Claretta (P. Squitieri, 1985)

Gli ultimi mesi di vita della Petacci, dalla notte tra il 24 e il 25 luglio del 1943, quando il Gran Consiglio del Fascismo sfiduciò Mussolini, al 29 aprile del 1945, quando il suo cadavere e quello del duce vennero esposti a Piazzale Loreto. Con Claudia Cardinale.

Anno di messa in onda: 1985 (Rai Due)
Regia: Pasquale Squitieri
Sceneggiatura: Arrigo Petacco, Pasquale Squitieri
Con Claudia Cardinale (Claretta Petacci), Giuliano Gemma (Marcello Petacco), Caterina Boratto (Giuseppina Petacci), Fernando Briamo (Benito Mussolini), Nancy Brilli (Miriam Petacci giovane), Miriam di San Servolo (se stessa, Miriam Petacci), Angela Goodwin (Luisa), Mario Granato (direttore della prigione), Philippe Lemaire (Saverio Petacci), Maria Mercadér (Principessa di Montenevoso), Lorenzo Piani (Gasperini), Catherine Spaak (Roberta la giornalista).
Scenografia: Nicola Losio
Costumi: Ezio Altieri
Direttore della fotografia: Eugenio Bentivoglio
Musiche originali: Gerard Shurmann
Coproduzione: Rai Radiotelevisione Italiana –Trans World Entertainment (TWE)

Rai Storia
Alle ore 12.00

Punt. 1 - Lun. 22 nov.
Punt. 2 - Mar. 23 nov.
Punt. 3 - Mer. 24 nov.

Interessante, non ne conoscevo l’esistenza, rai storia sforna sceneggiati di argomento storico a volte anche rari, mi pare senpre verso mezzogiorno per esempio due estati fa ne ha trasmessi molti fra tutti ricordo il mitico “Ligabue”, che avevo visto da piccolo e poi non più replicato.

La durata è di circa tre ore quindi dovrebbe trattarsi della versione lunga (rispetto ai 120 minuti di quella normale)

Regolarmente trasmesso nella versione tv della durata di 150 minuti circa.

Rivisto in occasione della recente riproposta in Fuori Orario (brutto master analogico, con qualche effetto ghosting).

Al di là delle solite polemiche ideologiche anti-Squitieri, tipicamente italiane, si tratta a mio parere di un film molto bello, il migliore di Squitieri e forse la migliore interpretazione in assoluto della Cardinale. E’ un film sul punto di vista e sulla sua relatività: il punto di vista della mdp che sceglie alcune prospettive in luogo di altre che apparirebbero più consuete, il punto di vista del personaggio (perdente) di Claretta invece di quello ormai consolidato dei vincitori, il punto di vista di una Storia alternativa rispetto a quello egemone della storiografia ufficiale (di sinistra, va da sé).

Secondo me, Andrea, sei troppo buono. Ma a distanza di oltre trent’anni, con Squitieri in condizioni fisiche precarie, rivedrei volentieri anche questo film…
P.S. D’accordo invece sulla Cardinale: fra qui e il successivo “La storia” di Comencini, l’attrice aveva raggiunto una bella maturità artistica. Che il nostro cinema non ha adeguatamente sfruttato…

Diciamo che nel nostro Paese il punto di vista opposto a quello considerato comune, che è poi quello che tu citi, è sempre bene accetto.
Del resto, al di là di pochi storici controcorrente, la visione “alternativa” sulle vicende della Seconda Guerra è stata portata avanti con un certo coraggio, per il vulgo, da Giampaolo Pansa, beccandosi gli strali degli intellettuali schierati.
Va da sé che la visione di Squitieri è appunto vista dalla parte opposta, ossia quella di Destra, per cui presumo non scevra da partigianerie opposte.
Non ho visto il film, è un pensiero generale…