Colt 45 (F. Du Welz, 2014)


http://www.imdb.com/title/tt2113636/?ref_=fn_al_tt_2

Come dico sempre da parecchi anni a questa parte, considero il belga Fabrice Du Welz come il più talentuoso regista della sua generazione.
Il trittico “Calvaire”, “Vinyan” e “Alleluia” è per me davvero sublime anche se devo ammettere che sono rimasto parecchio deluso da Message From The King, il film che ha fatto per Netflix.
Prima di quel film, però, ha girato questo sfortunatissimo poliziesco che io continuo a difendere nonostante sia evidente che non sia stato realizzato in condizioni ottimali. È una cosa che traspare proprio vedendo il film e che non saprei spiegare. Si capisce che qualcosa è andato storto durante le riprese, si percepisce una sgradevole tensione di fondo (non relativa al film ma proprio al set) e la cosa è stata recentemente confermata dallo stesso regista.

Il film, per me, è un onestissimo poliziesco, girato e fotografato in maniera splendida, con un bravissimo protagonista praticamente esordiente nei panni di un giovane istruttore di tiro presso la Polizia, trascinato suo malgrado in una spirale dalla quale non sarà facile uscire. Il villain del film è interpretato dall’odioso rapper Joeystarr, secondo me ben poco credibile nel ruolo e anche ben poco talentuoso.

È stato lui che recentemente ha attaccato il regista in occasione di una sua apparizione in un talk show francese definendolo un “abruti” (che in italiano suona tipo “imbecille” ma pure peggio) e raccontando la sua versione di un loro litigio avvenuto sul set. Du Welz quindi ha replicato tramite facebook, assumendosi gran parte della responsabilità del fiasco del film ma criticando duramente Joeystarr per il suo comportamento sul set (praticamente era sempre ubriaco o comunque fatto) e la produzione per non essergli stata vicina durante le riprese concedendogli i giorni supplementari di cui avrebbe avuto bisogno.
Se sapete il francese qui trovate un riassunto e anche il video dell’apparizione televisiva del rapper: http://www.premiere.fr/People/News-People/Insulte-par-JoeyStarr-Fabrice-du-Welz-lui-repond

Per me il film non è male, si vede che è in qualche modo “castrato” nelle intenzioni e nella realizzazione ma per me funziona e ha il merito di avere alcune uscite di scena davvero inattese e brutali.

Esiste anche il blu ray italiano che credo sia identico a quello francese (che è quello che ho io ed è ottimo)

Preso in dvd l’anno scorso. Sostanzialmente quoto Brass: efficace, violento, teso, ben ritmato, ben interpretato (Lanvin è un grande attore non adeguatamente celebrato, la Taglioni è brava oltre che gnocchissima, e c’è pure “nonno” Philippe Nahon, che piace sempre e comunque), svelto. Ecco, appunto: una cosa che mi ha lasciato perplesso, alla fine della visione, è la durata fin TROPPO breve. Ma ho pensato “Meglio un film riuscito anche se corto, anzichè una puttanata interminabile!”. E invece deve essere un altro segnale delle intromissioni e manomissioni, operate suppongo dalla produzione. Du Welz forse vuole dimenticare questo film, considerandolo una parentesi da lasciarsi alle spalle. Ma la visione, per chi ama il polar, è davvero obbligata.