Black Caesar - Il padrino nero (Larry Cohen, 1973)

USA, 1973, Gangster, durata 87’] Regia di Larry Cohen
Con Fred Williamson, Gloria Hendry, Art Lund, D’Urville Martin, Julius Harris, Minnie Gentry

Domenica, 23/5 ore 22:35 - MGM Channel
Lunedì, 24/5 ore 19:25 - MGM Channel

Già trasmesso da MGM il 6 maggio

Visto stasera (grazie all’aiuto di un esimio forumista) nella registrazione da Mgm. Scandaloso non sia uscito il dvd con audio italiano (ma per chi si accontenta dell’audio + sub in inglese c’è il dvd Mgm Uk) dato che lo ritengo uno dei migliori prodotti usciti nell’ambito exploitation. Che poi forse sarebbe anche sbagliato confinarlo nel genere dato che è un film affatto ruffiano (come invece altri prodotti coevi girati esclusivamente per la gente di colore, sicuramente più commerciali), decisamente duro e, per certi versi, introspettivo, con pochissime concessioni allo spettacolo.

Il film si ispira ovviamente alla storia già narrata nel film di Mervin LeRoy “Piccolo Cesare” aggiornandola in chiave black. Ma la sceneggiatura del regista Larry Cohen, che dirige efficacemente senza troppi fronzoli ma con gusto, è solida e lascia poco spazio a scene spettacolari come sparatorie (probabilmente anche a causa del budget risicato) o inseguimenti (a parte quello sul marciapiede nel finale)prediligendo il lato drammatico e sociale della vicenda di questo ragazzo nero diventato boss per vendetta e riscatto che alla fine si ritrova solo, tradito dai suoi amici e respinto anche dalla sua stessa gente.

Memorabile il finale in cui Tommy, tornato nel ghetto dopo essere scampato alla morte, viene deriso e derubato da un gruppo di ragazzi neri come lui.
Fantastico Fred Williamson, qui autore di una pregevole interpretazione, che grazie al successo del film vedrà lanciata la sua nuova carriera di attore cinematografico (dopo essere stato star - nei Pittsburgh Steelers, negli Oakland Raiders e nei Kansas City Chiefs - del footbal americano). E pensare che la parte originariamente era stata offerta a Sammy Davis Junior: assurdo! A posteriori credo sia stato un bene il suo rifiuto.

Doppiaggio italiano d’epoca molto buono con due autentici “big” come Glauco Onorato (che da la voce proprio a Fred Williamson) e Gualtiero De Angelis.

Splendido il soundtrack curato da James Brown, da annoverare sicuramente fra i migliori dell’intero genere.

Il dizionario Mereghetti lo tratta insolitamente bene (per gli standard che di solito adotta per film del genere) dandogli due stelline. Per conto mio ne aggiungo volentieri una terza: da vedere.

Per chi volesse scoprire qualche curiosità relativa agli errori presenti nella pellicola http://www.imdb.com/title/tt0069792/goofs

Anch’io lo trovo straordinario, l’ho sempre visto (tranne in un passaggio su MGM) in versione originale (i blax devono essere visti cosi’, non c’è niente da fare). Ottimo cast e ambientazione per un film straordinario, e la OST del Godfather of Soul campa di vita propria ed è, come il film, da avere a tutti i costi. Mi ha sempre colpito la scena, sicuramente insignificante, del ristorante italiano, con Tommy che imita il mafioso con il quale pranza e ordina al cameriere in un tremendo italiano, cosa che nel doppiaggio italiano si perde, ovviamente.

Il dizionario Mereghetti lo tratta insolitamente bene (per gli standard che di solito adotta per film del genere) dandogli due stelline. Per conto mio ne aggiungo volentieri una terza: da vedere.

Pure il Morandini, ed è la prova che non è scritto dal trombone che lo firma.

Discreto invece il sequel, Hell Up In Harlem, che da noi usci’ con lo scemo titolo Tommy Gibbs criminale per giustizia

Però dai Frank, rispetto alla media dei doppiaggi italiani dei film blax questo è uno dei migliori. Nella scena al ristorante gli adattatori nostrani hanno risolto come per “Inglorious Basterds” di Tarantino, ovvero facendo parlare Williamson in dialetto siciliano come Brad Pitt :smiley:

Stavo riguardando ora il manifesto italiano che ho postato… graficamente è fatto molto bene (di solito i manifesti italiani dei film blaxploitation erano abbastanza tirati via) e per una volta rivaleggia con la locandina originale. Tuttavia chi ha visto il film almeno una volta non può non notare la presenza di diversi errori marchiani, il più plateale dei quali è la pistola impugnata da Williamson: sulla locandina nostrana sembrerebbe una sorta di incrocio tra la Colt Detective calibro 38 e la Colt Python calibro 357, mentre nel film la pistola usata da Williamson in ogni scena è la celebre Mauser c96!
Ma in pratica, ritratto di Williamson a parte, non c’è dettaglio che c’entri qualcosa col film dato che non si vedono inseguimenti con auto della polizia, non ci sono bionde che si spogliano e soprattutto non c’è nessun simil-Diabolik che si getta dalla scala anticendio :smiley:

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Porro qui “al top”, davvero : non salva niente. “Noioso”, “improbabile”, “Williamson pessimo attore”. O era stato pagato dalla Fratellanza Ariana, o era deluso per non aver potuto recensire l’ultimo Bresson… :stuck_out_tongue_winking_eye::skull_and_crossbones::roll_eyes:

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La seconda che hai detto. Memorabile quel giorno del 1976 in cui i primi due critici del Corriere erano assenti (chi a un festival, chi altrove) e toccò a lui recensire Barry Lyndon di Kubrick…

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Addirittura severamente vietato ai 18! Che si vedrà mai…

molte volte non era tanto quel che si vedeva esplicitamente (non avendo visto il film non saprei dire) ma il tema di per sé e come veniva delineato. non si può pretendere dai criteri censori dei 70-80 il permissivismo e la larghezza di vedute dei giorni nostri (e questo vale anche per la severità dei criteri estetici). a quei tempi nei confronti della morale si era ancora assai protettivi, e se non lo sai tu che li hai vissuti…

Beh, nel '73 avevo dieci anni…

la recensione e l’uscita del film sono del 75

Va bè, ero sempre un ragazzino. Ma non mi meraviglia tanto il divieto ai 18, tanto quel ‘severamente’ che in genere era destinato ai film erotici.

no no lo trovavi invece spesso anche in altri generi, thriller e horror in primis, e anzi più andavi indietro nel tempo e più lo trovavi. campeggiava anche ne l’ultimo treno della notte.