Collateral (Michael Mann, 2004)

Regìa di Michael Mann, 2004
Con Tom Cruise, Jamie Foxx, Jada Pinkett Smith, Peter Berg, Mark Ruffalo

Bel filmone di Mann, purtroppo tratto da una storia fin troppo convenzionale, finale compreso. Ma è un piacere da vedere, per direzione degli attori (riesce a rendere sopportabile persino Cruise, che qui è molto controllato) e gestione dello spazio anche nelle riprese più concitate. Bello.

Bel film (peccato per il finale, però), interessante anche da un punto di vista tecnico perché gran parte delle scene del film sono girate in digitale (in un periodo durante il quale non era ancora prassi comune) perfettamente integrate con le riprese in pellicola.
Furono usate un sacco di macchine di presa diverse per questo film.

Ahò, gira che ti rigira figurati se non finivamo sul piano tecnico… :gratold

Beh, è la cosa che più mi colpì, alla fine è comunque un film molto classico come struttura, non sarebbe stato particolarmente memorabile con attori meno famosi e con un regista meno importante.
Però è bella l’atmosfera completamente notturna.

Andai a vederlo il giorno che uscì perché ero proprio curioso di vedere come avrebbero reso sullo schermo (e in pellicola) le scene in digitale. Sapevo che sarebbe stato un grosso passo avanti rispetto a film come Session 9 (interamente girato in digitale con una videocamera molto inferiore a quelle usate da Mann) ma non mi aspettavo un risultato del genere. Era molto difficile capire quali erano le scene girate in 35mm e quelle girate in digitale, ne fui entusiasta.
Rivedendolo in dvd, invece, la differenza si nota di più oppure sono semplicemente io che adesso ho l’occhio più allenato.

Eh ma almeno stavolta si è rimpolpato il thread… :smiley:
Cmq noto che dopo le polemiche del tuo topic “5-0” siamo rimasti sempre i soliti noti a commentare i thread dei nuovi film inseriti

Stavolta io per giunta non posso parlare del film perché non l’ho ancora visto: la presenza di Cruise (oltre il fatto che alcuni film di Mann non li digerisco) mi hanno fatto sempre continuamente procrastinare la visione sin dal lontano 2004 nonostante ne possegga il dvd…

Vabbè steed, ai topic risponde chi crede, com’è giusto che sia…

Il film comunque guardalo, Cruise infastidisce anche me ma qui sembra quasi un altro attore. E poi ok, non è certo il miglior Mann ma dà comunque la paga a 9/10 di Hollywood anche così…

Film un po’ gelido, girato benissimo ma secondo me con personaggi e situazioni molto poco credibili e il solito Cruise cioccodelegno.
Ma l’ho visto una volta sola anni fa, magari sarebbe da rivedere.

è il film che mi ha fatto chiudere con Michael Mann :slight_smile:
cioè, ho visto qualcosa anche dopo ma qui ho capito che non faceva più per me, o meglio non mi diceva più nulla che non mi avesse già detto, rimanendo ormai solo il vuoto esercizio di stile e poco altro

quoto tutto. Secondo me, molto modestamente, è un delitto non vedere questo film, c’è un mestiere dietro che fa venire i brividi. A me non è mai sembrato solo e soltanto mera esibizione tecnica, ma laddove anche fosse, è roba da scuola di cinema. Perdonate la scarsa obiettività forse, ma a mio parere questo è un film immenso. “Digitale” ma nient’affatto gelido, anzi, molto coinvolgente ed entusiasmante. Cruise poi, finalmente accettando di metterci la faccia come villain, fa la sua porca figura qui, altroché. Finale che poteva essere migliore, vero, ma insomma, Collateral “dà comunque la paga a 9/10 di Hollywood anche così”.

Nel definirlo gelido - che è un mio parere personale of course - non mi riferivo però alla natura digitale delle riprese, ma alla costruzione dei personaggi secondo me poco credibili e quindi poco umani, con tutto ciò che ne consegue in termini di empatia e coinvolgimento emotivo.

Certo che così mi avete facilitato il compito: adesso a chi dei due dovrei dar retta? :-p

Non saprei, del resto siamo entrambi dei neofiti

Steed ti ricrederai, il personaggio di Cruise e la sua interpretazione sono proprio la cosa migliore del film.

A me è piaciuto molto, anzi, mi avete fatto venir voglia di rivederlo.
Una delle scene che più mi son piaciute è quella della discoteca, con il brano di Paul Oakenfold, Ready, steady, go…mi è rimasta proprio impressa.
Concordo con i giudizi positivi su Cruise, qui ottimo, regge tutto il film (peraltro ben costruito, del resto Mann è una garanzia)

Anche a me il film è piaciuto molto,anche se è passato parecchio tempo dall’ultima volta che l’ho visto.Cruise è effettvamente in parte e se la cava alla grande.Ricordo anche lo splendido utilizzo di una canzone degli Audioslave,“Shadow on the sun”,che si fonde perfettamente con le immagini su cui è messa.

Secondo me la fusione tra la colonna sonora, splendida, e le immagini è fondamentale nella struttura del film, è proprio la parte meglio riuscita.

Sarò crudo, impietoso, irremovibile. Proprio come l’acqua per il cioccolato.

Una delle cose migliori di questo regista. Proprio così.

Il più caldo fra i film freddi.

Girato da manuale (anche se quel manuale è probabile che lo debbano ancora scrivere).

Tutto-in-una-notte-ka-ka-boom!

Cruise spaziale per tutto il film. Fichissimo. Veste distinto. Pesta tutti. Ammazza tutti. E’ pure brizzolato. E c’ha le basette ben curate. E brizzolate. E c’ha quella ganzissima spruzzata di barba tutta in faccia. Ed è brizzolata pure quella. E’ il padre che tutti vorrebbero avere. E’ il padre che avrei voluto avere io quando marinavo la scuola per andare a scopare ed i prof convocavano i miei il giorno dopo. E questi poi me le davano di santa ragione con la cinghia sull’asta del ciuffolo. Basta scopare devi un po’ studiare. Che male cazzo. Ma se avessi avuto Cruise come babbo allora sì che nessun prof mi avrebbe più rotto i coglioni. E poi va pure in disco. Ed è ganzissimo. Tutto brizzolato pure in disco. E pure sul dancefloor lui è ready, è steady e, tanto per citare la Bibbia, he goes like a shit through your big-fat-sad ass!

Il suo incedere così diretto, legnoso, da fottuto burattino, è del tutto congeniale all’andamento del film.

Questo è un film “diritto”. Lo si beve come un raccordo autostradale tutto ai 130.

Yes, the river flows.

Ed è girato da paura cazzo.

Yes, the river knows.

E’ girato da paura ed io ve lo devo ripetere ancora un po’ perchè il vostro intelletto pare un grosso campo di banane tutte pisciate dai meticci sotto il sole dell’Honduras.

Guardate un po’ là come gira. Guardate un po’ là come vi piazza lo skyline della città attraverso le vetrate dell’ospedale.

Please believe me, the river told me.

E poi c’è quel piccolo miracolo. Uno sprazzo di poesia digitale in mezzo ai centrotrenta. Un momento di sospensione narrativa pura. Un attraversamento di strada. Un attraversamento di strada inatteso. Ed attraversa i pensieri dei protagonisti. Ed attraversa i pensieri degli spettatori. E per un momento li blocca. Li annulla. Il coyote apre le acque e sembra Mosè.

Breath under water 'till the end.

E questo è uno di quei sacrosanti momenti di cinema moderno.

Punto.

Chi al posto della sensibilità si ritrova solo un mazzo di cartavetro, continui pure a raschiare sterco dal culo delle giovenche. Che quelle poi sapranno ringraziarvi.

Io più lo vedo e più mi viene duro.

Una pietra miliare al neon.

2 Mi Piace

Marcello -as usual, lo dico in inglese perché ogni tanto mi va di citare Gu- ha ragione da vendere. La scena del Coyote mi ha messo i brividi addosso, senza contare che sono inquadrati in modo da far sembrare che abbiano gli occhi bianchi, quasi a specchio… proprio come le vittime che William Petersen si immaginava di vedere in Manhunter

Film che amo molto, finale compreso. Cruise è bravo ma per me non è una novità, l’ho sempre apprezzato malgrado la fastidiosa aura di divismo che si porta dietro. Anch’io apprezzo la fotografia, d’altro canto Mann mi ha sempre affascinato in tal senso (vedi La Fortezza e Manhunter). La sparatoria in discoteca effettivamente degna di nota, la metto a pari merito con analoga sequenza da I falchi della notte.

(e Terminator)

La accosterei anche alla scena della sparatoria nel declivio in Nemico pubblico.