Collezionismo fisico o virtuale?

Come fanno gli altri? O meglio, ci sono ancora matti che si occupano mezza casa con migliaia di dvd, vhs, bluetti? Personalmente ho investito tutto su un NAS, dove ho sbattuto la mia collezione, per poi vendere i supporti fisici su eBay (o in qualche caso regalarli). Ma ci sono ancora irriducibili (che poi lo sono anch’io, visto che mantengo una copia, seppur digitale):

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certo, io ho oltre 7mila dvd fisici e continuo imperterrito
oltre a migliaia di cd musicali, libri, fumetti, vinili, riviste…

Il digitale mi dà un senso di precarietà
Se ti si rompe un hardisck perdi in un attimo migliaia di film e dischi
Molto meglio i cd/dvd fisici

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Un NAS impostato nel modo corretto, quindi con ridondanza, ti da un margine di sicurezza nettamente superiore alla copia fisica, chiaramente se si privilegia la velocità alla sicurezza impostando un RAID 0 oppure senza ridondanza alcuna, si risparmia spazio fisico, ma si mantiene una certa dose di rischio di crash, come col supporto, solo che il crash di un disco rischia ovviamente di farti perdere tutto in una sola botta. Ciò detto io ho ancora migliaia di dischi, c’è una certa dose di feticismo in tutto ciò.

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non ho la minima idea di cosa sia un NAS e neppure un RAID (il piatto della batteria?)
Mi intendo solo di masterizzatori, lettori cd portatili e vetuste archeologie simili

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Quando ho cominciato a backuppare i miei DVD mi sono reso conto che un sacco, direi almeno un 5%, si erano “cotti”, cioè delaminati causa laser rot, c’è anche un thread su questo forum. Il clima avverso di qui ha sicuramente contribuito, resta il fatto che alcuni erano addirittura ancora sigillati. Per cui meglio il Nas con un HD di protezione per il Raid. Oltre al fatto che ora ne posso usufruire da ovunque.

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dacché ho subito un allagamento nella cantina adibita a zona cinema (che per fortuna a parte un vecchio proiettore canon, due amplificatori e qualche rivista non ha fatto grossi scempi), per non saper leggere né scrivere archivio/conservo tutto sia su supporti fisici (vinili nastri cd dvd libri) che backuppato su più supporti digitali (pc + 3 hd esterni, ci vuole la sfiga di un impulso elettromagnetico poderoso per neutralizzarli tutti in un colpo solo). si fotte qualcosa da una parte la recupero dall’altra.

e in ogni caso l’autorevolezza del supporto solido, che puoi toccare annusare rimirare o rivestire della carica protettiva della coperta di linus non si batte. per tacere di film dischi cd o dvd che hanno un impagabile valore affettivo (perché regalati e/o autografati con dedica dall’autore).

due spassionati consigli: non buttate mai cd e dvd che di colpo fanno cilecca: c’è quasi sempre un lettore che riesce ad aprirli. dovendo classificare campane su campane di dvd di un amico me ne sono capitati un certo numero anche a me, perlopiù mandati a carte 48 dall’umidità, ma ho notato che un lettore dvd su 4 o uno dei tre pc portatili li accettava e solo in rari casi ho dovuto alzare bandiera bianca perché nella migliore delle ipotesi si apriva ma si inchiodava dopo una ventina di minuti… la cosa buffa è che a presentare questo problema erano proprio quelli di aspetto impeccabile, mentre molti altri, vistosamente rovinati (macchie, graffi, ditate etc) andavano via come nuovi senza problemi. in alcuni casi è bastato passare sopra dei solventi per farli ripartire.

la stessa cosa vale per hd o cellulari malandati. resuscitano misteriosamente dopo anni.

altro consiglio per chi ha collezioni sterminate di supporti ottici: non sanificate ambienti particolarmente ristagnanti di fumo passivo con trattamenti a base di ozono: col problema del fumo, fa il suo dovere, ma è un potentissimo ossidante per cd dvd laser hd (oltre a essere anche più dannoso del tabacco per il corpo).

io pensavo di essere iperselettivo e avere poca roba rispetto al collezionista tutto d’un pezzo, e al momento di traslocare ci sono voluti un’ottantina di scatoloni solo per film libri e cd…

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Eh, magari, qui la plastica si cuoce, e quel 5% di roba rovinata era illeggibile. Dovendo fare percentuali su migliaia di dvd backuppati, quelli con meno problemi erano R1, quelli con più problemi erano italiani, in particolare Cecchi Gori & Cinekult. Ho tenuto quelli autografati ovviamente, ma ormai era diventato insostenibile da un punto di vista spazio, al punto che i dvd finivano in più punti e mi dimenticavo di averli.

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:open_mouth: non tieni liste aggiornate di tutto quello che hai?
io ho anche una lista dello zero virgola dei materiali prestati o da restituire

beh si se il danneggiamento è da bordata termica il discorso cambia parecchio (e a questo proposito: le fiere di fine estate coi cestoni da 2 euro al pezzo riservano le sorprese peggiori), anche se prima di dare un disco in pasto al cestino lo provo comunque su almeno 5-6 lettori diversi.
comunque a quanto ho capito uno degli agenti più nefasti di un supporto ottico è il suo mancato uso, che ne accelera il processo di ossidazione.

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Avevo, ma con gli anni è diventata sempre meno accurata. Comunque la praticità di un Synology è impagabile, lo uso anche per il backup dei cellulari.

E mi ha permesso di condividere film con amici durante il lockdown, disperati perché avevano esaurito il catalogo di Netflix.

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non ne dubito, ma il mio animo old fashioned e le leggi di murphy in agguato mi fanno propendere per il cerchiobottismo e tenere i medesimi materiali pluribackuppati. non mi separerò mai dall’analogico e dal cartaceo ed evito di demandare tutto al solo digitale. per me il brodo migliore viene sempre dalla gallina più vecchia. per dire, se c’è da fare un dj set, resto tra i pochi dinosauri che ancora usano cdj e cd o vinili…

poi certo, i problemi di spazio, una volta che si fanno stringenti, comportano scelte precise: per esempio più che acquistare libri di mio interesse, tendo da una quindicina d’anni a prenderli in biblioteca e acquistare solo quelli che mi lasciano folgorato (non tantissimi, per fortuna)…

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Ovviamente il WAF influisce (Wife Acceptancy Factor), poi la frustrazione di vedere titoli a cui tenevo completamente cotti, e tutto lo spazio che prendevano le migliaia di dvd. Poi ho tenuto i Laserdiscs, e per il momento quasi tutti i bluetti. Ma con un HD di backup per il Raid sei a posto a meno di guerra nucleare, e in quel caso i problemi sono altri.

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io il collezionismo non fisico non lo concepisco proprio
intanto è sempre più raro che abbia voglia di rivedere un determinato film, visto che di solito seguo le opportunità che mi capitano (nuova uscita in blu-ray per capirci)
ma se proprio mi viene la voglia irrefrenabile di una revisione in qualche modo la trovo sempre, senza bisogno di avere il film in un hard disk

quanto al collezionismo fisico, da un paio d’anni ormai sono orientato a comprare solo blu-ray possibilmente in edizione top e quasi esclusivamente nel caso in cui abbia voglia di ri/vedere il film, altrimenti mi tengo il dvd che va benissimo così

in tal modo ho sempre il solito migliaio di film o poco più che però mi rimiro quotidianamente, con gli occhi che vanno sulle edizioni nuove, gli upgrade ecc.

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Eh, ma ero arrivato a circa 7000…non era molto sostenibile.

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@robby ti voglio bene :heart:

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Per chi non lo sapesse già arrivato a tipo 3/4000 DVD ho (s)venduto tutto in blocco, avevo bisogno di spazio e mi sono alleggerito un trasloco. Il grosso delle VHS lo avevo venduto con generoso profitto all’alba dei DVD.

Nella siddetta grotta, custodisco ancora una decina di DVD non di più, intrisi da valore affettivo e un centinaio abbondante di VHS intrise di altrettanto valore affettivo, costatemi anni di ricerche.

Per il resto l’hashtag #obsoleto calza alla perfezione su tutto, il costo del rivedersi un film a piacimento lo si amortizza ormai tranquillamente con lo streaming, con notevole risparmio.
Tra netflix, prime, raiplay, youtube soprattutto e compagnia bella, per guardare un film nuovo basta schioccare le dita e via che si va.

Le vhs e i DVD sulle mensole sono bellissime, non mi stancavo mai di ordinarle e osservarle, ma alla fine sono un costoso ricettacolo per la polvere.

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Eh ma tra queste due affermazioni c’e’ una contraddizione nettissima o mi sbaglio? :wink:

Ciao!
C.

Credo che tu abbia letto male

Ciao!

Ah! Io avevo capito che rimiravi i dischi che ti erano rimasti!
Mi era scappato un “non”! :sweat_smile: :sweat_smile: :sweat_smile:

Comunque io ho un animo da collezionista pure, anche se ne ho solo poco piu’ di un migliaio.

Ciao!
C.

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I definitely see the convenience (and shelf-space saving) in digital downloads but for me personally nothing will quite beat the feeling of tracking down, handling, and relishing the physical media I hold in my hands. For me, at least, part of the fun was in the chase - hunting down these obscure and hard to find movies, or individual releases, and finally sourcing them. I guess in the digital age there are also positives, many movies can be found rather easily and enjoyed, plus computer files take up no physical space which leads to you being able to have more than a physical media collector may ever have achieved… but I personally could never sell some of my own physical media, I am simply too attached to them - maybe it’s nostaglia playing a part - but I have invested many hours and a lot of emotion into locating these things and I wish to keep them safe within my collection.

Maybe I am just old!

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Ma allora la leggenda dei cd, vieppiù dvd e bluray, garantiti 100 anni era proprio tale?
Le news Pathé in pellicola, tanto per fare un esempio, sono degli anni Trenta, e sono proiettabilissime, se non qualche fastidio di arricciatura e secchezza, aceto a parte, che è un’altra storia.
Impensabile per un supporto ottico arrivare a 100 anni, conservato bene?

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