene ci sono, eccome se ci sono.

L’attività registica è un’altro abisso. Sicuramente non li ha diretti lei. La sua attività di prestanome descritta nella risposta è veritiera. Forse dietro c’erano Sacco, Soldati o un terzo personaggio a noi ignoto .

Il film è comunque qualcosa di bizzarro. Molto belle le musiche jazz-smooth di Cordio. La scena scat è nauseabonda, non penso che ci siano altri esempi di hard italici dove le feci finiscono direttamente in bocca. Samuel Gamuel (l’attore che riceve il poco atteso “dono”) ha recitato in altri 2 hard Sacchiani : Residence e La Casa delle vedove. Sarebbe interessante scoprire chi sia l’attore (non-sex) che interpreta il vecchietto guardone che irrompe nella villa alla fine…

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Mamma mia in che situazioni si infilavano queste persone, devo dire che comunque umanamente mi sento portato ad empatizzare con loro.
Probabilmente all’epoca avevi l’impressione di lavorare in un circuito che sarebbe sempre e comunque rimasto chiuso in se stesso, relegato alla semiclandestinità e agli spettatori che alzando il bavero della giacca ed abbassando la falda del cappello si infilavano quasi di nascosto nella sala a vedere il film, e che poi sicuramente non andavano in giro a raccontarlo pubblicamente ai quattro venti. Certo non ci si immaginava che sarebbe arrivato internet a rendere disponibile a chiunque anche questa cinematografia, che da sepolta è diventata a portata di click. Non ci si immaginava che qualcuno avrebbe voluto analizzare questi film come fenomeno di costume e prodotto culturale, che sarebbero state fatte ricerche in merito e che che sarebbero stati pubblicati articoli e libri.
Capisco l’imbarazzo di chi lavorava in questo ambito e la difficoltà a dare risposte non dico precise e circostanziate, ma anche solo generiche.
È proprio la tematica che risulta scomoda, poiché pensavano che sarebbe stata una parte della loro vita che avrebbe potuto rimanere tranquillamente nell’ombra, ed invece gli studiosi e gli appassionati vogliono portarla alla luce del sole e sviscerarla per bene.

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Ma come fate a vedere le scene scat? Al solo pensarci io provo fastidio

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Ma quindi non è Pontello quello che riceve il “dono”? Perché è lui quello che dice “ora cagami…”. Samuel Gamuel (immagino pseudonimo, forse neppure lui è italiano) è l’attore con problemi di erezione?
Anche a me fanno schifo quelle scene, roba per tedeschi… Ricordo con disgusto la scena in un film con Manya, Roberto Malone e Christopher Clark, messa a fine film.

Anche secondo me, molti non pensavano che questo genere di film sarebbe “riemerso” anni dopo. Un po’ come successe per molti attori che hanno girato dei b-movies. Pensavano che, una volta apparsi in sala, di certo non verranno trasmessi dalla Rai TV. Invece arrivarono le TV locali che hanno riesumato molte pellicole che stavano prendendo polvere in qualche magazzino di qualche distributore.
Poi arrivò il videoregistratore e anche lì, molte label misero in catalogo molti b-movies.
Per quanto riguarda il mondo dell’hard italico della prima ora, immagino l’atmosfera che vi era nei set di serie Z come quelli di Sacco. Chissà come reperiva gli attori, come venivano convinti a girare scene animal o scat, e quanto venivano pagati. Alcuni di loro (per loro fortuna) non sono stati neppure identificati. Il libro Luce Rossa è un ottimo resoconto, ma andrebbe espanso almeno fino al 1990.

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Era nutella…essendo io nutellaro, o meglio ex nutellaro da bambino, la riconosco da un km di distanza anche adesso che son vecchio e occhialuto. Infilata su con una siringa da pasticcere e poi dolcemente offerta come dessert al goloso attore. Resta comunque una scena odiosa e francamente inutile.

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Scusate se recupero questo topic dal nulla dopo mesi di vuoto ma mi pare strano che nessuno abbia notato che Christopher Clark è doppiato da nientepopodimeno che Marco “Batman/Milord” Balzarotti! In generale ho notato che molti film del Sacco sono stati doppiati a Milano con molte voci degli anime giapponesi che andavano in onda su Mediaset (in 1-2 film ricordo addirittura Pietro Ubaldi…), in contrasto alla maggioranza di film di questo egenere che finivano spesso dritti a Roma.

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link streaming!!

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Ho visto i primi minuti e l’ho trovato rivoltante. Praticamente questi assumono, si fa per dire, giovani donne solo per violentarle. E meno male che è diretto da una donna (sempre che l’abbia diretto Bronzoni). Mah!

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Dovevi stringere i denti e arrivare al finale, con sorpresa finale. :slight_smile:

Ma sulla trama hai perfettamente ragione. Un film che trasforma la donna in mero oggetto sessuale.

Oltre a ciò, la noiosissima trama e scopate a ripetizione senza idee.

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Allora passerò direttamente al finale! :smile:

Senza considerare che c’è l’odiosissimo Pontello. Proprio non l’ho mai sopportato. Ha proprio la faccia da stronzo senza, però, esserne un ‘punto di forza’. E’ stronzo e basta.

M’è piaciuta la frase ‘adesso ci mettiamo a fare le infermiere’. Ma chi te lo dava, già nel 1986, un posto fisso da infermiera?

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Le due ragazze all’inizio del film tengono sulle gambe Il Giornale di Brescia.

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Qualcuno sa dov’è questo castello?

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Dovrebbe essere il castello di Moniga del Garda.

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Si, è proprio quello.


Però il fermo immagine finale con Pontello che se la ride di gusto mentre Clark e quello con la pettinatura alla Little Tony guardano perplessi il ‘vecchio’ è puro Sacco (perché è indubbio che è di Sacco).

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E ancora di più lo è il logo animato (cosa penso unica per una casa di produzione di film porno italiana dell’epoca) della Film Films e il suo motto che fa il paio con l’Ars Gratia Artis della MGM. Notevolissimo se pensiamo che poi Sacco rinnegherà tutto.

Riguardo il cast io credo essere tutto stato composto da francesi a partire da Clark e Pontello.

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