Blood Story (Let me in, 2010)

Visto ieri sera: e’ il remake USA di “Lasciami entrare”, film svedese del 2008 diretto da T. Alfredson.
Come ci si poteva aspettare, e’ la “versione americana” di un bel film, con diverse scene del tutto identiche, altre leggermente diverse, ambientazione statunitense e piu’ scene splatter e d’azione.
Forse non e’ malaccio, per chi non ha visto l’originale, ma per chi invece lo conosce il confronto e’ impari: l’atmosfera gelida ed intimista del paesaggio scandinavo qui e’ quasi assente, e l’ambientazione nel New Mexico non mi ha del tutto convinto (l’Alaska sarebbe stato molto piu’ indicato, IMHO).

La sceneggiatura rispetto all’originale svedese ha alcune pecche: e’ solo accennata e non sviluppata la questione del sesso della ragazza, e non e’ nemmeno ben chiarito il ruolo del padre della ragazza, ne’ il fatto che poi il ragazzino prenda sostanzialmente il suo posto.

Bravi gli attori, specialmente i bambini, molto bella una scena di incidente d’auto, ma l’ho trovato assai inferiore all’originale, per quanto molto, troppo simile.

Terribile il titolo italiano “Blood story”: va bene che “Lasciami entrare” l’avevan gia’ usato per l’altro film, ma allora tanto valeva lasciare “Let me in” piuttosto che inventarsene uno nuovo, peraltro in inglese.

Porca zozza, speravo tanto fosse il remake dell’omonimo film di Amasi Damiani… :pollanet:

Guarda che la questione del padre della ragazza è chiarita eccome: la vampira stessa mette in chiaro che non è suo padre e da una foto mostrata più avanti lo vediamo bambino accanto a lei. In sostanza era una specie di Renfield con cui lei aveva stretto amicizia tanti anni prima, proprio come adesso stringe amicizia col ragazzino che prenderà il suo posto. Quanto al giudizio in generale sul film, io lo trovo molto ben fatto: elegante l’idea di non mostrare mai in faccia i genitori del bambino, quasi a voler sottolineare la loro estraneità al suo mondo, l’incapacità di comunicare con lui.

Avendo gia’ visto il film svedese io questo lo sapevo, ma ho avuto l’impressione - anche sentendo i commenti della gente all’uscita - che in sala non tutti l’abbiano intuito. L’unico indizio per capirlo e’ dato da quella singola immagine, non ci sono dialoghi od altro che lo dicano piu’ esplicitamente nel resto del film. IMHO la cosa poteva essere fatta capire in maniera piu’ diretta.

A mio avviso no, già così è chiaro. Il pubblico impari a prestare più attenzione al film, invece di distrarsi; che volevano, che il personaggio si appendesse un cartello al collo? Nell’originale mi pare che la foto manco ci fosse, confermi? Non lo rivedo da tempo.

L’originale l’ho visto a suo tempo e non lo ricordo benissimo, ma anche a me e’ parso che la foto non ci fosse, e che la cosa venisse spiegata in altro modo, forse da un dialogo.