COLPO IN CANNA (1974) - Fernando Di Leo Con: Ursula Andress, Woody Strode, Marc Porel, Lino Banfi, Aldo Giuffré, Maurizio Arena… Soggetto e Sceneggiatura: Fernando Di Leo Musiche: Luis Enriquez Bacalov
beh hai ragione è sempre rischioso quando si santifica un regista perchè improvvisamente genera quel circolo vizioso che rende cechi, e allora i film mediocri cominciano a diventare cult e le schifezze “metacinema” o “sperimentali”…vabbè sto andando OT
Ma certo, e diciamolo pure con molta tranquillità senza temere di ledere presunte maestà. A me ad esempio anche pellicole come I padroni della città e La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori non sembrano affatto grandi noir, con chissà quali invenzioni e/o linguaggi. La “trilogia del milieu” è infinitamente altro.
mah, facendo un discorso molto banale, da spettatore e non da cineasta, da appassionato e non da esperto… di leo ha sempre iniettato di robusta ironia situazioni e personaggi nei suoi film (adorf e caprioli su tutti)
operazione che in alcuni casi gli è riuscita in modo mirabile, altre così così (tipo I padroni della città che a me comunque non dispiace) e poi… Colpo in canna… aaargh
Film senza capo nè coda, finale da circo. Ma il culazzone della Andress nella vasca al cospetto di Jimmy il F. vale da solo la visione. E poi giustamente: l’abbigliamento di Jimmy. E pure della Andress per verità: tutine e pellicciotti.
Di Leo ha confessato che Ursula era talmente sfatta che ha dovuto mettere una calza di nylon davanti all’obiettivo per mascherare la cellulite… Sarà, ma Ursula si difendeva ancora bene, bella carnosa… davanti e di dietro, e ostenta pure un bel nudo frontale. :smt061
cazzo nonostante tutto mi state facendo venire voglia di andare in negozio e comprarmi il dvd che è anche l’unico assieme a nick hezard dei raro/di leo che non ho preso
Ci sono film che uno DEVE possedere,anche se fanno schifo.Checcivuoifa’…
Riguardo Di Leo,lui stesso era abbastanza onesto da riconoscere che tante pellicole dirette nella seconda metà della sua carriera erano vere e proprie cialtronate.Io giorni fa ho visionato per la prima volta Madness,e non riesco a dargli torto.
Il dvd è ottimo(anche se purtroppo il video non è anamorfico),il film gustoso e bizzarro,la Andress nonostante qualche “difettino”(è un essere umano pure lei,cristo!)bonissima e generosissima nelle nudità(pure frontali,sì),Strode come boss sempre un piacere,eppoi…è praticamente la fonte di “ispirazione” di Tarantino per “Jackie Brown”,dai!
P.S.Il peggior Di Leo che abbia visto?Senza dubbi:“Killer vs killers”,a volte di una sciatteria e dilettantismo imbarazzanti e irritanti.Se non fosse per un paio di scene con Silva e Edmund Purdom(gli unici che DAVVERO recitano,insomma),sarebbe un film DA BRUCIARE!
Dissento.A parte il fatto che JB è una trasposizione abbastanza fedele del romanzo di Elmore Leonard,semmai è proprio la narrativa dello scrittore(attivissimo da tempo immemore,non per niente ha cominciato scrivendo western per poi passare alla crime fiction)ad aver ispirato tanto il Di Leo ironico de I padroni della città quanto Tarantino.Leggere i suoi libri per confrontare,please.
Di Leo leggeva Leonard?Minchia…Però a me piace rimanere dell’idea che JB è un “hommage”-almeno per certe cose-a Di Leo!
P.S.Così come i killer Travolta-Jackson di “Pulp fiction” sono “eredi” del duo Silva-Strode de “La mala ordina”!