Gruppo di turisti in Cile che bevono, ballano e si divertono di party in party. Una sera mentre sono in disco parte una scossa di terremoto di quelle toste che demolisce il paese intero. Il gruppetto dovrà trovare una via di fuga dalla furia della natura e di quella di personaggi poco simpatici.
Letta la trama e vista la durata del film (89 minuti), mi sarei giocato un occhio che come da prassi la prima mezz’ora sarebbe stata occupata in stile Hostel da cazzeggio a base di alcool e donne, per poi partire con il sangue. Ovviamente ci avevo visto giusto, e altrettanto ovviamente la storia è un pretesto per tirare su un bel body count. Tra i protagonisti troviamo Eli Roth (anche tra i produttori e autori del soggetto), la sua attuale moglie Lorenza Izzo e un antipaticissimo personaggio che sembra una versione odiosa di Alan di The Hangover.
Ritmo decente ma acciaccato dagli attori poco simpatici, un po’ di splatter timido, situazioni poco memorabili e molto prevedibili. Un filmetto che scorre via liscio tra tanti corpi schiacciati, ma ci sono tanti modi migliori per passare un’ora e mezza.
