[ce la potevamo risparmiare]:ovvero il cinema italiano risponde a Tarantino

Luca purtroppo hai amaramente ragione.
E’ impossibile soprattutto vedendo dall’esterno apprezzare un ago in un pagliaio.
Daltronde non mi stupisce più di tanto la situazione cinematografica italiana attuale.
Cosa ti vuoi aspettare da un paese che nega un riconoscimento alla carriera a Fernando Di Leo.

Scusa Mark,ma io mi tengo Tarantino da cui la Buy ,Mastandrea e molti altri in Italia avrebbero di che ascoltare.

…la fanno i 40 incapaci, cioè quelli di cui, giustamente, parla tarantino,

La critica cinematografica definiva (e definisce) incapaci proprio la grande maggioranza dei registi del nostro cinema di genere.

Inoltre “Vacanze per minorati mentali”: in questa definizione ricorre ad un linguaggio inaccettabile.

Comunicazione di servizio 1:

Fior di Tarantino
ogni tanto anche il genio yankee
piscia fuori dal catino

Comunicazione di servizio 2:
Fior di pane e mortadella
“in un paese nel quale si fan tavole rotonde su Renato Polselli e ci si è ormai dimenticati di Fernando Di Leo”
la morale è sempre quella

bah… “saturno contro” è una delle polpette cinematografiche più nauseanti che ho visto nell’ultimo periodo.
davvero.
e questo filmetto inutile e stereotipato dovrebbe essere un segno della vitalità del nuovo cinema italiano?
beh…
io purtroppo concordo con chi sostiene che 4mosche di velluto bianco non salvano lo scenario cinematografico odierno… che ahinoi è impantanato in porcate tipo “saturno contro”… pappardelle pseudo sociologiche esistenziali che hanno la pretesa di rappresentare la condizione italiana ma sfornano sfilze di prevedibili luoghi comuni.

ma se è vero, come si sostiene, che la Buy, pur essendo una brava attrice, ormai sia vittima di un ruolo sempre uguale a se stesso (perfettamente integrato in questo cinema delle polpette da salotto Bruno Vespa)tuttavia vorrei spezzare se non una lancia, almeno una spada, in favore di Mastandrea.
che mi pare uno abbastanza lucido. uno che sceglie sempre di lavorare in film a volte perfino controcorrente, e che tra l’altro è disponibile e generoso con l’ambiente indipendente.

per il resto, lo ribadisco: per il me il cinema italiano è Ciprì & Maresco. Garrone. Soavi. Sorrentino.
e qualche altro.
appunto… 4mosche di velluto bianco.

ed a proposito: ho visto il trailer dell’ultimo film di Argento. e francamente fa ben sperare.

Infatti: dubito che Tarantino abbia mai sentito parlare di Bianchini. La questione non è se ci siano o meno registi italiani ancora capaci di girare un film vero, ma in quali incapaci mani sia purtroppo finita l’industria cinematografica nostrana.

Per Mark: nessuno ti nega il diritto di apprezzare Mastandrea e non condividere le critiche tarantiniane. Quanto a “tenersi il suo cinema americano”, però… mi sfugge una cosa: se la Buy e companeros sparano spesso a zero sul “cinema di plastica” americano, perchè mai un cineasta yankee non potrebbe restituirci il favore? E poi, tutto questo stracciarsi le vesti per le detrazioni di Quentin… quando Argento accusò Seven di essere un “film di plastica” (aridajie. Ma l’avrà mica inventato lui il termine? Boh) mica Brad Pitt e Morgan Freeman gli han risposto per le rime. Paradossalmente furono proprio alcuni critici italiani a bacchettarlo, per dire. Questo affannarsi da parte di tanti addetti ai lavori nello smentire Tarantino e assicurarci che il cinema italiano gode di ottima salute mi fa tornare in mente un celebre detto: scusa non richiesta, colpa manifesta.

…Da straquotare alla grande perchè il succo del To:smt060:smt109:smt049pic, a mio avviso, è tutto qui…

Ma perchè scusa tu i vari cinepanettoni come “Vacanze in India”, “Vacanze in America”, o “Vacanze in Pakistan” come li definiresti se non “vacanze-film per minorati mentali”?

Si potrebbe però dire lo stesso dei film di Franco e Ciccio ad esempio…

Va bene che non piacciano però c’è un abisso…
Quello era comunque cinema e ricorda che dietro a certi film c’era gente come Bava e Fulci…

Questa è pura M***A

Tipica frase classista che contribuisce a qualificarne l’autore.

Qui però mi sembra che l’isterismo sia passato di mano…

Cinema “panettone”, cinema per minorati, cinema con Bava alla bocca, tiratori Franchi e critici un poco Cicci…

Un po’ di auto-controllo e fredezza di giudizio aiuterebbero a non tirare ulteriori badilate su una coscienza che già di suo non è campionessa dei 200 stile libero.

Qui abbiamo un filmaker americano che fra un cappuccino e un ruttino mette lì un paio di giudizi e preferenze personali e un Paese che si trasforma in un grosso tiro a segno fra attori, registi, critici e forumisti.

Già il fatto di aver dato tutta questa importanza al giudizio di un tale che poi si tenta di denigrare in tutte le maniere possibili segna una grave ammanco nel bagaglio psicologico di chi si “difende”. Mancanza di “coglioni” tanto per dirla alla maniera del cinema di genere.
Al contempo invece si possiede una bella quantità di favella autodistruttiva e morale autolesionista che non aiuta certo un settore produttivo asfittico di suo.

Grazie a Dio (visto che gli altri non aiutano…) molti se ne son rimasti zitti e i panettoni di Natale, Pasqua e Dì Del Ringraziamento (insieme a tutta un’altra serie di prodotti del tutto differenti), non solo li produrranno ancora, ma ci continueranno a mandare tutta la famiglia a sciropparseli.
Grazie a Dio sì, un sistema culturale già “autoconfigurato” di suo, per quante fesserie possa esprimere (e l’esprimere fesserie pare essere una delle caratteristiche di ogni sistema libero in grado di esser ancora ritenuto “creativo”), non deve dipendere dalle visioni “alte” del primo (o ultimo) “ranchero” di passaggio al Festival Di Grido.

Se siete soliti indossare boxer un po’ troppo “laschi” e le palle vi scivolano e penzulano a mò di graziosissimi ornamenti del paleozoico, guardate che i boxer modello “Connery '62” (attillati sulle rotondità) va che li vendono ancora in taluni negozi di abbigliamento sceltissimo.

Basta di comprarvi le mutande senza la minima attenzione !

Io sono fermamente convinto che Tarantino si sia fatto portavoce di un sentimento comune a molti appassionati di cinema.
Non nascondiamoci sotto al letto per cortesia,è chiaro che Tarantino espondendo il suo pensiero in maniera così netta (e grazie a Dio abbbiamo gente come lui e non solo registi che alla domanda “cinema italiano”? rispondono:ah…Fellini,Rossellini,Visconti…i love them!) vada riferito al fatto che in Italia non esiste neanche più l’ombra di quel cinema che abbiamo così tanto amato e che soprattutto grazie a Lui (vi piaccia o no) abbiamo potuto riscoprire e apprezzare più degnamente.
Voi pensate davvero che Quentin durante la sua battuta pensasse alla Buy o alla Morante o al primo Favino di turno…?Ma dai…

E negli States che esiste?
Forse ancora Sam Peckinpack?
Aspetto un regista italiano in visità là. Che rimbrotti qualcosa sul cinema americano dei bei tempi (a sua scelta) e che si scateni la congiura dei loro intelletti…

Sulle ombre che non son più fra noi è poco costruttivo star ad inzuppar i fazzoletti. Che ne scrivano i poeti.

E poi fo una considerazione sul cinema della Morante, Buy etc. etc. etc.
Questo sarà forse un cinema che a me poco eccita e che sotto il letto dello Scerba c’è mica.
Ma questo resta un cinema che piace e che rinfresca lo spirito ad un botto di gente che conosco. Gente che ha un’età diversa dalla mia, una cultura generale anche più vasta della mia (che, badate bene, ci è forte di tutta la scuola dell’obbligo e pure di più!, visto che alcuni anni li ho ripetuti varie volte e gli esami a settembre han sempre accompagnato le mie vacanze estive), una vita degna e tutta un’altra serie di prospettive interessanti e molto edificanti.

Che esisterebbe?
Solo il cinema che piace agli amanti del “genere”?
Giù dal pero che siam mica poi così in tanti; ci bastino e avanzino le attenzioni di alcune etichette di “home” che di roba ne sfornano…

Ogni pubblico ha le sue dignità e sto pubblico “eletto” che se ne va per strada col mento all’insù a cagar ingiurie comincia a pesarmi sugli zebedei.
Troppa antipatia annebbia le ragioni. Pure quelle più sacrosante.

Ok, ci avete le mensolone piene di tette, culi ed inseguimenti? Bene, anch’io!
Ma mica me ne dovrei avere a male se un altro il suo arredamento di casa lo vuole differente.

Tarantino non è un “crociato” che porta il “verbo” per il mondo.
Si fa un poco di sana autopromozione e si gode il bello e cattivo tempo che i suoi dollaroni gli permettono di fare.
Di un crociato conserva solo alcune movenze nel manovrar lo spadone: fendenti poco misurati a destra e a manca.

Le cento sale di Milano dei primi ottanta restano un ricordo della mia infanzia che fu.
E pure quel cinema che ancora le animava tutte.

Per questo però non ho intenzione di vivere lacrimando e guardandomi indietro che tanto la macchina del tempo ce l’ho mica.

Ma infatti la testa bisognerebbe alzarla e guardare avanti… ora invece pare che la prassi sia infilarla sotto la sabbia per convincersi come Leibniz di stare nel “migliore dei mondi possibili”, il tutto perché non si ha voglia di guardarsi intorno e vedere che la situazione è, semplicemente, un disastro.

IMHO, eh.

Non toccatemi Margerita Buy.

vi è mai capitato di litigare con i vostri amici perchè dicono che guardiamo film di merda, e che DIE HARD è meglio di THUNDER e che Vin Diesel è meglio di Pippo Santonastaso etc…?

Questo furore di repliche e controrepliche contro QT da parte di quattro Marie Maddalene ha la stessa radice di mille discussioni che ognuno di noi ha fatto…inutile cercare di far capire alla maggior parte della gente che le opinioni derivano da questione di gusti, io me ne sbatto le palle di quel che dice QT e altrettanto faccio di quello che gli viene replicato. (a proposito nessuno ha letto la replica di G.Amelio u film tv?)
QT sarà anche stato superficiale (glia anni 70 son finiti da un pezzo) ma ancora più superficiale è chi costruisce castelli su dichiarazioni DI GUSTI a carattere personale.

PS meglio VAnzina che a quanto sò se ne fotte e non replica

Io chiudo solo. Cioè non mi faccio coglionare a tutti i costi dal primo che viene in Italia e pretende di colonizzarmi con le perline colorate…
Che poi si voglia a tutti i costi incensare Tarantino perchè fa trend (fra parentesi, Death proof è una gran cazzata)…Ben venga. Io amo il cinema italiano, basta saper scavare. Ci vuole pazienza e costanza.Spesso quello che luccica in superficie è soltanto lo specchietto per allodole. Ed inoltre non parltemi della Buy attrice stereotipata, quando poi la gente va in fissa con lo stereotipo del cinema a stelle e strisce, fatto di urli, morti roboanti, imbecilli, remake e paraculate di ogni genere.

Ho scoperto perchè hanno fatto replicare quei quattro miserabili.
Sono in edicola nel, credo mensile, A, facendo bella mostra in copertina dei loro visi soddisfatti di rappresentare alcunchè.
Cmq la Buy meglio morta che da scopare nel letto, e come attrice ha realmente poco da dire, Mastrandrea se gli dai una parte da Italiano, devono ridoppiarlo, ambra meglio lasciar perdere, e chi era l’altro?:smiley:
Aaaa quel vecchio irlandese sciancato!
Ah ha ahha ha

Umh… Benché mi sforzi, non trovo il nesso con la discussione il fatto se la Buy sia meglio morta o no a letto…Sul valore di lei come attrice, si ritorna al gusto personale…Sul fatto di ridoppiare Matrandrea, anche fosse, non vedo quale sia il problema.

A me poi pare ridicola 'sta storia di Tarantino colonizzatore. Un certo tipo di cinema lo seguivo già prima di scoprire i film suoi, e non vedo perchè il soggetto in questione non possa dire la sua. Se cianciamo noialtri di cine americano di plastica tutto ok, se lo fa uno Yankee Bellocchio si sente in dovere di dargli del cafone. Ma per favore.

Sam è morto, ma Clint Eastwood gode di ottima salute. Idem con patate per David Cronenberg, Martin Scorsese, Ron Howard e altri solidissimi addetti ai lavori. Quel che a noi è venuto a mancare non sono i registi, ma un’intera tradizione cinematografica.