Attenti a noi due (Mariano Laurenti, 1994)

Ho appena scoperto (e guardato subito su Prime) un film con protagonisti NINO D’ANGELO e BRACCONERI. Un trionfo di povertà, comicità inesistente, recitazione da cani e un motivetto che viene ripetuto in continuazione che potrebbe portare alla follia. Qualcun’altro ha il coraggio di vederlo per intero? Presente anche in YouTube vedo.

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Non conoscevolo, l’ho assaggiato per pura curiosità e quando ho visto una pizza insolitamente romagnola al cospetto di Nino D’Angelo, mi sono e insospettito e appena usciti fuori… Cazzo ma è girato a Riccione!:scream:

Stavo andando a Mangiar e

FILM COMPLETO:

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@Bruno_sacchi dovrei bannarti per principio! :smiley: Stavo andando a cucinare e adesso me lo devo vedere tutto, essendo delle mie parti caccia alle location, ovviamente visione in FFW, veramente insostenibile.

Ci sono però riprese in posti davvero insoliti e mai visti su pellicola, tra cui l’interno di Fiabilandia, parco tematico di Rimini, (ne parliamo qui)

E addirittura Baia Vallugola

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Porcata inguardabile, più o meno 90 minuti imbastiti da una coppia improbabile stile Un biglietto in due, con Bracconieri che vomita ogni due per tre un umorismo gradevole come un martello sul piede, commentate da musiche midi fatte con una Roland E300 stile base Karaoke. Unico merito sono le fresche location “Sdaure”, tra cui il finalone agli scivoli di Riccione poco prima di Miramare, già set di una scena con la Grimaldi in Abbronzatissimi (1991). Vabbè non c’è da stupirsi, è la solita produzione P.A.G. patrocinata dal Don Grassia, maestro (del resto) in ciofeche su acetato.

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col fast forward soffri solo a metà !

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Eppure, in quegli anni di niente cinematografico per quanto riguarda il “genere” in Italia, Ninì Grassia incredibilmente riuscì a tirar su una sgangheratissima factory con le vecchie glorie e i vecchi rimasugli del nostro cinema che fu: dal bollitissimo Fabio Testi del “Il Burattinaio” ad un Carlo Croccolo alieno con parrucca verde nell’ incredibile “Via Lattea… la prima a destra” fino ai grossi calibri come Bruno Mattei e Mariano Laurenti di questa opera qui… e per una decina di anni riuscì a barcamenarsi tra commedie, thriller, polizieschi, erotici soft (quasi) tutti in salsa partenopea, tra incredibili boiate e prodotti interessanti. Forse l’ultimo baluardo del cinema di genere italiano. Solo per questo, tanto di cappello al di là dei meriti effettivi di ogni pellicola.

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