B/N o COLORE?

Vista la diatriba tra B/N e COLORE sviluppatasi nel thread de “La maschera del demonio” di Bava ho pensato di aprire una discussione dedicata all’argomento in un apposita stanza :cool:
Allora… preferite il B/N o il COLORE?
E inoltre quale delle due tecnica ritenete più adatta ad una certa categoria e/o genere di film?
es. per il gotico preferisco il B/N… per il peplum il COLORE ecc ecc.

Io non ho preferenze tra il colore e il bianco e nero.
Molte persone però fanno questa differenza e non guardano un fillm se è in B/N…sinceramente non li capisco anche perchè vuol dire non guardare Chaplin ad esempio:( …
Per quanto riguarda i generi: Horror gotici e noir li vedo molto bene quando sono in bianco e nero …i “neo-noir” però rigorosamente a colore…:-p

E’ come domandarsi se uno preferisca i film in cinemascope o fullframe. Dipende dal film, dagli obiettivi che il regista s’era posto stilisticamente ecc.

Concordo con Corrado. Diciamo che, a differenza di altri, non mi spaventa un film in B/N nemmeno se girato in epoca di colore, anzi il B/N esercita un discreto fascino su di me.

concordo con quanto scritto fin’ora. anzi io prediligo il bianco e nero, eccezzion fatta per qui film in cui la fotografia a colori risulta particolarmente curata. però tra un film con una fotografia anonima a colori e un film in bianco e nero preferisco quest’ultimo.

per il resto sono d’accordo con voi che dipende dal film.
immaginiamo un casablanca a colori…
immaginiamo un willy wonka in bianco e nero…

appunto!
Psyco, Frankenstein Jr., Elephant Man, Toro Scatenato, La Notte dei Morti Viventi e chi più ne ha… non riesco e non voglio immaginare questi film a colori.

Il b/n lo vedo solo come un esercizio stilistico del regista.
Oggi quando è disponibile il colore non capisco perchè si debba usare il b/n.
Ciò non toglie che se un film è in b/n non ho preconcetti di sorta e me lo gusto equally.

Io preferisco il colore in generale, ma con ciò non voglio dire che il B&N è dispezzabile.
Il B&N lo apprezzo per i films relativi a periodi storici di cui esistono testimonianze filmate appunto in B&N come ad esempio la seconda guerra mondiale, il ventennio fascista ecc. : in questo caso aggiunge credibilità al lavoro. Cito ad esempio “Schindler’s list” dove la scelta del B&N è particolarmente azzeccata.
Nell’horror preferisco il colore: in questi films la musica e la fotografia sono fondamentali ed il colore valorizza sensibilmente quest’ultima.
Gli horror in B&N mi appaiono datati.
Aggiungo infine che esistono vari capolavori in B&N, per i quali non mi mai venuto in mente di disquisire sulla loro “cromaticità”.

Decisamente il colore per i porno.

secondo me non è un esercizio di stile.
alcuni esempi:
Manhattan di Woody Allen è impensabile a colori. Eppure non è che deve ricreare la new york degli anni 40 nè deve citare un vecchio film. A ogni modo è stato scelto il bianco e nero ed è venuto fuori in maniera perfetta.
Clerks 1 e Clerks 2… vogliamo mettere il fascino “grunge” che aveva il primo? non so spiegarne il motivo ma è molto meglio il bianco e nero.
Frankeinstein Jr. molto probabilmente col bianco e nero voleva citare i vecchi film horror, ma riusciremmo ad immaginarcelo a colori e affermare che sarebbe stato meglio? non credo.
L’ultimo “intrigo a Berlino” è un esercizio di stile, ma tutto il film lo è e comunque è curioso anche se non passerà alla storia per questo.

dipende da genere, ma cosa che odio assolutamente sono le versioni colorizzate! puah!

Credo che l’uso del colore o del b/n risponda ad una scelta stilistica ben precisa degli autori del film soprattutto dopo l’avvento e l’uso quasi totalitario del colore(in particolare dagli anni sessanta in poi),negli ultimi trent’anni poi l’uso molto sporadico del b/n ha sempre risposto ad esigenze artistiche particolari che quasi sempre sono coincise con opere di grande valore(si possono citare i vari The last picture show di Bogdanovich,Young Frankenstein di Brooks, Manhattan di Allen,Raging Bull di Scorsese,Ed Wood di Burton,Schindler’s List di Spielberg,The man who wasn’t there dei fratelli Coen,lo stesso Sin City di Rodriguez col suo b/n di matrice fumettistica contornato da esplosioni di colore).Poi è vero che il b/n e il colore sono più congeniali a certi generi(si pensi al b/n per il noir americano anni quaranta e cinquanta o per l’horror gotico marcato Universal,anche se poi la Hammer riuscirà a fare cose notevoli nello stesso genere col colore,o al colore per i peplum o i musical mgm),sicuramente la colorizzazione dei film in b/n è una delle forme più deprecabili di manipolazione filmica,anche più del doppiaggio,riguardando un aspetto fondamentale e quindi l’identità stessa del film.

“Nosferatu” di Murnau perderebbe molto del suo fascino, se fosse a colori.

Un film come “Suspiria” probabilmente rimarrebbe un classico - forse anche più inquietante - ma, in bianco e nero, perderebbe uno dei suoi (tanti) punti di forza.

Detto questo, io non ho preferenze ma, come giustamente sottolineato da Green Jelly, le versioni colorizzate sono proprio insopportabili.

Non lo capiscono neanche i produttori. Negli anni 80 Fulci per realizzare il prologo color seppia de L’Aldilà fu costretto a girarlo prima a colori (infatti in Inghilterra non è circolato in bn), temendo noie. Oggi per fortuna simili preconcetti son venuti meno, anche se ovviamente è difficile ipotizzare quanti spettatori pagherebbero il biglietto per un film in bianco e nero. Scelte stilistiche? Ovvio: potremmo dire lo stesso della decisione di far recitare gli attori di Apocalypto in lingua Maya, ma fortunatamente la cosa non ha scombussolato troppo le platee.

No: semplicemente sarebbe un altro film, la fotografia di Tovoli è ciò che lo ha reso quel che è. Quanto alla condanna della colorizzazione la condivido in toto, sarebbe come doppiare Totò in Vietnamita.

Sarà. Gli Invasati è in bn, e io lo trovo mille volte più efficace e pauroso di tante cavolate a colori che sfornano oggi. Come ho già chiarito nell’apposito thread m’ha fatto davvero paura, e il fatto che non fosse a colori ha influito poco o nulla sulla capacità d’immedesimazione. Allo stesso modo, del resto, in cui m’ha commosso il finale di Quarto potere: se un film è bello e suggestivo che importa se è a colori o no?

Oggettivamente, infatti, hai quotato solo una parte del mio discorso, che toglie senso alla sua totalità.
L’uso del b/n come l’uso della lingua maya o di qualsiasi altra lingua, o l’uso della macchina a mano anzichè dell’automatica ecc…
Sono esercizi che mettono alla prova il regista.
A me non importa nulla, e nulla toglie, tornando al senso completo del mio intervento, ad un film, se è un bel film.

Beh, per tutti coloro che amano il B&N segnalo la possibilità di vedere qualunque film in questa modalità semplicemente mettendo a “ZERO” il colore sulla TV. :smiley:

Lo davo per scontato…

Intendevo dire che, dato il tema trattato, con la tecnica di Argento, le musiche dei Goblin e un bel B/N, “Suspiria” rimarrebbe, con ogni probabilità, un classico :wink:

E, a mio avviso, il bianco e nero dona un tocco inquietante alle pellicole horror.

Eccola qua, l’annosa questione…io personalmente sono per il b/n, lo trovo molto più affascinante, ma aldilà di questo non mi faccio particolari problemi o “seghe mentali”…

Ovviamente, i film ricolorati li trovo d’un triste non indifferente, così come trovo tristi personaggi che si rifiutano di guardare film in b/n adducendo a motivazione “è in b/n, quindi è vecchio, quindi sai cheppalle”. Oddio, a dirla tutta codesti personaggi li fucilerei, ma vabeh, sto andando OT…

Basterebbe una cura medioevale per il loro culo :smiley: (OT)

Odio le versioni colorizzate, e’ un insulto al lavoro del regista nonche’ la prova dell’imbecillita’ del mondo.

Adoro il bianconero di 8 1/2.
Stravedo per l’utilizzo particolare del colore nei films di Mario Bava.

Trovo tuttavia il bianconero piu’ affascinante.