[/b] Carlito’s Way
Un film di Brian De Palma. Con Sean Penn, Al Pacino, Penelope Ann Miller, Viggo Mortensen, John Leguizamo, Luis Guzmán, Ingrid Rogers, James Rebhorn, Joseph Siravo, Richard Foronjy, Jorge Porcel, Adrian Pasdar, Paul Mazursky, Rick Aviles, John Ortiz, Jaime Sánchez, ángel Salazar, Al Israel, Frank Minucci, Edmonte Salvato, Tera Tabrizi, Víctor Sierra. Genere Poliziesco, colore 144 minuti. - Produzione USA 1993.
LA TRAMA
ai romanzi Carlito’s Way (1975) e After Hours (1979) di Edwin Torres. Ambientato nel 1975 nella Harlem ispanica dell’East River, il ritratto di Carlos Brigante, malavitoso portoricano, che tenta invano di cambiare vita, la traiettoria di un destino che ha per traguardo una morte violenta. Almeno quattro sequenze di rilievo in questo opus n. 22 di B. De Palma, uno dei suoi migliori, tutto narrato in flashback; 2 forti interpretazioni di A. Pacino (doppiato benissimo da Giancarlo Giannini) e S. Penn, una sapiente sceneggiatura di David Koepp. Unico difetto di questo film neoromantico, vicino al noir più che al gangster: il convenzionale tema nostalgico della malavita che “non è più quella di una volta”.
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L’ho visto ieri per la prima volta (:oops:) a notte tarda su rete 4.
Davvero un ottimo film, un storia d’amore e sull’inelluttabilità del destino, sull’impossibilità a volte del poter cambiare e tornare all’innocenza primigenia, perchè il sangue sulle mani è difficile da lavare via.
E poi quella scena sulla spiaggia, con quel ballo così scanzonato eppure così triste, così disperatamente decadente. Una scena che mi ha ricordato dei versi di Yeats anche se chiaramente non credo che DE Palma ne abbia tratto ispirazione.
"Tu il trionfo dello sciocco non sai,
o la perdita dell’amore appena nato,
nè perchè mai il migliore se ne va
e lascia il grano da legare.
Ora danza là, danza sulla sabbia;
e non ti curare del vento,
non ti curare se fa rumore il mare,
che bisogno c’è?"