Chi l'ha vista morire? (A. Lado, 1972)

Oltretutto è assai particolare l’idea di ambientare la vicenda in una Venezia sudicia,abbandonata a sè stessa.Tutti quei piccioni,il lordume…un po’ come in Nero Veneziano.

Forse anche imitato: mi ricorda molto Solamente nero di Bido.

Semmai il contrario, visto che “Chi l’ha vista morire?” è precedente a “Solamente nero”

Apprezzo molto questo film, per tutte le ragioni dette, ed apprezzo particolarmente la scena del pedinamento/inseguimento verso la fine, ha qualocsa di surreale

Grandissimo film di Aldo Lado …da avere assolutamente!:smiley:

E quello che ho detto, o no?? Mi ricorda Solamente Nero, cioè Solamente Nero è simile a Chi l’ha vista morire.

mah, tu ha scritto “Forse imitato”, nella mia lingua imitare vuol dire cercare di copiare il modo di pensare, di fare. Com’è possibile imitare una cosa che non è stata ancora fatta?

Poi, non ricordo ne l’uno e nemmeno l’altro film :smiley:

Tolta l’ambientazione Veneziana e l’abusato contesto clericale non ci sono, a mio parere, altri punti di contatto.
Del film mi disturba più la faccia di George Lazenby che il resto…ottima la Strindberg con le sue pere sempre al vento e le riprese in soggettiva del killer…sicuramenente un buon film, ma forse con troppe pretese…
Da non dimenticare che la prima edizione Shendene nella serie “Morbosità” recava in copertina la locandina di “A Venezia…un dicembre rosso shocking…” W la coerenza.

Sempre di un giallo veneziano si trattava, no?:smiley:
Comunque, che originariamente avesse delle ambizioni è sicuro: Francesco Barilli si è sempre lamentato del fatto che gli avessero stravolto la sceneggiatura, e dal momento che Il Profumo della signora in nero era già bello spesso di suo, mi chiedo cosa ci volesse propinare nel film di Lado. Il risultato finale è un thrilling che allo stesso tempo prosegue il discorso sul potere che schiaccia l’individuo già affrontato ne La Corta notte delle bambole di vetro e L’Ultimo treno della notte. Diciamo che qui lo fa in maniera più convenzionale, senza uscire troppo dai canoni del genere; probabilmente avrà pesato molto la volontà del produttore Assonitis che voleva qualcosa di commerciale e magari non troppo incline alla metafora sociologica.

E’ vero, ha la stessa funzione diegetica della Ninna Nanna in Blu de Il Gatto a 9 Code. Il film è assolutamente imperdibile. Grande Lado, come sempre.

A me e’ piaciuto molto.
Bravissimi gli attori dalla Elmi a Celi.
Del resto Lado era un ottimo regista a quei tempi…

Il dvd dovrebbe essere uscito oggi.
Qualcuno l’ha preso?

Qui, ovviamente, non è ancora uscito…

A Torino è arrivato. Prezzo al pubblico 12,90 euro.

Dai…
Qualcuno che faccia da cavia…:smiley:

Chi l’ha visto nei negozi conferma la presenza della scritta “SERIE Z”?

Esatto, fa parte della stessa collana che ha editato la versione di Mio caro assassino che ti avevo procurato.

Speravo che si fossero ravveduti e che avessero eliminato l’odiosa scritta… :frowning:

In compenso ho avuto modo di segnalare a Lado che il suo film rischiava di uscire per la collana “serie Z” e lui ha commentato con un laconico “Je m’en fous”… :smiley:

Preso oggi: ottimo master, 2,85:1, nitido, pulito.
Merita l’acquisto.
P.s. di extra ovviamente non se ne parla.

Che formato strano! :smiley:
Hai fatto un mix!
Si tratta di un 2.35:1 o 1.85:1?

:smiley: :smiley:
ovviamente ho digitato un 8 al posto del 3:
2,35:1
Ero ubriaco ieri sera!