Cerdita - Piggy (Carlota Pereda, 2022)

In seguito al successo dell’omonimo cortometraggio, che ha raccolto premi nei festival di tutto il mondo, la regista decide di svilupparlo in forma di lungo.

La vicenda parte riprendendo paro-paro lo short film originale, proseguendo poi raccontando le vicende di Sara successivamente al suo rientro a casa. Le compaesane bullette che non hanno fatto ritorno, le famiglie preoccupate, il pueblo sotto shock per il ritrovamento di alcuni cadaveri, la madre ed il padre che scoprono che loro figlia veniva bullizzata, e soprattutto… il folle maniaco omicida che si innamora di lei e la porta via con sé!

Se il corto originale era di fatto un film incentrato sulla tematica del bullismo, qui invece il bullismo è solo lo spunto di partenza, poi la pellicola si articola su altri binari, forte di una solida sceneggiatura che regala molta tensione.
Mi aspettavo qualcosa alla Criminally insane, con la ragazza obesa che dà via di matto ed inizia ad ammazzare tutti quanti, mentre invece le dinamiche psicologiche sono più sottili e si sviluppano intorno al tema: denuncio tutto e faccio in modo che la polizia salvi quelle stronze figlie di puttana che mi hanno ferita per anni oppure mi rendo complice di questi orrendi delitti facendo in modo che l’omicida resti impunito?

Il film è stato girato in 4:3 (formato che ho nel cuore) poiché la regista voleva dare un’idea di claustrofobico, di soffocamento, e quindi ha optato per non abbracciare l’ampio e spazioso 16:9 che ormai è standard accettato pressapoco ovunque.

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