Bimbo vivace..la maestra gli taglia la lingua

Se gli ha sfregiato la lingua perchè si alzava troppo spesso a temperare la matita, non oso pensare cosa ci avrebbe rimesso se si fosse alzato troppo spesso per andare in bagno! :smiley:

Cmq…sono d’accordo che il bambino sarà traumatizzato e che la maestra è una sconsiderata, ma ad un esame attento appare anche evidente che i genitori della sventura stanno cercando di cavarci soldi.
Poi la maestrina è e rimane una mentecatta su questo non ci piove.

Uno degli aspetti della società USA che mi fa inorridire: se sbagli una volta (cosa tipica della natura umana) rischi di essere fottuto a vita con risarcimenti milionari. E’ pacifico che la maestra in questione sia stata imprudente (eufemismo) nel maneggiare un paio di forbici, nelle vicinanze di un bambino, con un’intenzione diversa da quella di tagliare un foglio di carta. Però è patologico il fatto che i genitori del pupo alzino subito, pubblicamente, la bandierina del risarcimento, senza parlare (perlomeno pubblicamente) della necessità, primaria rispetto al risarcimento, di spiegargli (magari con l’aiuto di uno psicologo dell’infanzia) che si è trattato di un incidente e non di un atto volontario, quindi non tutti gli insegnanti sono dei bruti, evitandogli un trauma che potrebbe portarsi dietro per il resto della vita.

Il metodo “USA” invocato da almayer porta con sé un odioso effetto collaterale: la paura di sbagliare ed essere, di conseguenza, rovinati a vita. Mi raccontava un collega di aver notato un comportamento strano in moltissimi impiegati di sesso maschile, durante un suo viaggio di lavoro a Houston. Quasi tutti evitavano di restare soli in una stanza con una donna, o di salire su un ascensore dove si trovasse già una collega. Chiese spiegazioni e gli risposero che questo comportamento era una conseguenza del fatto che tempo addietro un loro collega era stato rovinato da un’altra collega. Il tizio le aveva chiesto di uscire una sera, ma aveva commesso “l’errore” di domandarglielo in ufficio. Risultato: denuncia da parte della donna per molestie sessuali sul luogo di lavoro e rovina economica del tizio a causa di un accordo pregiudiziario a 6/7 cifre.

Insomma, la signora in questione avrà sbagliato, gravemente, ma prima di rovinarla economicamente e socialmente, invocando pene da Santa Inquisizione, bisognerebbe pensare anche che ciò potrebbe scatenare un’ondata di eccessiva prudenza e devastante permissivismo, da parte dei suoi colleghi insegnanti, nel trattare con gli alunni, per paura di commettere sbagli o che determinate loro azioni possano essere fraintese o amplificate da quegli sciacalli dei media. Poi non ci si lamenti del bullismo giovanile e della perdita di rispetto dei giovani nei confronti delle “autorità”.

Concordo che i mmmericani siano esagerati (vedi causa per gatto nel microonde), però quando ci vuole ci vuole. In Italia manco se ti abbattono l’aereo dove voli vedi un risarcimento (Ustica), una via di mezzo tra i due estremi sarebbe più opportuna. E in questo caso approvo il risarcimento.

M’hai convinto: la classe che m’hanno appioppato in un istituto tecnico industriale di Ciriè ha turbato la mia psiche, popolando le mie fantasie oniriche di raccapriccianti exploit sadico-pedofobi a colpi di trinciapolli. Citerò le famiglie degli infernali pargoli per danni morali, chiedendo un congruo risarcimento in pecunia.

-A che serve mandare in galera un insegnante quando neanche gli assassini ci restano?
-Mettiamo che il bambino avrà bisogno di cure,chi le paga i genitori di tasca propria?
-Posso capire se un insegnante accidentalmente ferisce un ragazzo con un paio di forbici in qualsiasi parte esterna del corpo ma in bocca? Dice che è stato un tragico gioco?ma a scuola non si gioca si insegna,e non solo le materie scolastiche.

Fanno bene i genitori a chiedere un risarcimento in denaro.

Povero Davidino mio!
A te dovrebbero mozzarti mani e piedi.
Cmq non credo che i genitori prenderanno soldi dalla maestra, ma dalla scuola, che deve essere assicurata per legge contro gli infortuni, anche causati da terzi all’interno della struttura.
Quindi in definitiva pagheremo noi…
Perciò un grande calcio in culo solo alla maestra, perchè è stata lei la pietra focaia dell’incendio.

Colpo di scena: i genitori degli altri alunni della scuola hanno firmato una petizione manifestando solidarietà alla maestra e chiedendo che non venga licenziata. La mamma del bambino aggredito ha manifestato sdegno, sostenendo di essere vittima di un atto di razzismo e che se suo figlio fosse stato italiano tutto ciò non sarebbe accaduto. Parallelamente le mamme di molti alunni arabi hanno espresso pubblica solidarietà ai colleghi della maestrina babilonese, sostenendo che nonostante l’increscioso incidente la loro fiducia nel corpo insegnanti resta immutata. Sbagliare è umano, ma per incasinare davvero tutto ci vuole la politica… :confused: