Stanotte, 00.50 Retequattro Almost Blue (Italia, 2000)
di Alex Infascelli - con Lorenza Indovina, Andrea Di Stefano, Claudio Santamaria, Dario D’Ambrosio
Stanotte, 00.50 Retequattro Almost Blue (Italia, 2000)
di Alex Infascelli - con Lorenza Indovina, Andrea Di Stefano, Claudio Santamaria, Dario D’Ambrosio
Infascelli è il classico caso di carriera bruciante. Ora conduce su mtv…
Com’è il film? Qualcuno me lo consiglia?
Dalla trama mi ispirava non sembrava male.
Non che lo ricordi molto, ma sicuramente tra i tre di infascelli quello che ho maggiormente gradito.
Liberamente…anzi molto liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Lucarelli il film deve una certa quota stilistica al thriller italiano anni 70 nell’uso delle inquadrature.
Sceneggiatura abbastanza lacunosa e eccessiva morbosità sulla liaison tra il non vedente e il Commissario Grazia.
Tutto sommato un buon film,non imprescindibile ma quantomeno degno di essere appellato Giallo.
Ma il non vedente è Santamaria vero?
Son sempre più tentato a vederlo…
Si il non vedente è lui.
Ripeto,da vedere senza problemi.
Se non sbaglio,la versione Mediaset,anche se di pochissimo è tagliata nelle seguenti parti:
Omicidio splatter nella casa degli studenti
Scena di sesso tra Grazia e Santamaria
In effetti vedere un cieco che scopa…
Bè han fatto bene…
Oh è cieco mica ricchione!
Ci mancava solo quello, sarebbe stato davvero troppo…:D:evil:
Il film è un culto.
E come tutti i culti abbonda di difetti che sottolineano quel che resta. E quel che resta l’ha fatto diventare appunto un culto.
Lascia perdere i paroloni del Scerbanenco e i trattati sui rapporti fra ricchioneria e cecità.
Guardatelo e basta che tanto ti piacerà.
Il movimento di macchina con cui il film si chiude, una sorta di plongé rubata a Brian De Palma, è da “chapeau”.
E se non lo guardi, ti do del ricchione anche se sei grosso. Anzi, visto che sei grosso, ti do del grosso ricchione.
Una roba brutta forte, soprattutto la parate finale secondo me…(ottima recensione nevvero? )
Ti dirò che per certi versi preferisco “Il siero della vanità” credo che soltanto io non l’ho trovato malaccio, non dico che sia un gran film ma mi è piaciuto.
Almost Blue è troppo lacunoso, Infascelli voleva troppo rifarsi a Seven di Fincher e ha compiuto la classica emulazione fallita, che per certi versi può avere un certo fascino però non riesco proprio a digerirlo, e pensa che l’ho voluto vedere due volte proprio per avere le idee chiare.
ma oviemente de gustibus
Visto ieri dopo essermelo HD registrato…
Devo dire che ho gradito. Pur non essendo un capolavoro ed avendo i suoi difetti.
Non male la storia dell’assassinoche cambia continuamente sembianze assumendo quelle della vittima e apprezzabili le prove degli interpreti. Bene Santamaria giovanissimo e la Indovina, molto particolare. Due idoli gli agenti di supporto a Grazia, soprattutto il pelato “Fanno una vita di merda questi qua”(beve il caffè e spegne la sigaretta,schifato)…o quella sui pearcing:D
Azzeccatissime le locations , ok le musiche, inquietanti e crude le scene di violenza e “intime” dell’assassino.
Ho notato specie all’inizio un effetto strano di ombreggiatura e di trascinamento di quest’ombra al cambio di inquadratura della mdp.
Magari voluto ma imho un pò disturbante.
Titoli di coda : bello l’ effetto ma mi girava la testa…
Diciamo un 6/7 meritato.
Se questo è il cinema Italiano degli anni duemila può tranquillamente starci.
ma, io lo ricordo con poca nostalgia. Probabilmente perché avevo appena letto il libro e il film mi sembrava un’altra cosa. La storia dell’assasino è la parte più fedele al romanzo
Concordo. Fosse uscito in Spagna o altrove tutti qui a spugnettarsi sul capolavoro. A me è piaciuto assai, la visione merita assolutamente.
In onda la notte tra giovedì 13/12 e venerdì 14/12 alle 2.25 su Rete4
Non perdetelo
Ho visto questo thriller italiano che tanto ho sentito nominare avanti e indietro. Beh, alla fine non è che sia tutto questo granchè. Sembra un po’ il Seven italiano con meno colpi di scena e meno idee. Per me sufficiente ma niente più.
Voi come la pensate?
A me non è piaciuto per nulla. Uno stile troppo frenetico e videoclipparo rende difficile seguire una storia che non presenta comunque molte originalità.
Condivido. Visivamente aveva belle trovate, e l’ho apprezzato più dello scarno romanzo di Lucarelli; ma alla fine l’ho trovato gradevole e nulla di più. Diciamo che nel desolante panorama delle attuali produzioni di genere nostrane ogni fegatino di mosca fa sostanza.
Opinione strettamente personale: Alex Infascelli (insieme ad Eros Puglielli) poteva diventare il nuovo riferimento del giallo thriller italiano del nuovo millennio e invece è rimasto una promessa non mantenuta. Almost Blue per me rappresenta, anche simbolicamente vista la data di uscita, il ponte ideale fra gli stilemi della tradizione anni '70 e il “nuovo che avanza(va)”, con uno stile di regia allora moderno, dinamico (sì, da videoclip) e capace di svecchiare un genere impolverato già nel 2000. Purtroppo non ha saputo mantenere le aspettative (il deludente Il siero della vanità, il “rischioso” ma da rivalutare H2Odio) e il pubblico del tempo non era forse pronto a riapprezzare questo tipo di cinema, sta di fatto che vedere oggi Almost Blue ha il sapore di un amaro rimpianto per quello che poteva essere e in fondo non è stato.