[ce la potevamo risparmiare]:ovvero il cinema italiano risponde a Tarantino

Eccoci,non passa neanche una settimana e quello che rimane del cinema italiano si fa prendere dall’isterismo e ribatte al beneamato Quentin le considerazioni (giuste peraltro secondo chi sta scrivendo) circa l’ormai rovinosa e penosa industria cinematografica del Belpaese.
Strumento della risposta è A(nna) storica testata femminile che intervista 4 attori presentandoli come i cardini del nostro nuovo cinema:

Ambra Angiolini
Elio Germano
Valerio Mastandrea
Margherita Buy

Sarebbe troppo semplice non dar peso alle parole scritte leggendo i nomi sopraelencati ma l’onestà intellettuale mi forza nella lettura dell’articolo ove,i quattro moschettieri dopo aver affermato la rediviva forza espressiva degli odierni film italici lancia uno stizzito appello a Tarantino:

“Quentin,non guardare solo Vacanze di Natale.Guarda piuttosto Saturno Contro”.

No comment.

Dario

…La prima, dopo “Saturno contro”, mi sa che pensa di essere da Oscar…
…e ho detto tutto…:swat:

No dai dite che scherzate.
Ma perchè Ambra Angiolini fa l’attrice?:confused:

Ha “recitato”, appunto, in Saturno contro…
Se la frase è stata partorita da questa stella del nostro cinema, lanciata ancora vergine da Boncompagni (che ha pensato, da subito, di s…vezzarla), siamo all’autocitazione: ridicoli tutti quanti.

Non toccatemi Mastrandrea.

anche se fa parte di quel filone di “romanizzazione” del nostro cinema che, francamente, mi ha rotto i cocones (nulla contro i romani, non fraintendetemi, ma io ricordo i doppiaggi o le voci colte dei nostri vecchi attori…nulla a che fare con il burinismo imperante di oggi, stile pubblicità Vodafone).
Prendiamo Nino Manfredi: sapeva calibrare il suo accento in base al carattere del film…a volte lo accentuava, altre volte quasi lo annullava.
Questi invece, che si tratti di dramma o commedia, sempre avanti con “aoh”, “ehmbé”…ecc. ecc.

ON TOPIC PLEASE
(prima che lo lucchettino):swat:

Infatti Mark qui stiamo criticando Valerio Mastandrea (http://www.mymovies.it/biografia/?a=529) e non l’ignoto MastRandrea :smiley:

Non serve la biografia. Semplice errore di battitura.

Ci è da comprenderlo il Geraci…

Lui tutti i dì si fa un giretto all’edicola di quartiere, giù un bel carico di stampa assortita varia, ritorno alla maison e accuratissima ispezione censoria di tutto quello che il cinema solo lo sfiora.
Lui, il Geraci, l’è un duro del pensiero cinefilo.
Lui ci affonda il suo giudizio a destra e a manca.
Lui ci ispeziona la stampa da capo a pedi. E quel “capo”, lui, ogni tanto ce lo vorrebbe strigliare e quei “piedi”, sempre lui, ogni tanto ce li vorrebbe lavare.

Ma bisogna capirlo il sciur Geraci…

Che il fardello della conoscenza ogni tanto gli incurva le spalle, gli appesantisce la falcata, gli offusca la strada e pure un poco le intenzioni.
Eccosì capita che si dimentichi un poco da dov’è partito.
Da dov’è partito il suo rimbrotto un po’ stizzito, il suo puntare il dito in tono un poco sbigottito.

Da “Anna” appunto.

Come tutta (o quasi tutta) la stampa del Bel Paese fa, anche questa testata segue la propria linea editoriale, porta avanti una sua storia, rimpinza la ciotola alle sue lettrici.
La direzione di quella rivista conosce bene chi la sfoglia, chi la legge e chi la compra. Intenzioni, usi e costumi.
Non si tratta esattamente del popolo del cinema colto e nemmeno quello dei fan di genere.
Una fetta di gente che del cinema sa per quello che ne sente dai consueti canali di diffusione, se ne frega manco poi tanto vi dico io!
Del cinema che vive sa soprattutto quello che sta “nell’aria”; del cinema preferisce forse il “pettegolezzo” e la “storiella mondana”, le fattezze del fustone, gli scandaletti da “hair-stylist-saloon”.
Ecco che appare una certa logica allora anche in quella lista di attori letta sopra.
Se ci avessero piazzato il David Carradine o la Brigitta Lahaie mica ci avrebbero colto quelli che dovevano coglierci.
Mica è fesso chi scrive su Anna, ci son “penne” e “zucche” pure lì.
E proprio come chi scrive su Cine70, su Ciak o su Rakam, quelle penne sanno che alcune cose sono gradite, altre meno. Altre ancora poi son del tutto fuori luogo.

Che ci vuoi fare caro il mio Geraci, c’è da parcheggiare un po’ per tutti in sta cavolo di vita. E’ solo questione di fare un altro giro, e forse un altro ancora ma poi, vedrai, che un buchetto lo trovi pure per te.

Io però, mi ripeto, quel lì del Geraci lo capisco e mica poco.

Ci fa una vita dura quel lì.
Fra letture colte, cogitare pesante e vertigini dell’intelletto, quel lì si concede solo alcuni amori brutti, sporchi e cattivi, consumati poi nell’ombra di un vivere “bis”.

Prioprio uno degli ultimi che ci rimangono di quel tipo lì.

Proprio uno degli ultimi…

Con simili nomi, abbiamo pure il coraggio di replicare?

Non ho letto l’articolo e quindi non posso giudicarne la sostanza.

Mastandrea e la Buy possono permettersi qualsiasi replica.

Non mi pare che nessuno sia andato fuori topic: perdìo, non esageriamo.

Come no: specialmente la Buy, reginetta della noia in celluloide e pronta a blaterare sui “film di plastica” americani. Ce li meritiamo proprio, lei e quel morto di sonno ex-salottocostanziero di Mastandrea.

Io sono d’accordo con Mark920. Mastandrea e la Buy non sono affatto male. E se dovessero dire “a” forse Tarantino dovrebbe starli a sentire più di molti altri…
Secondo me Tuchulcha tu ci vai troppo pesante, specialmente con la Buy.
Avessero messo nella lista dei “cardini” Scamarcio, Laura Chiatti, Costantino capirei.

Poi ne abbiamo già parlato…tu la Buy proprio non la sopporti…de gustibus…:wink:

Ah, su questo non ci piove. Ma vedi, io ritengo che in un paese democratico chiunque abbia diritto di replica contro Tarantino, perfino Tullio Kezich. Solo vorrei lo facessero con un minimo di sincerità, anzichè ricorrere alle solite menate fasulle sul “vero cinema italiano” contrapposto alle “porcherie di serie Z”. Tutto qui. Quel che ho detto sulla Buy non è inventato di sana pianta, purtroppo 'ste cazzate le ha proferite sul serio.

Apro e chiudo.

La Buy come affermate sarà anche una grande attrice,ma sono 20 anni che recita lo stesso identico ruolo come la Morante.
Moglie schizzata e cornuta.

Chiuso

Ha ragione Tuch,è anacronistico continuare a spezzare lance a favore di questo cinema.
Il cinema italiano di cui ci dovremmo vantare oggi,e di cui purtroppo anche Q.T si è dimenticato,è quello di Soavi,Sorrentino e Bianchini.

Ti quoto al 99% perché al lotto da far vedere a Tarantino aggiungerei anche Matteo Garrone :slight_smile:

tutto giusto, tranne che quattro gatti non fanno una cinematografia. la cinematografia la fanno i 40 incapaci, cioè quelli di cui, giustamente, parla tarantino, in un paese in cui si fanno 60 film l’anno
c’è poco da “dimenticare”, i quattro gatti bravi praticamente è come non esistessero

Ribadisco che è eccessivo affermare che Margherita Buy o Mastandrea sarebbero indegni di rappresentare il cinema italiano.

Tarantino pensi al cinema americano: io mi tengo stretto Valerio.