Beverly Hills Cop II - Un Piedipiatti a Beverly Hills II (Tony Scott, 1987)

https://www.imdb.com/title/tt0092644/

Ferrari, completi firmati, occhialoni da sole, ragazze a profusione, una valchiria biondo platino come Brigitte Nielsen, armi da guerra, tutto diventa “bigger” in questo secondo episodio, all’insegna delle tipica filosofia di Tony Scott. Ma questa sovraeccitazione rivela anche uno script meno fresco e asciutto del primo film, che a distanza di tempo si è invece conservato decisamente meglio, a mio parere.

Non mancano ottimi momenti comici e d’azione, ma nel complesso il film è più pesante e tutto il circo a volte sembra voler coprire dei passaggi deboli. L’indagine poliziesca vera e propria ad esempio procede per step veramente puerili e telefonatissimi. Pure la colonna sonora non raggiunge i livelli della precedente. Praticamente tutto il cast viene confermato in blocco tranne ovviamente il villain del primo film e la sexy gallerista Lisa Eilbacher (assieme al fido Serge “scorzetta di limone”).

Tipico film Simpson & Bruckheimer degli anni '80: cinema tutto “di superficie”, che aveva in Tony Scott il suo (involontario?) “cantore” più rappresentativo. Questo non significa che sia inguardabile o noioso, intendiamoci. Basta sapere quello con cui si ha a che fare, e amen. Perchè alla fin fine il tempo passa, fra Murphy, dialoghi parolacciari e battutacce, azione, sparatorie, e una gnocchissima Brigitte Nielsen. L’equivalente su celluloide, diciamo, di un Big Mac o di un Whopper. Con la differenza che, a differenza di questi ultimi (da consumare “sul momento”), dopo più di trent’anni te lo guardi e ancora ti diverti.
P.S. Il br Paramount è ottimo, ma assurdamente privo di extra!

Carino, non come il primo ma sufficientemente carino. Le vere e proprie cartucce originali le aveva già sparate con il primo episodio, ma è sempre un buon film con diverse scene spettacolari per esempio l’inseguimento con la betoniera . Notare come qui si amplifica la forbice tra l’efficienza e l’intuizione di foley e se vogliamo l’ingenuità dei “californiani” che arrivano sempre secondi e sembrano agenti appena usciti dalla scuola di polizia. E poi, ma è una cosa mia personale, ma quanto faceva sangue la Nielsen con la parrucca nera a caschetto? Molto meglio del suo biondo “naturale”. Per non parlare del fatto che in questo film c’è LA festa per antonomasia a cui ogni maschietto vorrebbe andare, quella organizzata da Hefner con tremila conigliette di playboy…