All the money in the world - Tutti i soldi del mondo [Ridley Scott , 2017]

Visto 3 giorni fa appena uscito a Londra questo nuovo Scott sul sequestro Paul Getty.
Film abbastanza scorrevole e vedibile, l’inglese del film è veramente comprensibile in quanto parlato quasi per la sua totalità dai numerosi personaggi italiani del film. Senza contare i sottotitoli e che (veramente strano) ogni calabrese degli anni 70 aveva un inglese superiore alla media dell’Italiano medio oggi a Londra ma dettagli ahahahahahah … E che piacere rivedere la mia cara e bella Italia in un film importante come questo. Forse il meno comprensibile come parlata è Mark Wahlberg, un incrocio tra un idraulico di Leeds e un operaio di Manchester fateci caso…
Storia che ignoravo del tutto e che è stata piacevole da conoscere in questa rivisitazione cinematografica.
Non male.

Visto domenica scorsa. Sala ben affollata. Non il miglior Scott, ma a 80 anni il regista inglese riconferma talento e versatilità. Messa in scena di classe (la straordinaria fotografia, quasi desaturata, è di Dariusz Wolski), bel ritmo (128’ scorrevoli), direzione attori da manuale. E se la Williams e Wahlberg (in ruolo per lui insolito, misurato e non “fisico”) sono ottimi, il pezzo da novanta è il glorioso Christopher Plummer. Davvero straordinario nei panni del vecchio Getty, ovvero uno che come taccagneria faceva sembrare Paperon dè Paperoni il figliol prodigo. Peccato per un paio di piccole “cadute”, relative alla ricostruzione d’epoca: Wahlberg che esclama “Comunisti di merda!” come fossimo in un film di Aldo Giovanni e Giacomo, e una scena col medesimo in un covo di brigatisti rossi ancora più da barzelletta di quanto fossero quelli veri. Peccato, perchè nel complesso il regista non eccede nell’enfasi, e tutti i momenti con Plummer sono davvero perfetti.
P.S. Polemica relativa alle scene rigirate appunto con l’attore canadese (che ha sostituito Kevin Spacey, rammentiamolo): questo “scherzo” ha richiesto una decina di giorni di lavorazione extra, al modico prezzo di…10 milioni di dollari! Il piccolo (si fa per dire) problema è che per il disturbo, Wahlberg si è messo in tasca 1 milione e mezzo di dollari. La Williams invece…MILLE! Alla faccia delle “pari opportunità”…