Coproduzione italo-francese. Storia di amicizia tra 2 ragazzini romani.
A quanto si legge in Tutto il cinema di Sergio Leone di Marcello Garofalo, il regista romano lo amava moltissimo. Vedo che è passato in tempi abbastanza recenti sulla Rai.
Film amatissimo anche da Veltroni che lo ha inserito nel suo dizionario dei film preferiti, uscito anni fa.
Chissà, forse si è riconosciuto in uno dei due ragazzini, quello che ha perso la madre.
Comunque è veramente un film bellissimo. Con Terza Liceo, a cui assomiglia un po’, è uno dei film italiani più insoliti di quel periodo.
Insolito per l’ambientazione altoborghese (Borghese non a caso, perchè Andrea Sciré Borghese era figlio di un noto “Borghese” che appare nei libri di storia, se non l’hanno rimosso. https://it.wikipedia.org/wiki/Junio_Valerio_Borghese ). Insolito anche per il finale amaro.
Poi nel film si cita Zatopek e ci sono tanti altri piccoli dettagli che lo rendono molto piacevole da vedere. Compresi i due ragazzi che recitano con tanta spontaneità e bravura. Solo DeSica e Comencini erano così bravi a dirigere ragazzi così giovani… in Italia.
Parliamo in effetti di un cult “generazionale” che moltissimi ragazzi di quegli anni si sono poi portati dietro per tutta la vita. Ricordo fra l’altro che era uno dei film preferiti anche di Gianni Da Campo, che infatti anni dopo si trovò a collaborare con Franco Rossi per il doppiaggio di Pagine chiuse e per prima cosa gli chiese l’autografo
Concordo con chi ha trovato il film bellissimo, da Sergio Leone a chiunque altro…
Ci sono tutta una serie di tocchi davvero realistici e commoventi nel rapporto tra due ragazzini, uno più introverso anche perché orfano di madre. I due ragazzini sono diretti davvero in modo magistrale, soprattutto Andrea Sciré. Curioso anche Luigi Tosi nel ruolo del padre, un personaggio ben scritto.