Coming down the mountains (Julie Anne Robinson, 2007) [fu: Insulti ad un disabile, film choc in onda sulla BBC]

riporto da

[i]Non siamo altro che un miscuglio di elementi chimici. Se cambiasse la formula, potremmo essere delle grandi patate. Ogni tanto, la formula cambia davvero e ti ritrovi un fratello che è proprio una gran patata… Puoi anche parlare con il cane, tanto è lo stesso…».

David guarda furibondo Ben, 17 anni: «Perché sei così stupido, patetico? Perché devo sempre avere io tutte le responsabilità? No, non sei mio fratello…».

Dialoghi da un filmato televisivo che andrà in onda domenica sera alla Bbc, e già si preannuncia come un tuffo al cuore, per molte famiglie: perché Ben è un ragazzo con la sindrome di Down, nello schermo e anche nella realtà, all’anagrafe si chiama Tommy Jessop, è alla terza esperienza come attore.

E la storia che incarna nel film è quella di una convivenza familiare difficile, a volte angosciosa: David, presentato come il fratello «normale», detesta l’altro, pensa che Ben calamiti tutti gli affetti intorno a sé, progetta perfino di ucciderlo durante un viaggio in montagna (Corning down the mountains, si intitola il film, forse con un gioco di parole su «down»).

Bisogna attendere 90 minuti per il lieto fine: David scopre tutta la carica umana e la simpatia di Ben, e impara a volergli bene come tutti gli altri. La trama è firmata da Mark Haddon, l’autore de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, giallo che aveva come protagonista un ragazzo autistico.

Articolo tratto da
“Il Corriere della Sera”
(31/8/07)[/i]

Film figlio del proprio tempo come le gemelle K o tentativo di neo iper realismo?
Se qualcuno l’ha visto racconti…

Raccolgo l’invito di @saurilla , ringraziandolo per avermi fatto scoprire questa chicca.

Il film è davvero intenso, non facile da vedere perché ci presenta un aspetto della disabilità molto tosto e controverso, che spesso si preferisce nascondere sotto il tappeto che mettere sotto i riflettori del cinema e della televisione.

Si tratta della difficoltà delle famiglie nel gestire gli equilibri fra i vari membri che la compongono quando uno di essi è disabile (in questo caso ha la sindrome di Down) ed ha bisogno di attenzioni maggiori.

In questo caso è l’equilibrio psicologico dell’altro figlio che viene compromesso, in quanto sempre sovraccaricato di responsabilità e doveri nei confronti del fratello, ed al contempo non visto e non considerato dai genitori nei propri bisogni.

Il rapporto tra i due fratelli è pessimo, si odiano, e da questa situazione limite protratta all’esasperazione si arriva a conseguenze terribili.

Il film è ben scritto e riesce a dipingere con realismo e forte carica emotiva il vissuto del giovane protagonista, solo in un mondo di adulti che non sono in grado di ascoltarlo e non fanno altro che fargli richieste.

Altro tema che emerge è quello della difficoltà che hanno i familiari di un disabile nel vedere quest’ultimo come una persona completa, una persona della sua età, con i suoi vissuti ed esperienze, e non come un eterno bambino da proteggere, assecondare, coccolare.

Sicuramente una visione consigliata.

insomma la dark side di mio fratello rincorre i dinosauri.

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