Amen. (Costa-Gavras, 2002)


http://www.imdb.com/title/tt0280653/

Nel topic di Missing si parlava di quanto un grande regista come Costantin Costa-Gavras fosse poco considerato anche perché le tematiche dei suoi film sono spesso scomode.
Questo “Amen.” (con il punto finale che fa parte del titolo) non è da meno, è un film del 2002 che praticamente non ha visto nessuno e che è stato fatto uscire quasi di nascosto. È un peccato perché il film è bello (anche se probabilmente un po’ lungo) e parla di un argomento che non potrebbe dare più fastidio al potere. Il film parla infatti del silenzio e dell’indifferenza del Vaticano di fronte ai crimini nazisti, puntando il dito contro chi sapeva e non ha fatto nulla.

Il film è la storia di un personaggio realmente esistito, tale Kurt Gerstein, un ufficiale delle SS che scopre che lo Zyklon B da lui procurato per un sistema di purificazione dell’acqua viene in realtà usato per gassare le persone nelle docce. Scopre quindi tutte le atrocità dei campi di concentramento e cerca di denunciare la cosa al Vaticano con l’aiuto di un prete (personaggio non esistito realmente). Ovviamente non potrà far nulla ma il suo memoriale fu di grande aiuto per capire e documentare cosa realmente accadeva nei campi.

Non ci sono scene forti ambientate nei campi di concentramento (anche se il film si apre con una scena terribile con un’esecuzione di massa di un gruppo di handicappati) e i dialoghi sono molto ben scritti. Mi dispiace solo, ma questa è una mia fisima, che gli attori parlino inglese con accento tedesco. Avrei preferito un gruppo di attori tedeschi e un film girato in quella lingua, vedere i nazisti che parlano in inglese con l’accento da Sturmtruppen mi mette a disagio. Comunque la mia è una richiesta assurda… Già il film è poco commerciabile in inglese, se fosse stato in tedesco non l’avrebbe davvero visto nessuno.

Tutto il film è girato in Romania e fanno molta tenerezza alcuni matte painting messi per far vedere la basilica di San Pietro sullo sfondo. Penso che risulterebbero posticci anche agli occhi di qualcuno completamente ignorante in materia di trucchi cinematografici.

Il film fece molto discutere (si parlò praticamente solo di quello) per la locandina ideata da Oliviero Toscani, dove una croce si fonde con una svastica.

Ho visto il film dal dvd francese, qualità decisamente buona ma sottotitoli in francese non removibili e menu inutilmente scomodo e pesante.

Visto a suo tempo in dvd, mi fece una buonissima impressione anche se in certi frangenti lo ricordo un pò povero come messa in scena. Ovviamente il pezzo forte è la storia, ed il tono in cui Costa-Gravas la narra. Da non-fan del Vaticano, il tema mi ha sempre molto interessato. Concordo con Giorgio sulla lingua, in tedesco sarebbe stato decisamente più incisivo. Molto adatti i due protagonisti, anche come tratti somatici. Il manifesto del film è davvero splendido e quanto mai appropriato. Da vedere assolutamente.

Sì, ha dei momenti in cui location e scenografie hanno un aspetto davvero poveristico, molto da telefilm tedesco.
Il palazzo del Parlamento di Bucarest sarà certamente una location prestigiosa ma per riprodurre le stanze papali in Vaticano non è proprio l’ideale, diciamo. Che poi non è il solo aspetto che rende il film un po’ povero ma vabbeh…

Ci sono anche altri piccoli grandi difetti tipo la scena con i prigionieri che arrivano al campo di concentramento dopo 4 giorni di viaggio infernale in treno e scendono come se avessero fatto una tratta di mezz’ora, senza essere realmente sconvolti come sarebbe dovuto essere.

Il problema della lingua è per me il più grave anche perché annulla il dramma dell’incomunicabilità in quella Babele che erano i campi di concentramento.
Il fatto che tutti parlino inglese toglie gran parte del mordente che il film avrebbe dovuto mantenere.

In ogni caso resta un bel film, potente per le sue tematiche e sicuramente da vedere.