Anni facili (Luigi Zampa, 1953)

Bel film purtroppo dimenticato da tanti

Gran film dimenticato dai più ( per la censura politica che ebbe) del regista Luigi Zampa con la collaborazione alla sceneggiatura dello scrittore catanese Vitaliano Brancati( la vicenda in parte si svolge in Sicilia), Sergio Amidei e Vincenzo Talarico.

Secondo film di una trilogia della coppia Brancati- Zampa( dopo anni difficili e prima dell’arte dell’arrangiarsi) vede il bravissimo Nino Taranto come protagonista eccellente del film( in origine doveva essere interpretato dal grande Totò , ma la censura che ostacolò il film per tutta la durata della lavorazione impedì al principe di prendervi parte oltre che essere censurato anche lui lo stesso anno per Totò e Carolina di Monicelli ) nel ruolo del professore De Francesco professore di lettere in un liceo femminile con idee di sinistra che si trasferisce per lavoro a Roma per volere della moglie( Clelia Matania) . Nella capitale egli ritrova l’onorevole Rapisarda suo amico ai tempi in cui era confinato in Sicilia perché antifascista.

Il suo padrone di casa il barone La Prua( Gino Buzzanca) ex fascista ed ora candidato sindaco nel paese siciliano convince il prof a integrare il magro stipendio seguendo presso il Ministero l’iter autorizzativo di un farmaco, il Virilon, vantato come miracoloso per le prestazioni maschili( una sorta di viagra dei tempi)

Non volendo coinvolgere l’amico Rapisarda il prof De Francesco si troverà intrappolato nella burocrazia ministeriale e solo l’intervento del barone La Prua tramite un raduno segreto con ex gerarchi dell’epoca fascista risolverà la situazione.( questo episodio realmente accaduto all’ex generale Graziani provocherà la sua ira verso il film tentando di bloccarlo)

ATTENZIONE SPOILER

Il prof De Francesco estromesso dai guadagni del Virilon sarà poi costretto dal bisogno a truccare degli esami in cambio di una somma di denaro Ma l’illecito verrà scoperto ed egli sarà arrestato proprio durante la festa di nozze della figlia. Il suo avvocato , che è stato un suo allievo e ricorda il rigore morale del suo ex insegnante, cercherà in tutti i modi di aiutarlo. Di Francesco, però, rifiuta ogni attenuante e chiede di ricevere una condanna esemplare, cosa che avverrà. Il prof finirà in galera ad insegnare ai detenuti del carcere.

Come si vede dalla storia una vera e propria commedia all’Italiana con una morale amarissima che susciterà le ire dei censori e dei politici con il film contestato al Festival di Venezia e con il caso che finirà addirittura in Parlamento.

Premiato con due nastri d’argento a Taranto( che non avrà mai più proposte di questo tipo se non per film comici o musicarelli) ed alla sceneggiatura di Brancati.

Il film fu prodotto da Ponti e de Laurentiis che ebbero anche problemi dato il divieto che fu imposto al film per essere eportato all’estero.

Musiche ottime di Nino Rota.

Altri interpreti Giovanna Ralli, Domenico Modugno, Gabriele Tinti,Armenia Balducci, Billi e Riva.

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