Tempo fa in forum si discuteva se creare una stanza apposta per il cinema di genere italico anni 90, quasi fosse un periodo scomparso, obliterato dalla nostra memoria, stretto tra i favolosi anni 80 e il decennio post 9/11. Chip 'n Dale da noi si son sempre chiamati Cip & Ciop, ma a quanto pare ebbero un paio di serie tutte loro negli anni 90, che ebbero successo, poi le due voci si separarono e tutto finì nell’oblio. Per lo meno fino al recupero attuale che, udite udite, è come un sequel spirituale a quel inarrivabile unicum che fu Roger Rabbit. Perché qui ritroviamo i due, uno con un lavoro normale, un altro che si è rifatto il look, spera nel ritorno al successo e intanto frequenta tristi conventions dei fans, assieme ad altri personaggi dimenticati come He Man & Skeleton. Già su questo, e la qualità dell’animazione unita ai live actors ci sarebbe da scrivere, ma qui c’è anche tutto un sottotesto se non politico per lo meno legale, coi vecchi toons dimenticati che vengono rapiti per fare film scopiazzati male in Asia. Trovare tutti i possibili “ganci” socioculturali è praticamente impossibile, anche se qualcuno c’è riuscito:
Qui si parla del discorso originale vs copia:
Comunque guardatevelo, è una goduria per gli occhi.
Ho fatto bene a fidarmi degli scritti di @almayer , film che avrei altrimenti snobbato a piè pari.
Semplicemente geniale sotto ogni aspetto, a inizio film verrebbe da mettere pausa ogni trenta secondi per godersi e cogliere ogni singola citazione, ma datemi retta, compenserete tutto col link linkato qua sopra a fine film, anzi, imparerete molto di più di quanto crediate di sapere già. E’ da Imaginationland di South Park che non mi divertivo così.
Concordo sul fatto che sia ovviamente un film per adulti, a fagiuolo per i figli degli anni70.
Da vedere.
Sì, idem, non sapevo nemmeno di questi Rescue Rangers, non mi sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello anche solo di dargli una chance, devo ringraziare Alberto Farina che ne ha parlato su faccialibro, forse è da The Player di Altman che non c’è un film del genere su Hollywood. Che poi il personaggio di Peter Pan è proprio basato su quello che successe al povero Bobby Driscoll, un altro personaggio da Mulholland Drive…
Stimolato dai vostri pareri positivi l’ho guardato stasera a casa di amici, tutti davvero entusiasti.
Il citazionismo si amalgama perfettamente con l’analitico sezionare le dinamiche di Hollywood e dello show business, utilizzando situazioni non banali ma verosimili, come la trovata della fiera di fumetti in cui si ritrovano vecchie glorie fallite dell’intrattenimento per ragazzi, nella disperata ricerca di sopravvivere al trascorrere del tempo, con la speranza di ritornare prima o poi sulla cresta dell’onda.
Validissimo suggerimento. Effettivamente sembra di vedere un Roger Rabbit del nuovo millennio (come principio, eh… non esageriamo) con una girandola di citazioni che da sola vale la visione del film.
Poco da aggiungere a quanto scritto finora se non che il fatto di rappresentare la CGI come una macchina della morte è molto di più di una trovata estetica.
