Poco fa leggevo (Su un annuncio ebay per la VHS del film La Scuola) che lo stesso ha avuto un seguito nel 1997.
Qualcuno ne sa qualcosa in più?
Titolo? Attori, registi?
Com’era nel complesso il film? Al livelli del primo capitolo???
Grazie
“Auguri professore” (1997) di Riccardo Milani. Del cast originario rimane Silvio Orlando. Non al livello dell’archetipo, ma comunque vedibile.
visto per la prima volta in un vecchio dvd ,carino ,nostalgico,in tanti,i piu’ maturi, si rispecchieranno nei loro anni passati a scuola .mi chiedo come abbiano fatto a passare la scena col bicchiere …
Uno di quei pochi film che ha saputo raccontare la scuola senza retorica, soprattutto nella sua dimensione più mesta ed empirica. Un film che non ha paura di sporcarsi, a contatto con le realtà dei ragazzi, delle loro problematicità, ma che pure presenta tutti i chiaroscuri previsti dalle professioni legate all’insegnamento e all’educazione. Orlando era già maestro all’epoca nel saper mettere sulla scena una personalità dimessa ma allo stesso tempo animata da un feroce spirito combattivo che emergeva proprio perché con la realtà il protagonista non riesce a riconciliarsi - e i flashback stanno lì proprio come una piccola appendice psicanalitica: il protagonista si rifà al proprio passato, cerca di ricordare e rielabora i ricordi con la prospettiva del presente, proprio con la volontà di scardinare il suo presente e comprenderlo alla luce di ciò che è stato, di ciò che ha attraversato e di ciò che è diventato.
A parte qualche stonatura sentimentale (ma è proprio un neo), il film è veramente gradevole, toccante (nel finale soprattutto) e non può che crescere dentro se si ha a cuore l’ambito scolastico ed educativo. Visto oggi potrà mostrare come la realtà scolastica e realtà extrascolastica sono cambiate, e come è cambiato il cinema, a cui ormai poco importa di raccontare storie di realtà quotidiana e concreta che non siano incentrate sui fedifraghi, sugli intimismi beceri e sui piagnistei sterili.
Molto toccante.
Pensavo di vedere una specie di seguito di La scuola ed invece il film è totalmente diverso. Il ruolo che interpreta Silvio Orlando è diverso, il tono e la struttura dell’opera sono diverse, anche l’obiettivo che la pellicola si pone è diverso.
Qui Orlando è un docente che ha perduto la motivazione e non è più capace di guardare agli studenti ed alla sua missione educativa con l’amore, la determinazione e la passione che lo animavano una volta. Resta un insegnante dai buoni principi ma che ha perso completamente l’empatia, per il quale gli alunni sono ormai spersonalizzati. Venendo meno la visione dell’individualità e dell’unicità di ogni singolo studente e il legame di affetto verso di loro viene meno la cura, la capacità di guardare attraverso i loro occhi e percepire cosa sta accadendo dentro di loro, nei loro cuori, nelle loro anime. Il fossilizzarsi dei ruoli porta addirittura ad una cancrena, che determina, nonostante i valori di fondo che ancora il professore possiede, delle situazioni critiche nelle quali è il docente a determinare ulteriore sofferenza e dolore in alcuni studenti che già sono fragili e vivono una situazione di difficoltà.
Sarà l’arrivo della sua ex studentessa - ed ora collega - a permettere al protagonista di spurgare pian piano la melma stantia che intasa la sua anima, ritrovare stimoli ed essere nuovamente capace di svolgere la sua missione in modo empatico ed efficace.
Il film è la narrazione dell’evoluzione intima di questo uomo ma al contempo ci racconta anche la trasformazione dell’insegnamento e dell’istituzione scolastica nel nostro paese, attraverso fasi storiche e contesti sociali differenti.
Un atto d’amore nei confronti dell’insegnamento e della missione educativa ad esso soggiacente.