Blue Jeans (Mario Imperoli, 1975)

Bellezza a parte della Guida, il film mi è parso scialbo e a tratti anche parecchio noioso. La scena dell’uccisione di Carlini è goffa e ridicola, siamo ai livelli della serie z turca. Nè mi è parso molto credibile che la Guida non si ribellasse a Chirizzi, in fondo non avrebbe avuto praticamente nulla da perdere, anzi.
Inqualificabile il critico di Paese Sera (ma siamo sicuri fosse un critico e non una critica, magari pure invidiosetta? O magari era gay? Oppure ancora si era talmente sfinito di oppiacei durante lo studio matto de Il Capitale di Karl Marx da non distinguere più la realtà dal mondo della psichedelia acida nel quale era piombato). Incomprensibile come il corpo della Guida ventenne potesse essere percepito come “tendente all’obesità”. :confused:

volevo guardarmelo stasera su Film&Clips ma mi sono accorto già dalla prima scena in macchina che era tagliato e infatti dura 1,23 quindi mancano quasi dieci minuti… ripiegherò sul dvd Dynit che costa anche poco

ci vorrebbe un bel blu-ray e con la scusa recuperare i tagli imposti dalla censura per concedere il nulla osta ministeriale !

alla fine l’ho visto nel dvd Dynit/Minerva che mi è sembrato un po’ scialbo, quindi immagino che il dvd tedesco sia un altro master visto che il caro johnnyb ne parlava abbastanza bene
inoltre ci sono 4 minuti abbondanti di trailer di altri film non saltabili che sono veramente fastidiosi, anche perchè è roba che non c’entra nulla col film in questione
detto questo, pure il film non mi è piaciuto, sono arrivato in fondo a fatica perchè a parte la Guida non c’era praticamente nulla di interessante, regia anonima, storia insulsa, ambientazione monocorde, due palle in una parola

Il dvd tedesco X Rated non era entusiasmante, ma passabile…

la fortuna di chiamarsi daniela:

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Oltretutto l’INTERPRETE del film si chiamava Gloria…

Madonna che cazzari pressapochisti questi copywriters dei flani! :grin:

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si tra loro e i press agents, collodi spostati. ma è sempre stato il destino di ogni prodotto destinato a un lancio pubblicitario. e a loro discolpa va pur detto che molto spesso non avevano visto in anteprima ciò che pubblicizzavano, dovevano arrangiarsi con note comunicate magari alla spiccia per telefono… per converso, però, c’erano iniziative oggi quasi sparite che trasformavano le prime in eventi, come una lauta regalia (e si sa, timeo dona ferentes…) agli spettatori o gli incontri con registi e attori - pratica, questa, ancora oggi sporadicamente in vigore ma allora, senza internet, erano momenti vicini al mito. e sono spariti gli stessi flani, affascinanti proprio perché al 70% maramaldi e truffaldini…

in questo caso secondo me devono aver pensato a monte che daniela è più comune di gloria e avrebbe attratto una più alta percentuale di spettatrici omonime.

Concordo col fatto che il finale sembra raffazzonato (forse non sapevano come terminare il film?). Gloria è sempre bellissima (tendente all’obesità?) e Chirizzi fa Chirizzi. Che altro potevi fargli fare? Anche se quando finge di fare il muto pare quasi voler cercare di recitare. Carlini fu un bravissimo attore di solida preparazione teatrale. Oltretutto era una presenza fissa negli sceneggiati RAI di quelli che si facevano in studio in presa diretta, ma al cinema, chissà perché, veniva doppiato spesso e volentieri. Tuttavia si ricorda oltre che per la sua simpatia, per l’incredibile giacca blu che indossa quando va dal magistrato a conoscere Daniela e soprattutto per lo spettacolare parrucchino che indossa per tutto il film. Da notare che sia Chirizzi che Carlini nella scena d’amore con Gloria rimangono con i pantaloni. Sfiancante la scena alla festa del paese fatta tanto per fare metraggio. Incomprensibile il comportamento di Daniela con Sergio che invece di mandarlo a quel paese una volta per tutte lo tiene al castello.

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A meno di non farmi accompagnare da una qualche amica, avrei dovuto mettere in atto uno dei miei migliori travestimenti per farmi dare il disco oggi molto quotato e che non ho. :worried:

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Qualcuno ha notizie precise di questo gruppo musicale? O forse si tratta di semplici session-men della casa discografica?

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Per i gossipari dell’epoca pare che il Carlini fosse l’amante segreto dell’allora Pontefice Paolo VI, il quale ne avrebbe addirittura preso il nome. Si pensi che al fine di tacitare le numerose dicerie circa la sua presunta omosessualità (in Vaticano pare lo sapessero anche i muri), il Montini è stato costretto a intervenire con pubbliche smentite.
Un’ultima “strana coincidenza”. Un anno dopo la morte di Paolo VI morì anche il Carlini a soli 57 anni, ufficialmente per “…emorragia cerebrale”

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Furono sia un vero gruppo (fu quello che accompagnava Patty Pravo agli esordi), sia che musicisti di studio.
Qui sotto, tutta la storia.

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Era un bell’uomo e penso che potesse trovare tutti i giovanotti che voleva. Con Paolo VI°, mah.

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