Circuito Chiuso Extreme (G. Amato, 2012)


Visto ieri notte stando a letto (guardandolo sullo schermo dell’iPhone) in streaming sul sito cubovision, dove è disponibile da pochi giorni. Ero convinto che si sarebbe trattato di una porcata senza dignità e ho deciso di vederlo anche per punzecchiare un po’ uno degli attori, mio caro amico.
Beh, contro ogni previsione mi è piaciuto ed è strano perché non ci avrei scommesso mezzo centesimo bucato.

È un “POV movie” visto interamento tramite le videocamere di sorveglianza (5 se non erro) piazzate dentro l’appartamento di un presunto maniaco. Nulla di originale però funziona. Gli attori sono pochi ma buoni (quasi tutti) con una nota di merito proprio per il mio amico Guglielmo Favilla (che interpreta il ragazzo che installa il sistema di videosorveglianza) che ho trovato di una bravura e di una naturalezza davvero invidiabile (lo dico perché è vero, non perché siamo amici, guardate il film - anche solo la prima mezz’ora - e vedrete che non parlo a caso).
Il film alla fine funziona (più o meno), ci sono lungaggini, cose prevedibili, assurdità e banalità però funziona. In alcuni momenti è persino teso e mostra un certo coraggio (fosse anche solo per l’insistito nudo frontale maschile e per la scena dell’aggressione e dello stupro).
Per essere un film senza pretese, molto derivativo, costato davvero una manciata di spiccioli e prodotto dai Manetti (che per me non sono certo garanzia di qualità) mi è sembrato dignitosissimo, seppur con tutti i suoi limiti, sia chiaro.
Secondo me una visione la merita, sempre che non ci aspetti chissà cosa e che si stia al gioco, altrimenti non si superano neanche i primi minuti.

Lo si può vedere QUI