Catnado (aa.vv. 2022)

ti avviso che di bizzarro non ha alcunché e che cocainorso a paragone è il de mille dell’animal killing. c’è solo che ha un titolo acchiappaquaglie, un poster non meno catchy e un’idea wow che però resta morta su sola carta. al dunque è quella classica superschifezzuola homemade a mezzi sottozero e cognizione di cosa dovrebbe essere il cinema più bassa ancora, di quelle davanti alle quali se non si è un suppliziante barkeriano è proprio meglio fare qualsiasi altra cosa, anche contarsi i peli del pube. il pastrocchio è a episodi e quelle poche volte che ci fa la cortesia di mostrarci il twister felino si scopre che è un vortice nero che sembra peloso realizzato con una beta-AI di allora. ma una pecionata di quelle che il più indigente cinema turco avrebbe saputo realizzare meglio. i gatti piovani che arrivano addosso ai malcapitati sono dei pelouches vinti alla fiera o trovati nei gruppi regalo di facebook. non si fa mai niente per sopperire quel minimo con una qualche scappatoia tecnica di riporto perché evidentemente i registi dovevano essere convinti che faceva ridere così. forse la sola cosa vagamente tollerabile sono gli ultimi 7’ che per approccio weirdo in qualche modo riecheggiano sette uomini d’oro nello spazio. il problema è arrivarci svegli e senza i coglioni in fiamme per la rabbia del tempo sperperato sul nulla.

1 Mi Piace