Celebrity

Regìa di Woody Allen, 1998
Con Kenneth Branagh, Judy Davis, Joe Mantegna, Winona Ryder, Leonardo Di Caprio, Charlize Theron, Famke Janssen, Melanie Griffith, Hank Azaria, Michael Lerner, Aida Turturro, Bebe Neuwirth, Dayle Haddon, Debra Messing, Patti D’Arbanville, Sam Rockwell

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Bianco e nero per questa opera corale di Allen: dozzine di attori e storielle intrecciate un po’ à la Altman. Non completamente riuscito, ma si ride.

Il dvd cecchi gori è fullscreen.

Visto con calma giusto quei vent’anni dopo l’uscita, per quanto il film mi avesse incuriosito già all’epoca.
Ne ho sempre letto o sentito peste e corna, e forse proprio per via delle aspettative bassissime l’ho trovato molto migliore di quanto avrei pensato.
Intanto è molto bello da un punto di vista estetico, che sicuramente non è l’aspetto che solitamente si nota di più nel cinema di Woody Allen. Certo, non tutta la sceneggiatura è perfettamente a fuoco, ma i personaggi sono interessanti e anche quelli più stereotipati (leggi Di Caprio) sono tratteggiati con quella dose di grottesco che non li rende banali.
Poi, beh, tra la Griffith, la Ryder, la Theron e la Bagley c’è di che lustrarsi gli occhi.
Insomma, non sarà Harry a pezzi - per rimanere a quegli anni - ma neppure il disastro dipinto da alcuni; ci sono opere di Allen decisamente più deboli di questa.

Anche io rivedendolo a distanza di molti anni dall’uscita l’ho un po’ rivalutato in negativo, ma resta molto godibile. Di Caprio effettivamente insopportabile, qui come altrove.

Spettacolare la scena in cui Branagh entra con la macchina nella vetrina del negozio :smiley:

Da grande fan di Allen, non sono mai andato troppo pazzo per questo film. È uno di quelli un po’ meno riusciti, pur avendo i suoi pregi, certo (il cast, la fotografia, una Theron da sturbo e alcune scene niente male). Guardabilissimo, e sempre meglio di tanta altra roba, ma woody ha fatto di meglio.

A suo tempo, visto in sala, mi piacque molto. Sarà stato merito anche del bianco e nero. Da anni, purtroppo, non lo rivedo. Ottimo Branagh, la Griffith ahilei già sulla via dell’“incessamento”, Di Caprio che praticamente fa (benissimo, pure troppo…) sè stesso, la Theron di bellezza ultraterrena. Altro buon motivo per recuperarlo, direi…