Carnage - Roman Polanski, 2011

http://www.imdb.com/title/tt1692486/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=53818

Il regista torna dietro la macchina da presa:


Dopo l’anno orribile Polanski torna alla regia
dirigerà (a Parigi) Jodie Foster e la Winslet

Il regista, che lo scorso anno fu arrestato in Svizzera per lo stupro di una minorenne avvenuto negli Usa nel '77, dirigerà “God of carnage”, dall’omonimo successo teatrale. Ma c’è da scommettere che le polemiche non si placheranno…
di CLAUDIA MORGOGLIONE

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/09/25/news/polanski_ritorna-7425322/

Dato che il buon Almayer ha già messo le imdb info metto solo la locandina :

Visto ieri nel tardo pomeriggio l’ultimo film del grande Roman Polanski:wink: che in 80 minuti o poco meno riesce a condensare in un appartamento una piacevole commedia nera con solo 4 attori protagonisti.
Da una partenza apparentemente tranquilla e risolutiva della situazione iniziale si arriva attraverso un continuo crescendo di situazioni e di dialoghi ad un piccolo dramma in e tra le due coppie coinvolte. La bravura del regista è nel descrivere i differenti tratti dei personaggi , ognuno con le sue caratteristiche e debolezze. Ho molto apprezzato i capovolgimenti di fronte (coppia vs coppia , uomini vs donne , marito vs. marito , moglie vs. moglie, marito vs. moglie dell’altro …) e ritengo che il migliore in assoluto sia Christoph Waltz. Il film diventa irresistibile dallo “scotch”:wink: in poi.
Piacevole.

Ottimo Polanski, che si diverte a giocare con nevrosi e stereotipi della borghesia, con uno stile in qualche modo Hitchcockiano (nodo alla gola). Commedia con cast all’osso e fiumi di dialoghi, il rischio di polpettone c’era, ma il rischio è stato evitato alla grande, anche grazie al climax crescente e ben dosato.
Poi come dire, quando ambienta l’azione fra le quattro mura (Repulsion, L’inquilino, Rosemary’s Baby), da il meglio di se.

La distribuzione italiana peraltro è Medusa, quindi daresti una parte dei soldi anche ad un p… …remier a tempo perso :smiley:

Cmq se dovessimo davvero farci sempre problemi di questo tipo penso che non dovremmo più uscire di casa o comprare nulla, dato che tutto è nelle mani di persone che hanno la coscienza in qualche modo sporca… chi più, chi meno

ps
cmq il Polanksi nel titolo non si può vedere :-p

Visto l’anno scorso lo spettacolo teatrale,“Il dio della carneficina”,nell’edizione nostrana c’erano Silvio Orlando,Anna Bonaiuto,Alessio Boni,Michela Cescon (tutti molto molto bravi,se conoscete Boni solo per qualche fiction tv del piffero,rimarrete basiti).Andrò a vederlo proprio oggi,sperando così di risarcire il vecchio Roman del vergognoso verdetto della giuria veneziana,che l’ha privato del minimo riconoscimento (per Polanski niente e per lo spottone “visitate la Sicilia” che è “Terraferma” sì:che gente…).Buona partenza da noi,con 877mila euro nel primo fine-settimana.
P.S.Per Bluevelvet:prima di tirare acqua (marcia) al mulino di fogliacci tipo “Libero” e “il Giornale”,informati.Polanski non ha mai negato il rapporto sessuale con la tredicenne (nella villa dell’amico Jack Nicholson…),non si parla di stupro.Inoltre,va detto che Polanski venne praticamente incastrato:la ragazzina in questione,vedi foto dell’epoca,dimostrava 16-17 anni (e se dovessimo accusare di stupro e/o mettere in galera tutti i maggiorenni che vanno a letto con 16-17enni,non basterebbero tutte le galere del mondo…).E la ragazzina non era certo una “povera vittima preda dell’orco pedofilo”,giacchè lei e la madre han praticamente messo su la faccenda per ricattare il regista polacco (e pare che non fosse la prima volta che facevano una cosa simile).Il quale non pagò,e conseguentemente venne denunciato,messo in croce,sputtanato.In sostanza,Roman ha certamente sbagliato,ma non è un criminale.Per finire,tagliamo la testa al toro:con quella statura da hobbit e il fisico da peso piuma,ve lo vedete voi Polanski come stupratore?Io proprio no…

Uei,figlioli belli,ma nessun altro è andato a vedere il film di “nonno” Polanski?!Tutti impegnati a gustarsi “I puffi”,a quanto pare…Battute (mi auguro…) a parte,consigliatissima l’ultima opera del sor Roman:un esempio di “cinema da camera” davvero eccellente,con 4 attori 4 impegnati a dare il meglio (e in un certo senso,il peggio…) di sè.Tutti gli interpreti da incorniciare,ma il mio personale favorito è Waltz:col suo fisico comune,la faccia un pò così,apparentemente sembra del tutto INadatto a ruoli cinematografici.Ma davanti alla macchina da presa,vivaddio quest’uomo si trasforma:piacevole e sgradevole,fascinoso e ripugnante,gli basta ben poco per trasmettere un’emozione,o uno stato d’animo.Diavolo d’un Tarantino,che l’ha “scoperto” per tutti noi…

Zardoz, meglio a teatro o codesta cineversione?

Da quando ho letto che si fa prendere le difese anche da Henri Levy, lo trovo umanamente ancor più ripugnante.

Vi ricordo che della questione Polanski/stupro si era già parlato qui:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?25002-Roman-Polanski

Per Alex:quel ridicolo fighetto (ha i suoi anni,ma veste ancora come un ragazzotto radical-chic viziato e vizioso…puah!Mai sopportato,oggi come vent’anni fa)) di BHL difende sì (per ignoranza?stupidità?malafede?ipocrisia?) un sacco di figli di puttana (come Battisti e altri terroristi bocchinari consimili),ma almeno col sor Polanski c’ha preso (per la legge dei grandi numeri,dai e dai…).Tornando alla diatriba teatro/cinema:secondo me,se uno ha già visto lo spettacolo il film se lo gusta ancora di più,apprezzando analogie e differenze (di recitazione,in primis).E comunque,si tratta di un’opera imperdibile,a prescindere…

Visto ieri in dvd, l’ho trovato delizioso, tanto funereo quanto divertente. 80 minuti di degenerazione borghese, il de profundis dell’upper class perbenista, moralista, ipocrita. La cultura usata come grimaldello, avere anziché essere, terzomondismo un tanto al chilo, buone maniere di facciata, disinteresse, vuoto esistenziale, apatia, immaturità. Per quanto ci agghindiamo da esseri sociali evoluti ed elevati (culturalmente, socialmente, finanziariamente), rimaniamo delle bestie primitive e, nel posto giusto al momento giusto e con le persone giuste (e con una abbondante dose di alcol in corpo), il nostro istinto neanderthaliano torna fuori.

Delizioso pure il finale, che mostra quanto l’episodio che chiama in causa la riuonione degli “adulti”, la rissa dei bambini, sia sostanzialmente un pretesto per i genitori per esternare le proprie insoddisfazioni e frustrazioni, una valvola di sfogo per liberare violenza e aggressività. Un’altra bella mazzata di Polanski sul nostro amor proprio.

Curiosità:il bambino “mazzolatore” (che vediamo da lontano…) è figlio di Polanski (e di Emmanuelle Seigner).
P.S.Fulmineo cameo del regista come vicino di casa che apre la porta per qualche secondo,incuriosito dal casotto…

Visto ieri sera in dvd, bellissimo, girato tutto in un appartamento newyorkese, in realtà un set a 20 minuti da Parigi, 4 borghesi “per bene” che si massacrano con la lingua, più che col ferro, il tramonto dell’Occidente visto da un regista che ci ha sempre sezionato a dovere. Movimenti di macchina bellissimi, attori da applausi, una perfezione nei dettagli maniacale. Che bello che in circolazione ci sia ancora un regista così, che a 78 anni continua a girare e a tirar fuori film simili, e non potendo nemmeno presentare il film a Venezia, dato che noi servilmente permettiamo l’estradizione verso i gringos. Mi piace pensare che con un piccolo capolavoro simile abbia purgato alla grande sia l’america bacchettona, sia la mandria di boccaloni che ancora si beve la storiella di 40 anni fa, confezionata ad uso e consumo della anime belle e impressionabili. Non avevo visto la piece teatrale da cui è stato tratto, Le Dieu du carnage di Yasmina Reza, spero di farlo quanto prima.

Visto ieri notte dopo lunga attesa perché non ero andato a vederlo al cinema perché non lo volevo vedere doppiato.
Molto bello, un grande kammerspiel con grandi attori (per me la migliore del gruppo è la Winslet) diretti ottimamente.
Io personalmente non ci ho visto grandi movimenti di macchina, tutto era molto misurato, essenziale, con piccoli tocchi di camera a mano (nel finale, sulle due donne) e un’ottima gestione degli spazi.

Mi è piaciuto anche il finale, che arriva senza dover per forza mostrare una scena madre clamorosa, è proprio il culmine di quest’incontro finito malissimo e va benissimo così.

Comunque Polanski aveva già fatto un altro grande kammerspiel prima di questo (tra l’altro immensamente superiore, anche se si tratta di film completamente diversi) ossia il capolavoro “La Morte e la Fanciulla”, purtroppo sottovalutatissimo e raramente citato.

continuo a trovare Polanski sopravvalutatissimo, mah… sarò sicuramente io che non sono all’altezza
questo film l’ho trovato totalmente inutile, vuoto, patetico
il lavoro di un signore che in qualsiasi altro settore sarebbe già in pensione da un pezzo non avendo più nulla da da dire e da dare

io invece quando lo vidi al cinema risi come un matto, a me è piaciuto tanto. secondo me a volte quando si giudica un film non bisogna pensare a chi è il regista, a cosa a fatto in passato, non bisognerebbe paragonarlo con altri film. io sono il primo a cadere in queste trappole, molto spesso. però se questo film lo si guarda e lo si giudica per quello che è, trovo difficile dire che è brutto o che non è spassoso.
puntualizzato questo, credo che essendo tratto da uno spettacolo teatrale e sapendo che nella versione cinematografica sono stati fatti solo alcuni piccoli cambiamenti di tipo “culturale” (la piéce credo sia ambientata a parigi con personaggi francesi), alla fine se si giudica il lavoro di polanski bisogna considerare più che altro la direzione degli attori e magari la parte visuale del film. se non piace il testo non è colpa di polanski, se si ritiene la storia inutile, vuota e patetica (giudizio plausibile) la “colpa” è dell’autrice teatrale. a mio parere gli attori sono diretti benissimo e sono bravissimi, e dal punto di vista registico il film non fa una piega, cosa c’è di sbagliato nel lavoro di polanski?

è stato chiamato a dirigere un film voluto da altri?
allora ok, ha fatto il suo dovere, diretto bene gli attori e girato senza sbavature

chi invece ha concepito questo film, pensando che potesse avere una qualche utilità nel 2012, secondo me è un po’ fuori dal tempo, lo giudico inutile per questo: cosa mai ti può dare un film del genere che già tu non abbia? che me ne frega di vedere degli attori ben diretti se sproloquiano per 80 minuti di cazzate senza senso? no perchè la tematica del declino della borghesia avrebbe anche leggermente rotto le palle

A me per nulla. Oltre al fatto che qui c’è molto di più di quella tematica. Dal rapporto genitori e figli, da come si vedono i genitori e come sono in realtà (o come sono visti da altri), per non parlare del contrasto tra wasps abbienti e la coppia di alternativi. E un’analisi su quanto i mostri siano dentro di noi, e vengano fuori se stimolati adeguatamente. Avercene di film così. E di registi così, ché per quanto mi riguarda devo ancora trovare un film brutto di Polanski.

io penso che oggi, in un secolo dove l’avvento delle serie tv ha permesso di sezionare e analizzare la società americana (e non solo) con una profondità ed una varietà di contesti impressionante, il cinema debba dare qualcosa di più, se no arriva tardi e male

Ma tra una serie e sto film c’è la differenza che passa tra Zucchero e John Lee Hooker.

Recuperato in dvd e visto in lingua originale.
Ogni tanto fa piacere uscire dall’ipertrofia visiva e vedere un film minimale come questo, anche se qui si tratta più di “teatro filmato” che di cinema vero e proprio.
Polanski sa graffiare, Carnage gira benissimo quando c’è un po’ d’azione scenica e i personaggi interagiscono con le cose (la torta offerta agli ospiti, il cellulare di Waltz, i libri d’arte della Foster

devastati dall’inopinato vomitazzo dela Winslet) rivelando caratteri e attitudini in modo diretto. Va un po’ meno bene quando i personaggi si limitano a star seduti e parlare.

A mio parere Carnage è migliore nella prima metà, quando i quattro sono compressi dalle regole della civile convivenza e solo ogni tanto lasciano intravedere il peggio di sé. Lì mi sono fatto più di qualche risata, soprattutto col tormentone del cellulare.
Verso la fine il film perde un po’ quota per un paio di motivi. Il primo è che a un certo punto la scusa che trattiene i due a casa dei “nemici” non regge più, visto che Woltz ha mille impegni di lavoro e non vede l’ora di andarsene fin dal primo minuto. Se un personaggio è costretto a stare in una situazione sgradita la cosa crea interesse e tensione, diversamente il racconto perde credibilità.
L’altro motivo è la vistosa differenza tra le performance degli attori. La coppia maschile (soprattutto Waltz) funziona benissimo e rimane sempre credibile, la Winslet e la Foster proprio no. Jodie Foster poi è una che tende a strafare, e quando il suo personaggio

si ubriaca lei va proprio sopra le righe . Ma pure Kate Winslet non è che renda bene lo stato di alterazione e il film, a mio parere, ne risente.

Rimane comunque un buon film ed è sempre un piacere vedere un maestro all’opera, ma è anche una sorpresa rileggere nomi storici come Dean Tavoularis e Milena Canonero nel cast tecnico.