Baciato dalla Fortuna (2011)

Titolo: Baciato dalla Fortuna
Regia: Paolo Costella
Anno: 2011
Genere: commedia
Nazione: Italia
Cast: Vincenzo Salemme, Asia Argento, Nicole Grimaudo, Paola Minaccioni, Alessandro Gassman

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Quando a fine anni ‘90 Salemme iniziò a farsi notare come autore/regista, eravamo in pieno boom Pieraccioniano, e un po’ sbrigativamente - detestando il comico toscano, che considero uno scippatore bello e buono di Francesco Nuti - relegai anche il povero Salemme nella sua scia, degnandolo di scarsa considerazione. Quando però, casualmente, mi sono imbattuto in qualche suo film, è finita che mi son sempre divertito, ed in qualche caso ho assistito a delle pellicole veramente buone (molto bellino in particolare SMS - Sotto Mentite Spoglie).

Con questo Baciato dalla Fortuna siamo più meno sulle coordinate del solito Salemme (sceneggiatura tratta da un suo testo ma la regia non è sua), commedia brillante, con buone trovate che fanno da contraltare a situazioni un po’ più stupidelle.
E dire che le premesse non erano ottime, a cominciare da una locandina veramente orrenda, degna del Neri Parenti natalizio, passando per l’infornata di cabarettisti televisivi, senza contare la comparsata “glamour” della Santarelli. E non dubito che per qualcuno la stessa presenza di Asia Argento sia un’ulteriore aggravante. Tuttavia, i comici tv (tutta roba di Zelig e Colorado), sono abbastanza irregimentati, non sbracano insomma, né ci ammorbano con i loro tormentoni; la Santarelli c’è pochissimo e la sua funzione sostanzialmente è spogliarsi, in CommediaSexi non mi era neppure dispiaciuta, ma qui la sua presenza non fa alcuna differenza…praticamente è “la bionda”.

Asia Argento, a mio parere, è superlativa - uccidetemi! :-p - avendo finalmente l’occasione di sbizzarrirsi in un ruolo comico, direi sexy-comico, è meno imbrigliata nelle tensioni e negli sguardi dei suoi tipici personaggi “maledetti”, e offre moltissimo al film. Non solo in termini di recitazione e simpatia, ma anche in quelli di una sensualità spiccata, visto che molto molto spesso indossa sottovesti ed esibisce scollature accattivanti. Meravigliosa la sua presentazione allo spettatore, ovvero la scena delle bistecche al ristorante…bollente!
Poi c’è Gassman, che fa il fesso in un ruolo stupido; per carità, lo richiede la sceneggiatura, ma non lo definirei uno dei punti a favore del film. Infine Nicole Grimaudo e Paola Minaccioni; la prima parecchio sopra le righe, la seconda, talentuosa ma poco sfruttata.

I film di/con Salemme non riescono a liberarsi del vizio di assemblare cast “di richiamo”, attenti al bottghino (e alla tv) mettendoci dentro di volta in volta i vari Panariello, Gassman, Ferilli, spulciando tra i comici trendy del momento, e scegliendosi delle compagne che, quando capita, abbinano bellezza e mestiere (Luisa Ranieri, Asia), qualche non capita, risultano pesantemente deficitarie perlomeno sul versante recitativo (Tosca D’Acquino, Santarelli, Seredova…).
Complessivamente comunque il tocco è lieve e gioioso, mai volgare; succede magari che ci si incarti in situazioni ai limiti dell’avanspettacolo, ma sono siparietti che si perdonano volentieri visto che alla fine la polpa c’è.