Blackberry (Matt Johnson, 2023)

Ascesa e declino del celebre telefonino con la tastiera QWERTY

Ovviamente non l’ho ancora visto, recentemente presentato al Festival di Berlino mira a una fetta di pubblico molto ristretto: @almayer

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Visto ieri sera, sono abbastanza abitudinario e ci volle un sacco di pressione per staccarmi dal mio fido Nokia 6310 nel 2006, ma alla fine dovetti soccombere. Certo, la rotellina (pearl) si insozzava facilmente e dovevi pulirla o sostituirla, ma la possibilità di mandare/ricevere email da ovunque era impagabile. Ho cambiato un sacco di modelli, dal Bold (bellissimo) sono poi passato al Classic, per poi passare al Key One & Key 2, quelli basati su Android. Adoravo la portabilità dello telefono non troppo grande, e potevo tranquillamente scriverci con una mano. Alla fine ad inizio 2022 mi sono dovuto adeguare causa mancanza di aggiornamenti e sono finito su un cellulare senza tastiera. Ma il rassicurante click (quello di cui parla Mike Lazaridis alla Bell), l’interfaccia del BlackBerry Messenger (copiata da Whatsapp) e la tastiera che ti permetteva di scrivere velocemente ancora mi mancano. Il film non è ai livelli di The Social Network (a cui alcune musiche assomigliano) ma rende bene, seppur con ovvia semplificazione, il fenomeno sociale che fu il Blackberry: tra Obama che lo usava e un libro addirittura scritto esclusivamente in forma di messaggi BBM (Who moved my Blackberry?), iPhone scansati proprio. Segnalo che il film è stato ampliato in una miniserie su Apple TV.

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