Eh, come dar loro torto? Tutto il filone dei mondo trasuda pregiudizio nei confronti delle cosiddette culture “primitive”, i cui usi e costumi vengono rappresentati come bizzarri ed esaltati per i risvolti potenzialmente scabrosi.
Confermo i giudizi poco lusinghieri, uditi con le mie orecchie da un nome “grosso” del settore; ma non si riferivano ai film, bensì all’attività archeologica: robe da non credere…
Per me restano comunque un mito!
Pitt
x Schramm: scusa il ritardo ma ho scoperto di non avere più copie in casa; devo rinvenire una scatola in cantina, e non è facile!
…sono miti anche per me i Castiglioni brothers!
A mio avviso, hanno fatto i migliori shockumentary possibili.
Mi spiace (e parecchio), non aver potuto vedere Africa dolce e selvaggia e Africa nuda.
E’ pronta, sono 2 dipieffoni di 5 pagine cadauno, il peso è di 3 mega ciscuno, dove vuoi che te la invii?
Pitt
Visto che ho risvegliato lo scanner, mi scateno un po’; se vi interessa qualche flano di mondo in particolare…
Pitt
Perchè non la carichi in rete utilizzando z-share ( http://www.zshare.net ) o qualche sito simile e poi non ci dai il link?
Anche io sono molto curioso e interessato a leggerla!
ecco ricordavo bene. era vietato ai 18 e non ai 14 come molti sostengono.
l’intervista credo interessi a tutto il pueblo, ergo quoto frank
visto.
ovviamente di dolce c’è davvero pochino in questa incessante cafarnao di carni straziate rudimentalmente da coltelli e lamette (una cosa che mi domando sempre: ma chi diamine le fornisce le lamette nuove di palla a sta gente perduta in mezzo al niente? paiono essere l’unico utensile moderno e civilizzato che sanno brandire!), denti divaricati a scalpellate, circoncisioni eseguite alla meno male (ma di male ce n’è eccome: 10’ di effetto bromuro/lumaca garantito), gole di galli e cammelli recise e via emoglobinando su fino al carosello finale di infibulazioni e clitoridectomie in primissimo piano ma per carità in nome della cultura, eh, non del sensazionalismo.
ed è altrettanto ovvio che i castiglioni stanno all’antropologia, al piglio etnologico -e, diciamocela pure tutta, al cinema- come la maionchi alla femminilità. e anche quanto a veritè, pare abbiano qualche lacuna: i titoli di coda informano che gli effetti speciali sono di tal alberto cavalli…
certo è che per i fortunati che lo subirono all’epoca deve essere stata una badilata nelle gengive mica male
chi intende recuperarlo si premuri di evitare di farlo dopo mangiato, perché ci vuole pelo a sciropparselo tutto
Che versione hai rcuperato? Circola finalmente in italiano?
nah. vs estera con subbi francesi e norvegesi.
rivisto in italiano, ma il giudizio cambia davvero di poco.
ne approfitto per rilanciare a pitt la richiesta della seconda parte dell’intervista…
Giovedì 31 Marzo 2016 verrà proiettato a Varese, nell’ambito del festival cinematografico Cortisonici, il documentario più crudo ed esplicito fra quelli realizzati dai fratelli Alfredo ed Angelo Castiglioni, “Africa dolce e selvaggia”. Il film sarà introdotto sul palco dal figlio di Angelo, Marco. La proiezione sarà inoltre preceduta da una videointervista ad Angelo Castiglioni, che raccontera aneddoti e curiosità sulla realizzazione del film e sulle sue esperienze africane.
Ore 23.00 presso le Cantine Coopuf (Via De Cristoforis 5, Varese)
Ingresso gratuito.
Com’è andata la serata? Peccato per l’orario improponibile, di giovedi poi, altrimenti ci sarei venuto.
Africa dolce e selvaggia non l’ho mai visto.
La serata è andata benone, nonostante l’orario infame e la proposta cinematografica lontana dai soliti canoni del festival, il pubblico ha risposto numeroso, e soprattutto la sala è rimasta gremita fino al termine del film (oltre l’una e mezza di notte!).
Considerazione finale: i mondo movies tirano ancora!!! :fnf:
sono reduce da 4 ore e spacca in emeroteca dove ho cercato senza successo sul corriere della sera il flano de le facce della morte 2 che ritagliai a suo tempo; ho in compenso trovato il flano di questo film, avendo modo di apprendere non solo che il film fu un discreto successo (almeno in lombardia, toccò tre mesi di programmazione continuativa; a cagliari durò si e no 10 giorni), ma anche vietato ai 18. i flani di ogni giornata cambiavano di continuo, ma il divieto restava immutato.
prendete e godetene tutti:
Magnifico, avevano fatto anche il terrario coi rettili nell’atrio del cinema!
Chissà se fecero la stessa cosa a Roma o anche in altre città. Se si poveri animali…
si se non erro è anche nella mia copia