Bohemian Rhapsody (Bryan Singer, 2018)

Pompato a dismisura (tanto che m’avevano cominciato a girare un po’ le palle, sinceramente) arriva anche da noi (dopo che era già uscito in tutto il resto del mondo) il film su freddie mercury e i queen. Gruppo con cui sono cresciuto e che ho sempre nel cuore, anche se non mi considero un fan sfegatato. Nonostante questo, però, non l’aspettavo per niente in quanto film biografico. Salvo rare eccezioni (tipo quando si fa qualcosa di più originale e diverso dal solito seguire pedissequamente e agiograficamente la storia del soggetto del film, glorificando in maniera melodrammatica e paracula i momenti salienti) non è un genere che mi interessa. Mi lascia abbastanza freddo, anche se il film è obbiettivamente bello. Li trovo “noiosi” dal punto di vista cinematografico. Mi sembrano più un modo per far prendere l’oscar all’attore di turno che ingrassa, dimagrisce e imita il soggetto con l’aiuto di un coach. Sì, sei uguale, sei bravissimo, per carità ma… boh, che cazzo me ne frega alla fine. Qua, bene o male, siamo lì. La confezione è sontuosissima, niente da dire. Lui è bravo, niente da dire. E le scene ad effetto ci sono e funzionano, niente da dire. Tutta la parte finale è emozionante, pochi cazzi. Anche se il mio momento preferito è forse quando compongono another one bites the dust. E ce ne sono altri, eh. Specie se sei un mega fan dei queen. Però per me rimane quello che è: un buon film biografico che fa quello che deve fare e lo fa bene. Le due ore e passa scorrono via, alla fine. Ma appena alzato dalla poltrona del cinema sapevo già che non mi sarebbe rimasto dentro più di tanto.

Molti si sono lamentati delle libertà che si sono presi sulla storia e qualche anacronismo qua e là. A me non tange, è un film, chi se ne frega. Lo devi far funzionare come tale. Anzi, forse è pure meglio.

A un certo punto c’è un irriconoscibile Mike Myers che fa il produttore che si rifiuta di far uscire bohemian rhapsody come singolo per le radio perché secondo lui nessuno la ascolterà in macchina! Credo di essere stato l’unico nella sala ad aver colto la citazione! Anzi, credo proprio di essere stato l’unico ad aver riconosciuto Mike Myers! :smiley:

Bello, alla fine, ci mancherebbe. Guardatelo, specie se siete fan del gruppo e di freddie. E preparatevi alla lacrimuccia. Io non mi sono affatto annoiato ma non credo che lo vedrò più (disse colui che a breve se lo va a rivedere con i genitori).

Ragazzi, voi non avete afferrato: da chi è diretto (in buona parte…) il film? Da Bryan Singer. Qual è il film più famoso di Singer? “I soliti sospetti”. Ecco, come l’agente Dave Kujan vi sbagliate: pensate che la recensione di Tony sia incasinata. Se invece la osservate dalla giusta distanza, ecco che tutto assume un senso. Parafrasando il finale del suddetto film, potremmo dire “il più grande scherzo che Tony Brando abbia fatto al forum Gdr è far credere che certi film gli facciano schifo, quando in realtà gli piacciono. Dopodichè…sparisce!” Semplice…
P.S. A Tony, detto in confidenza: mi hai fatto venire una gran voglia di vedere 'sto film, altro che palle!

Ma sì, oh! Il film è da vedere! L’ho detto, è un bel film. È che a me sti film non lasciano più di tanto e quindi per me finisce lì: un bel film sul momento ma una volta uscito dalla sala chi se lo rivede. Ma è da vedere! Specie se ti piacciono i queen! Andate, andate! Orsù!

L’ho rivisto. Resto della stessa opinione, alla fine. Però… sarà che in due giorni la prima visione l’ho assimilata bene ma… cazzo, stavolta m’è piaciuto molto di più. Non che non mi fosse già piaciuto, ma stavolta tutte le scene che colpiscono m’hanno colpito ancora di più. E rivederlo per la seconda volta m’ha fatto apprezzare anche la regia. Alcune scene sono girate un sacco bene, con bei montaggi alternati. E poi… e poi…

cazzo, stavolta ho pianto come unammerda! Ecco, l’ho detto! Che devo fa’? Oh, alcune scene sono veramente strazianti.

Quelle dove vi servono i fazzoletti:

-La scena con who wants to live forever con lui che guarda in televisione il servizio sull’aids, poi va dal dottore e c’è il primo piano di lui che riceve la notizia, poi esce e la ragazza malata lo riconosce e gli fa “eh oh!” Lui si ferma, la guarda e gli rifà triste: “eh oh!”

-Quando porta il suo compagno dai genitori prima del concerto e c’è la riconciliazione con il padre.

-E, ovviamente tutta la parte finale del live aid ricreata nei minimi dettagli, anche se c’hanno lasciato crazy little thing called love e is this the world we created, ma quella la fecero dopo quando risalirono sul palco solo freddie e brian may.

-E subito dopo quando partono le didascalie e le foto di freddie (quello vero) con don’t stop me now e i titoli di coda con i queen (quelli veri) che suonano.

Forse perché, come già detto, i queen e freddie ce l’ho sempre nel cuore fin da piccolo e sono una parte importante della mia vita e mi ricordano i bei tempi, forse perché da grande sono diventato un po’ più cinico e mi vergogno di far vedere come sono veramente, forse perché ci sono andato con i miei e in macchina (come all’epoca una mercedes, anche se un modello nuovo) abbiamo sentito, come facevamo sempre quasi 30 anni fa, il greatest hits II (stavolta il cd anziché la cassetta)…però la seconda volta la scorza intorno a sto cuore del cazzo me l’ha infranta. La prima volta gli aveva dato solo qualche picconata! È un film su uno dei più grandi gruppi e uno dei più grandi artisti della storia e su come la musica possa rendere tutto possibile. La musica e l’arte sono la mia vita, non ce la faccio a rimanere indifferente. Come con coco della pixar. :frowning:

Come dicevo, però, mi conosco, non mi rimarrà più di tanto, come tutti i film biografici. È un po’ come le montagne russe: ci fai un giro e sul momento è una ficata. Poi scendi e finisce lì. Però cazzo che bel giro!

Pensavo: quando vedi il film sembra un’opera di fantasia. Ma quello è esistito veramente! E faceva veramente quelle cose sul palco! Pazzesco!

Oh, sfido chiunque lo vada a vedere a non rivedersi il live aid originale su youtube appena torna a casa! :smiley:

Visto questa mattina in lingua originale qui all’Empire a Londra e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Due ore abbondanti che si bevono molto volentieri con scene recitate intervallate da pezzi musicali che lo rendono quasi un mezzo musical.
Anche se ho vissuto benissimo per 35 anni senza i Queen pur riconoscendo al gruppo qualità e capacità di coinvolgimento, di poliedricità, sperimentazione e contaminazione senza pari ho trovato il film ben realizzato e davvero coinvolgente.
Rami Malek è Freddie Mercury. Per tutto il film ho pensato che forse la dentatura fosse troppo accentuata ma nei titoli di coda col vero Freddie Mercury non ho potuto che constatare il gran lavoro fatto. Ottimi e fedeli anche i componenti della band e la sua bella famigliola.

Ho trovato comunque molto travagliata la storia di Mercury specie per dettagli che ignoravo come la mancata storia d’amore ed il mancato matrimonio nonché tutti i falsi amici di cui si circondava prima di tornare con la band.

Qui si parla già del possibile sequel (In effetti due o tre pezzi almeno che potevano infilarci non li ho proprio sentiti)

Nooo, un sequel non avrebbe senso! Mo pure i sequel dei film biografici? :smiley:

Non vorrei fare la parte del precisino, ma (spoiler)

la storia di lui che lascia il gruppo per fare un album solista e poi ritorna nella band con le pive nel sacco poco prima del Live Aid è totalmente inventata: nella realtà non si sono mai sciolti e fino a un paio di mesi prima del Live Aid erano in tournee con l’album “The Works”: l’episodio del pubblico che in Brasile canta “Love of my life” non è accaduto negli anni '70 come sembra nel film ma a gennaio '85, sei mesi prima.

Detto questo, il film è piaciuto molto anche a me. Non sarà una biografia rigorosa ma è un gran bel film sui Queen.

Sì il film è pieno di anacronismi e di “libertà”. Tante altre cose non sono andate come nel film o non sono successe proprio. Però è anche un film, dài. Sennò si fanno i documentari! Infatti molti fan si sono un po’ arrabbiati per le inesattezze. Vabbè…

Visto domenica mattina, sala bella affollata. Intanto, un consiglio sincero: se volete minimamente vederlo, non aspettate l’uscita in br. Ci vuole una buona sala, con schermo adeguato e soprattutto un sonoro della madonna. Che sarà assolutamente indispensabile nell’ultimo quarto d’ora (e altro non aggiungo). Pieno di libertà, licenze e omissioni (imperdonabile l’aver TOTALMENTE ignorato la colonna sonora di “Flash Gordon”!), ma anche pieno di energia e tantissima musica di qualità (un appunto, però: non si sente mai la travolgente “Living on my own”!). Non un ritrattino agiografico (emerge anche la personalità egocentrica di Freddie…), ma nemmeno un ritratto di “artista maledetto” (Mercury la vita se l’è goduta fino in fondo, anche troppo…). E pure Malek, che di per sè ha poco o nulla del cantante, riesce a DIVENTARE Freddie Mercury. Insomma, anche per me decisamente promosso.
P.S. Partenza oserei dire straordinaria, da noi: nei primi 4 giorni di programmazione, oltre 5 milioni e 400mila euro d’incasso. Non avrei mai creduto che i Queen fossero ancora così popolari, onestamente…

Dimenticavo. Una cosa che m’è piaciuta un sacco: la fanfara iniziale della 20th century fox è stata rifatta per l’occasione da may e taylor! Sentire a palla nella sala quel tema con la tipica schitarrata di may è veramente una ficata! E subito dopo si sente il boato della folla e freddie che fa “he-he-hey!”. Bello, cazzo. In effetti ci pensavo pure io. M’aspettavo almeno un accenno a flash gordon, non dico un’intera sequenza. Invece niente.

Concordo con zardoz: in sala con lo schermo gigante e il dolby è sicuramente tutta un’altra cosa. La possenza della parte finale del live aidè una bella botta! Guardarselo a casa perdebbe un bel po’, è vero.

Sono corso a vederlo la settimana scorsa prima che lo ritirassero, convinto che saremmo stati pochi intimi. Sorpresa: la sala era ancora mezza piena.

Da vecchio fan dei Queen potevo storcere il naso di fronte ad alcune inesattezze ma grazie a Dio non soffro di nerdismo acuto e mi sono abbandonato all’esperienza senza pregiudizi. Dal punto di vista emozionale è stato fortissimo grazie anche, ma non solo, al pluri-citato quarto d’ora finale. Mia moglie, che conosce i pezzi principali dei Queen ma non si può definire certo una fan, ha pianto fino al parcheggio…

Certo, se la vediamo da un punto di vista più tecnico forse non tutto è riuscitissimo. Non saprei dire perchè ma mi ha dato un senso d’incompiutezza. So però quando è il caso di spegnere la testa ed accendere la pancia e quindi alla fine… chissenefrega.

Fantastico poi vedere la gente in sala che cantava sui titoli di coda…

Approfitto di questo thread per fare gli auguri di buon 2019 ai forumisti tutti. Vi scrivo dal Park Inn Hotel di Berlino. Il film l’ho visto altre due volte, e benché non sia perfetto, rimane una gran figata. Coinvolgente come pochi film quest’anno. Divertitevi, e se riuscite andate comunque a vederlo in sala. Statemi bene…
P.S. È anche il maggior incasso stagionale. Non avrei mai pensato che i Queen fossero ancora tanto popolari…

Non amo i queen ma devo dire che il film e’ veramente ben fatto e conivolge dall’inizio alla fine avrei gradito sapere la motivazione del grande amore per i gatti ma va’ bene cosi’…

Un film che ha senso solo nella fase dei concerti ; ma allora era meglio guardarsi gli originali. Vogliamo dire “bravi” per la ricostruzione del Live Aid ? Bravi, ma il resto della pellicola cos’è ?

È un biopic, ecco cos’è. Biografia cinematografica. Ed è pure l’incontrastato campione di incassi della stagione corrente. Fino a ieri, oltre 23 milioni e 300mila euro al botteghino italiano.

Due golden globe: miglior film e miglior interpretazione per Malek, come volevasi dimostrare.

Qua lo dico e non lo nego: auguro a Malek di vincere pure l’Oscar. La candidatura è praticamente matematica…

Beh, non malek come risultato!

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Visto l’altroieri per la QUARTA volta. Sempre piaciuto, anzi proprio emozionato. A quanto pare, Checco Zalone a parte, il film si avvia ad essere il maggior successo commerciale cinematografico in Italia degli ultimi 6 anni. Citando Freddy, “it’s a kind of magic”…

Cinque candidature agli Oscar ottenute. Non molte, ma fra esse miglior film e soprattutto miglior attore. Incrocio le dita per Malek…
P.S. Fino a domenica 20, ben 26,4 milioni di incasso in Italia. E non finisce qui…