Cassazione: il mobbing non è reato

La sentenza conferma una decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Secondo i magistrati la fattispecie non è prevista dal nostro codice penale.
La Cassazione: il mobbing non è reato. Possibile solo il risarcimento

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/mobbing-cassazione/mobbing-cassazione/mobbing-cassazione.html

Siete d’accordo? Secondo me invece andrebbe fatta una legge per condannare duramente chi si macchia di questa odiosa forma di discriminazione… peraltro spessissimo utilizzata per far dare le dimissioni invece che licenziare :mad:

Scene da ufficio, settimana scorsa, al rientro di una segretaria (emarginata da dirigenti e colleghi), un dirigente: “Oh, è tornata finalmente! nei giorni in cui ha fatto le ferie la cercavano tutti. Quando invece è qui in ufficio non la caga nessuno!” E giù una bella risata.
Il mobbing, un modo per licenziare le persone senza pagare scotto.

Simpatico. Nessuno ha ancora pensato di versargli del guttalax nel caffé?

Beh, io si. Il problema è che, come al solito, nel mondo del lavoro ci sono più tirapiedi che coraggiosi…il collega del mobbizzato ha paura a denunciare la cosa, o a ribellarsi perché-in fondo, a-non gliene frega una mazza di esporsi per altri, b-verrebbe con molta probabilità mobbizzato egli stesso.

Hmm, in quel caso meglio reagire. Guttalax, chiavi sulla macchina, sardine nella casella della posta…

Don’t get mad, get even! :almayer:

Cos’è, un modo belga di minacciare? :smiley:

…non esiste come reato autonomo e specifico ma le singole condotte, se accertate anche civilmente, potranno essere perseguibili applicando altre norme del codice penale bada bene…
…troppo spesso tuttavia, e la casistica è sconfinata, è anche un pretesto per paralizzare il datore di lavoro (pura, sacrosanta, verità): ma quando il datore è colpevole, sanzioni senza pietà sono d’accordo…:wave:

No, l’ideale è farlo quando fa caldo, e magari il tizio è via per il w-e. Il puzzo insopportabile è assicurato… :smiley:

Al posto della tua collega aiuterei il dirigente faccia da culo a rifarsi la dentatura, fornendogli il mio personalissimo contributo a colpi di posacenere sul grugno prima di mollare il lavoro. Non vale la pena restare in un posto dove non ti vogliono, tanto vale andarsene col botto (quello delle articolazioni ossee del tuo ex-datore di lavoro, opportunamente frantumate a martellate).

:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha…
:confused::confused::confused:

Si, ma se nessuno la piglia?? :smiley:

Avrebbe lo stesso problema in caso di licenziamento in tronco. L’alternativa qual è, farsi umiliare davanti ai colleghi e prendere la busta paga per non fare un cazzo? Io non lo farei, questione d’orgoglio. Naturalmente puoi sempre fregartene, incassare e minchionare il capo stronzo davanti a tutti i suoi dipendenti, ma non so quanto valga la pena. Se in un determinato posto di lavoro non ti vogliono più fai prima a sbaraccare, fermo restando che la cosa deve avvenire nel rispetto dei tuoi diritti. Ne va della tua dignità, in ogni caso.

Anteposto il fatto che, se fossi in lei, cercherei in qualsiasi modo di andarmene, è purtroppo situazione comune dover subire e tenere il posto pur di avere uno stipendio. Chi molla senza alternative ha le possibilità per poterlo fare. Siamo sempre lì…

E’ una guerra di logoramento che chi subisce il mobbing non può vincere, prima o poi il lavoro lo dovrai mollare comunque. Se intanto ti devi far prendere per il culo da un datore di lavoro figlio di puttana e dai suoi tirapiedi devi domandarti se ne vale la pena.

Beh, comunque i colpi di testa è sempre meglio evitarli. Io, se fossi in lei, resisterei cercando di imbastire una bella causa legale, almeno mi porterei via un po’ di soldi.

Difficilissimo vincere una causa legale per mobbing. Potrebbe denunciare il tuo capo per averla insultata davanti a tutti, ma sarebbe arduo da dimostrare (anche perchè dubito che i tuoi colleghi sarebbero disposti a testimoniare) e vista la precarietà della sua situazione farebbe meglio a risparmiare i soldi. Fa meglio ad andarsene, prima che la guerra di logoramento la spinga davvero a cambiare i connotati del boss (son cose che capitano in simili frangenti, e a questo punto la denuncia se la beccherebbe lei). Se ha una certa esperienza nel vostro settore professionale può tirare avanti con l’interinale finchè non trova qualcosa di meglio.

mobbing o meno il lavoro e sempre una sconfitta

Beh, intanto diciamo gli attacchi le sono venuti da un consigliere d’amministrazione, poi aggiungo che non è neppure ben vista dai colleghi, a quanto mi riferiscono (non lavora nel mio “settore”…).
Sul fatto che sia difficoltoso intentare una causa son d’accordo, ma ci si può sempre provare, tramite i sindacati non costa nulla. Anche se non porta a casa niente, li avrà fatti tribolare almeno un po’.
Comunque, dopo aver avuto conferme, ritengo che questa situazione in fondo se la sia voluta lei (mi dicono che è una “bella gatta da pelare”).

Ragion di più per mollare, se non si trova bene e lamenta divergenze di opinione coi suoi superiori. Comunque il suo non mi sembra un vero e proprio caso di mobbing: lì si arriva a situazioni estreme, tipo che il tuo capo ti toglie qualsiasi mansione, ti piazza accanto alla macchinetta del caffè e ti dice che d’ora in avanti sorvegliarla sarà il tuo lavoro. Ovviamente ci si aspetta che il malcapitato perda la pazienza e abbandoni; anche perchè se gli fai causa il boss si difende sostenendo che ti paga per non fare un cazzo indi è pure generoso. Ripeto: difficile vincere una causa del genere. Si può provare, ma il sindacato a quanto ne so non ti copre le spese legali (ti può comunque far assistere da un legale di loro fiducia che non ti peli) e quindi se intenti causa e perdi son cazzi tuoi.

Si, non è nulla di così grave. Purtroppo però casi simili a ciò che scrivi ne esistono eccome.