Cattivi pensieri (Ugo Tognazzi, 1976)

Grandissimo film, incomprensibile Giusti che nel dizionario Stracult lo bolla come “disastroso”. A me e’ piaciuto un sacco, ogni inquadratura dove c’e’ Tognazzi fa ridere, o per le battute o per le facce che fa; la parte del “cornuto” gli riesce da dio.
La scena dei cazzi in piscina mi ha ucciso. :slight_smile:

Piu’ che dei cazzi palesemente di gomma, mi son stupito dell’esibizione del cazzo di Merenda in almeno due punti del film.

La scena della piscina turbò anche il sottoscritto e parecchi miei amici quando ero ragazzino, dato che ne vedemmo un fotogramma su “Gin Fizz” (giornaletto scollacciato dell’epoca… molto gradevole a mio avviso)… ci augurammo in coro di vedere al più presto il film e fummo conquistati dalla Fenech che all’epoca era la conduttrice di “Domenica in”, e sembrava strano che avesse fatto film di quel genere.
La scena vista oggi con occhi adulti ha perso quel senso di proibito e ne ha acquisito uno comico…
Edwige è grande, regina incontrastata del genere!
Sarebbe interessante sapere che ne pensa oggi il grande Ugo… purtroppo da quasi dodici anni manca… e soprattutto CI manca!

Casomai vorrai dire 22 anni!

Ho l’Alzheimer!!!
Certo che sono 22!
Vado a farmi ricoverare…

A gennaio uscirà il dvd marchiato 01, che come per “In nome del popolo italiano” presenta la stessa fascetta del dvd Legocart, il che farebbe pensare ad una semplice ristampa da parte della 01 del vecchio dvd. Ma almeno in questo caso, al contrario del film di Risi, il dvd Legocart risultava uncut http://www.dvd-store.it/DVD/DVD-Video/ID-47803/Cattivi-pensieri.aspx

Visto nella versione integrale del dvd legocart questa discreta commedia del buon Ugo Tognazzi che oltre ad essere stato un grande attore qui dimostra di cavarsela bene anche dietro la macchina da presa. La trama si basa tutta sul presunto adulterio della moglie interpretata dalla sempre brava e “bona” Edwige Fenech. C’è anche Luc Merenda nella parte di un simpatico sciupafemmine venezuelano, presenti nel cast anche se in particine minori Mara Venier e Ricky Tognazzi.

Visto ieri sera nel master Rete4, io invece concordo con Giusti e sostanzialmente con Renato, film disastroso, sarebbe stato meglio se Ugo si fosse affidato ad un vero regista (e peccato, perché al montaggio c’era Baragli, mica pizza e fichi). Il soggetto è ottimo, le locations ci sono, le facce e i personaggi ci son tutti, da Merenda a Bonacelli, da Mazzarella alla Venier, da Nicheli a Veruschka. Ma manca il ritmo, qui andava sforbiciato di almeno mezzora e messo in mano ad uno come Salce, vedi il successo che il film avrebbe avuto. Comunque gran display della Fenech, che come dice il Giusti pensa di essere in un film “d’autore” e quindi si spoglia pure di più, e di cazzi (veri e finti). Particina per Ricky Tognazzi che manda affanculo il padre, titoli di coda vergognosi quanto a raccomandati, c’è mezza famiglia Tognazzi.

Battuta micidiale, anch’io mi son piegato in due e speravo che il film fosse tutto così.

Visto stasera in versione integrale.

Concordo con il distillato delle recensioni precedenti. Purtroppo un film troppo lungo, con eccessiva insistenza sulla stessa idea. Però, fintanto che non si arriva alla ripetizione, estremamente piacevole, e di tutt’altro livello rispetto alle gran parte delle commedie scollacciate coeve.

Non ho trovato il film affatto volgare. Di certo non è un film “perbene”, e probabilmente questa è la sua più grande virtù. Certo la Fenech è spesso nuda, ma l’impressione è che Tognazzi tenti di asservire il nudo alla storia. E’ comunque un film girato nel 1975-76 in Italia, quindi il nudo DOVEVA esserci. Un film certamente non rivolto agli adolescenti, come quasi tutto il cinema attuale. Un film per adulti, insomma. Meno male!!!

E’ vero anche che non si ride quasi mai, ma io ho sorriso spesso, specialmente durante il primo tempo.

Il doppiaggio è meglio delle usuali porcherie dell’epoca, e tutti i principali personaggi doppiano sè stessi, anche se appare rispettata la insopportabile convenzione di dire durante le riprese tutt’altro rispetto al successivo doppiaggio. Certo Tognazzi era molto, molto capace di doppiarsi (e lo dico odiando e disprezzando ogni forma di doppiaggio). Mi è risultata fastidiosa la voce milanese della Fenech, e buffa quella di Mara Venier.

Complessivamente, un occasione non proprio mancata, ma non un bersaglio pieno. Comunque sono contentissimo di averlo finalmente visto. Voto 7 per il risultato finale, ma 10 per l’idea complessiva, e per le qualità attoriali di Tognazzi. D’altra parte, si parla di Tognazzi, eh…

Dissento.
Certo la Fenech è 'na gran topa, mi si perdoni il francesismo, ma è anche una brava attrice, credo che fosse perfetta per quella parte e il valore del film è anche suo.

Non parlavo della Fenech, ma solo della doppiatrice.

Qualcuno sa se il master della 01 è integrale come il Legocart e se nello stesso formato scorretto (letterbox) o invece anamorfico?

Rivisto ieri nel master di Netflix e devo dire che l’Alzheimer incalza, rileggendo il thread mi sono stupito di aver già visto il film, non ne avevo proprio memoria. E non sono così negativo come nella mia prima rece, sarà per il bel master, alla fine il film non è malaccio, certo un 20-30 minuti in meno avrebbero giovato. Curioso trovare nei titoli di testa “abiti di Ugo Tognazzi di Giorgio Armani”, all’epoca poco famoso.

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"Se nel film c’è un difetto è proprio che non è comico, considerando che lo dirigo e lo interpreto io. Quello che volevo era di creare dei personaggi facilmente identificabili, dare loro una fisionomia definendone l’ambiente (quello del jet set milanese), le simpatie politiche (di destra), i rapporti sociali (fatti di ipocrisia e arrivismo) […] curando prevalentemente il tirante giallo e con l’occhio attento alla commedia all’italiana […] non c’è l’appuntamento con la battuta, cioè, è assente ogni intenzione comica preordinata. Insomma, non ho voluto fare un film sulla gelosia, un film ‘simpatico’ […] "

Ugo Tognazzi intervistato da Paolo D’Agostini per il quotidiano La Repubblica del 23 Ottobre 1976 (in Fabio Francione e Lorenzo Pellizzari, Ugo Tognazzi regista, Edizioni Falsopiano - Alessandria 2002)

Quindi, chi l’ha percepito come un film tutto sommato poco divertente, ha colto nel segno. Non solo Giusti ma anche Morando Morandini stroncò il film in maniera impietosa. Io trovo che sia uno dei film più deboli girati da Tognazzi.

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I gossipari maligni dell’epoca dicevano che nelle more tra una ripresa e l’altra il Merenda e la Fenech, nell’attendere la ripresa del ciak nudi sotto le lenzuola pare ci dessero veramente!

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Ho una registrazione della mitica FX che era sul bouquet di Sky una decina d’anni fa. Mi pare che il master sia integrale. Avete per caso conferma?

Comunque incassò quasi due miliardi, non proprio un fiasco.