“Aurora” fin dalle prime battute non lascia spazio alle spiegazioni, vediamo vagare un uomo apparentemente senza lavoro e fissa dimora per le strade di una confusa città che incontra con freddezza e distacco una serie di persone. Potrebbero essere mogli, ex mogli, parenti di qualsiasi livello, in ogni caso il racconto cresce e porta acqua ad un mulino di disagio e claustrofobia che porterà lo spettatore ad un livello di ansia esistenziale molto solido.
Puiu, che scrive la sceneggiatura ed interpreta anche Viorel il protagonista, dirige una grigia metafora di un fallimento che non vuole staccarsi da esso ma scava lentamente la sua fossa, la caduta nell’ombra è inesorabile e senza scampo, è violenta e glaciale puntando tutto su una messa in scena inerme e spietata.
Dura ben 3 ore ma sono tutte ‘arricchite’ da moltissime scene, seppur statiche sono piccoli tasselli di una micro vita fallita che tende ancora a cadere nel vuoto.
Solito DVD UK con sottotitoli della Artificial Eye con disco doppio che contiene un’intervista.