Capriccio all'italiana (Steno, Bolognini, Pasolini, Monicelli, Zac, Rossi, 1968)

Domenica, 15/04 - 23:35, Rete4

Durata: 98’
Regia: Steno, Mauro Bolognini, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli, Pino Zac, F. Rossi
Attori: Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Laura Betti, Silvana Mangano, Walter Chiari
Anno: 1968

gran bel film, specialmente l’episodio di Pasolini con Modugno, totò, Franchi ed Ingrassia (non vorrei sbagliare, ma c’era anche una particina di Ninetto Davoli).

una particina? Ninetto Davoli e’ Il protagonista! interpreta Otello nella commedia dei burattini

Una particina? Ninetto Davoli e’ Il protagonista! interpreta Otello nella commedia dei burattini!
Peccato comunque che questo capolavoro di Pasolini sia stato inserito in questo filmetto,tutta l’ ultima parte, complice la stupenza canzone cantata da Modugno,fa venire le lacrime agli occhi, compresa poi l’ ottima interpretazione di Totò.

Film importante anche per la coppia che per la prima volta recitano assieme al grande Toto’.Erano apparsi in qualche film ma mai nella stessa scena.

Il limite più evidente del film è proprio l’assoluta disomogeneità degli episodi. C’è un bell’episodio (quello di Steno), un capolavoro (Pasolini ovviamente) e 4 sciocchezzuole pure e semplici.

Più o meno come “Le streghe”, l’episodio di Pasolini, una PERLA asssoluta, si perde in mezzo a cazzatine, eccezion fatta per l’episodio di Totò (magnifico) IL MOSTRO DELLA DOMENICA. ma la bambina nel primo rapidissimo episodio con Silvana mangano è Nicoletta Elmi?

Ultimo film del grande Totò

Non è un grande film però ha il merito di avere due grandi episodi con protagonista Totò.

Quello di Pasolini oltre ad essere poetico e anche la testimonianza di come Totò e Franchi ed Ingrassia siano stati dei grandi artisti.

Gli episodi sono 6: 2 di Bolognini, uno di Monicelli,uno di Steno,uno di Pino Zac e uno di Pasolini.

Sceneggiano Age & Scarpelli, Zapponi,Zavattini,Gianviti e Steno.

Musiche di Modugno,Savina ed altri
Pasolini voleva fare un unico film con 4 episodi tutti interpretati da Totò e Ninetto Davoli. Doveva chiamarsi Che cos’ è il cinema o Smandolinate. De Laurentiis gliene fece fare solo due e li mise nei film le streghe e Capriccio all’italiana. Gli altri due episodi non furono realizzati anche perché Totò morì ed il progetto fu poi ripreso da Sergio Citti nei Magi Randagi

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http://www.antoniodecurtis.com/ricordi/steno.htm

Steno parla del film:”L’episodio di Totò che è l’ultima cosa che ho fatto con lui, per il film [Capriccio all’italiana]e che credo sia l’ultima cosa che Totò ha girato, era la storia di uno che odia i capelloni, che li sequestra e li rapa. Non so, se Pasolini ha girato prima o dopo di me il suo episodio. Credo proprio che sia l’ultima cosa che ha fatto intera. Venne anche a doppiare certe scene che in presa diretta erano venute male, con la cuffia. Non era un gran pezzo, si chiamava Il mostro della domenica. La decadenza di Totò negli anni Sessanta mi resta un po’ misteriosa.

I suoi film facevano meno cassetta, certo. Ne ebbi una prova, e ne rimasi allibito. Io avevo preparato un film che si chiamava Il mostro di Roma, che si doveva fare per Buffardi, con Totò e Boris Karloff, e Gianni non riuscì a chiuderlo. Lo feci poi con Franchi e Ingrassia, che allora andavano per la maggiore, e si chiamò Un mostro e mezzo. La stessa sceneggiatura. Non si combinò per Totò e si combinò per Franchi e Ingrassia! C’era stata anche questa cosa sciagurata e orrenda, questa critica che aveva svalutato Totò, dei mascalzoni che avevano un po’ creato un vuoto di critica attorno a lui. Un po’ il calo degli incassi, un po’ questa svalutazione, un po’ che era invecchiato, anche se poteva sempre fare delle cose egregie adatte alla sua età.“

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